"ben svegliata dormigliona" le dissi, mentre cercava di stiracchiarsi emettendo leggeri gemiti.
Amavo profondamente mia sorella, perché era la mia migliore amica da sempre, non avevamo mai litigato per nessun tipo di problema perché la maggior parte delle volte discutevamo su come aggiustare la nostra famiglia insieme, qualunque cosa sarebbe successa ci eravamo promesse di amarci e rispettarci come in un matrimonio perché non esiste legame più vero, ma non fu stato sempre così.
Quando vivevo da nostro padre e lei da nostra madre non ci rivolgemmo la parola per circa un anno a causa del mio periodo di ribellione.
Me ne vergogno ancora adesso perché non avrei mai voluto perderla e tantissime volte ho scritto messaggi che pur non avendo il coraggio di inviarle rileggevo fino a farmi stancare gli occhi, fino a notte fonda.
Questo assurdo litigio era nato a causa mia, volevo andarmene a tutti costi perché non sopportavo il fatto di essere comandata a bacchetta da mia madre che non era mai presente per quanto riguarda la mia parte sentimentale e relazionale.
In preda alla rabbia senza nemmeno accorgermi di andare a finire dalla padella alla brace, senza minimamente capire di essere quasi inghiottita dall'inferno, mi recai da mio padre in cerca di ospitalità.
Non avrei mai pensato che quell'uomo si sarebbe trasformato in una bestia immonda, ne tanto meno di passare con lui l'anno più terrificante della mia vita, essendo stata abituata a delle coperte la notte e un pasto caldo a cena, essendo abituata alle cose materiali necessitavo affetti."Ho dormito molto?" chiese ancora calda dal sonno.
"Per circa mezzoretta, adesso come stai"? Domandai preoccupata.
" Ora molto meglio, avevo bisogno di farmi una bella dormita rigenerante." Disse sarcasticamente facendo scivolare ancora la testa sul cuscino.
"Samantha, per rigenerati serve l'aria fresca di montagna al mattino." Disse scherzosamente Leonardo arrufandogli i capelli.
"Leo, resti a cena con noi stasera? Tanto mamma non c'è e andata ad un convegno torna tra qualche giorno" spiegó incuriosita.
" Si rimango, questa sera si mangia pasta al pomodoro, spero tanto non sia tossica." ribatté.
" Anche se sarà tossica ho il numero dell'ambulanza proprio sopra il frigorifero, ti salveranno sicuramente, detto ciò ragazzi, vado a sperimentare con le mie belle manine del cibo,voi restate pure in salotto." Dissi allontanandomi.
Ero veramente curiosa di sapere cosa si sarebbero detti durante la mia assenza.
Sam effettivamente, non avendo mai avuto una figura maschile in casa si stava affezionando..lo vedeva come un giovane papà, grazie al suo carattere maturo e discreto, ma sapeva regalare anche tanti sinceri sorrisi.
STAI LEGGENDO
COME INTITOLERESTI LA TUA VITA ?
RomanceA volta dio odia le persone nello stesso modo in qui le ama quando le mette al mondo.