Non saprei come iniziare, Jolene.
Sono morto. Ecco, così mi sembra possa andare bene.
Sono morto, sì, ma in questo istante sono vivo, più vivo che mai, e penso a te.
So benissimo quanto ingiusto sia ciò che abbiamo fatto e capisco se mi odi, in fondo sono scomparso nel nulla da un momento all'altro, il problema è che non ho smesso di amarti e probabilmente, se non morissi, non smetterei mai.
Sto cominciando a star male sul serio. Non so ancora come lo dirò a Sienna, non so neanche se lo farò, in fondo. Ci penserò su.
Intanto voglio cominciare a scrivere delle lettere che riceverai solo una volta che sarò morto, voglio vivere i miei ultimi giorni nel ricordo del nostro passato.
Questa è la prima lettera, farò in modo che tu la legga per prima, magari scriverò sull'esterno della busta "da leggersi prima di ogni altra cosa", almeno avrai chiara la situazione sin da subito.
Buona lettura, mio cuore.
Hai presente quando ti guardavo negli occhi e ti dicevo "come sei bella"?
Hai presente poi quel piccolo sorriso che spuntava sulle mie labbra poco dopo? Beh, quello accadeva quando un pensiero attraversava la mia mente, quando comprendevo che quella bellezza in un certo senso apparteneva a me.
Ecco, Jolene, è così che ho capito di essere innamorato di te, è così che ho sempre capito di amare qualcuno.
Spesso mi capita di ripensare a Sienna. L'immagine di lei con quel suo studente mi perseguita ancora nonostante siano passati dieci anni.
Lui la bacia sul collo, sono sdraiati sul pianoforte, con la mano gli circonda la nuca mentre con gli occhi chiusi, forse, pensa a me.
I primi tempi era impossibile pensare ad altro, non riuscivo a vedere che loro due ovunque mi voltassi. Era diventata una sofferenza che spesso mi auto-infliggevo.
Grazie a questa singolare forma di masochismo, però, ho capito che nulla è più brutto del dolore e nulla è più dolce della volontà di soffrire.
E ora sono qui, aspettando la morte, e penso a te.
Sin dalla prima volta in cui ci siamo rincontrati dopo molti anni, ho capito che qualcosa in me aveva ripreso a funzionare.
Immediatamente ti ho sentita crescere tra i miei pensieri e prendere il sopravvento come una dipendenza.
Sapevo di potermi fermare, di essere in tempo, ma non ho voluto farlo.
Ormai è troppo tardi per tornare indietro, ma anche se non morissi, non smetterei di amarti. Sei l'unico sentimento ancora vivo in me, voglio morire innamorato, Jolene.
Con te è stato diverso che con Sienna, forse perché non siamo stati sposati. E' strano, da giovane la amavo tanto che avrei voluto vivere solo con lei, mi sarebbe piaciuto comprare una bella barca spaziosa, magari una di quelle a vela, e avrei voluto viaggiare, noi due soli. Poi ci sposammo, e in quei giorni ero così concentrato a fissare i suoi occhi da non accorgermi che attorno a noi stava scendendo una gabbia. Quando capii che il matrimonio mi aveva intrappolato, cominciai a desiderare quella libertà di cui, mesi prima, volevo liberarmi.
Sei stata il mio primo amore, è di te che conservo il ricordo più bello. Non è tanto di te poi che si tratta, in realtà è l'amore che provavo per te a essere rimasto incagliato nel mio cuore.
Lo sai, Jolene? Le persone sono effimere, ti camminano accanto per qualche passo nel corso della vita, poi ti volti e all'improvviso sono così lontane che quasi non le vedi più.
Un sentimento, al contrario, una volta entrato in te non ne esce più, ti accompagna per il resto dell'esistenza, e più cerchi di allontanarlo più lui si rafforza. Puoi impiegare anni a cancellarlo, sempre che tu ci riesca.

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Olio su tela
Fiksi UmumNel mezzo di una notte, un dottore della campagna francese viene svegliato per visitare un uomo in fin di vita. Il malato, prima di morire, vuole raccontare al medico gli ultimi mesi della sua esistenza ed affidargli un compito importante: recapitar...