Capitolo 8

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Le mie labbra erano appoggiate alle sue e non sembrava che le dispiacesse. Non era un bacio appassionale era semplicemente a stampo, ma comunque mi emozionai nel sentire il suo sapore. Le sue labbra sapevano di fragola ed erano morbide. Sembravano fatte apposta per me. Mi sentivo bene in quel momento e un senso di vuoto mi arrivò quando dovetti staccarle. Mi guardò dritta negli occhi e sembrava essersi calmata. Le misi una mano sul petto e sentii i battiti del suo cuore regolarsi. Sospirai di sollievo e Isabelle continuava a guardarmi. Ricambiai il suo sguardo e le sue labbra si attaccarono nuovamente alle mie, mi piaceva. Ci staccammo poco tempo dopo e nessuno delle due parlava. Non c'era un silenzio imbarazzante, era uno di quelli piacevoli. I suoi occhi verdi contro i miei color nocciola. 

"Non so cosa si debba dire in questi casi..." Disse in un sussurro.

"Allora non dire niente." Mi fiondai di nuovo sulle sue labbra e la feci stendere sul suo letto. Le accarezzai la guancia e le picchiettai la lingua sul suo labbro inferiore e socchiuse le labbra. Le nostre lingue danzarono e lei mise una mano tra i miei capelli. Ci dovemmo staccare per mancanza di respiro e ci guardammo nuovamente negli occhi.

"Dov'eri per tutto questo tempo?" Mi chiese sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Mi baciò un'altra volta a stampo e mi abbracciò.

"Grazie." Mi disse stringendomi. Le sorrisi e mi alzai lentamente. Il suo contatto mi mancava già ma purtroppo avevo sonno e avrei avuto il coraggio di addormentarmi mentre la baciavo. Mi sdraiai vicino a lei e mi misi sotto le coperte.

"Posso dormire con te?" Le chiesi dopo essermi coperta per bene.

"Lo hai già fatto." Disse ridendo. Si sdraiò vicino a me e mi abbracciò.

"Non mi è mai successo." Disse interrompendo il silenzio che si era creato.

"Che cosa?"

"Calmarmi senza pastiglie. Stavo avendo un attacco d'ansia prima."

"Mi fa piacere che sia riuscita ad aiutarti." 

"Dovremmo parlare."

"Lo so. Ma facciamolo domani, ora dobbiamo dormire."

"Buonanotte." Disse dandomi un bacio sulla guancia.

"Buonanotte."

Ovviamente non chiusi occhio per tutta la notte. Non sapevo cosa sarebbe successo dopo quello che avevamo fatto. Non sapevo come volesse andare avanti, se essere semplici amiche o qualcosa di più. Sicuramente ci sarebbero stati degli ostacoli, tra questi suo fratello e il suo "fidanzato.". Per non parlare che anche se era contro la sua volontà, lei era una spacciatrice e questo mi spaventava. Magari una volta sarebbe uscita da quella porta e non sarebbe più rientrata. Sapevo poco e niente su di lei. Non sapevo chi frequentava, non sapevo come era la sua famiglia, niente. Ovviamente qualcosa mi aveva accennato, ma non era abbastanza. La stessa cosa si poteva dire per me. Non le avevo raccontato niente su di me e la mia famiglia. Di lei mi fidavo, ma chi mi poteva dire che era una persona dalle quale ci si poteva affidare. Il mal di testa non tardò ad arrivare per colpa di tutti quei pensieri e sbuffando, mi alzai a prendere delle gocce che me lo avrebbero fatto passare.

"... 14 e 15." Presi un sorso di quella cosa e feci una faccia schifata. Presi un ultimo sorso e mi rimisi a letto. Stavano già facendo effetto dato che sentivo la testa meno pesante e il sonno si fece sentire e in pochi minuti mi addormentai con l'immagine di Isabelle riflessa nella mente.

***

"Lucy svegliati!" Mi sentii strattonare e aprii gli occhi di colpo e la figura di Isabelle si fece sempre più chiara. Sentivo del peso sulla pancia e questo significava che si era seduta su di me. 

Prendimi Per ManoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora