Ero stanca e avendo bevuto qualche bicchiere di troppo mi sentivo rimbombare qualsiasi voce che cercasse di parlarmi.
Così, misi le mie mani attorno alla testa e mi accasciai dolcemente al tavolo.
Mentre mi trovavo in dormiveglia mi sentii pizziccare ripetutamente i fianchi, mi girai sorridendo, perché non capivo assolutamente niente di quello che stesse succedendo e vidi che Leonardo si era abbassato alla mia altezza per guardarmi negli occhi e spostarmi una ciocca di capelli che mi cadde sul viso quando sbuffai in precedenza."Andiamo? ma non riesco ad alzarmi"- esclamai sbiascicando.
Leonardo mi prese in braccio come fossi una bambina e mi portò nell'auto.
Sapeva benissimo che mia madre avrebbe fatto venire giù il monte dell'Himalaya urlando se tornavo conciata cosi." Questa notte la passerai con me." -disse in tono secco, come se non avessi possibilità di scegliere altre opzioni.
"Ow.. e cosa mi fai?" - dissi miagolando stupidamente, essendo sotto alcool la mattina dopo mi sarei sicuramente scusata per tutto ciò che sarebbe uscito dalla mia bocca.
Lui sapeva che non mi sarei comportata in questa maniera se fossi stata sobria , esclamò modi ironicamente di sfida "ti farò tutta mia."
Per un'istante mi passò la sbronza, rimasi zitta per il troppo imbarazzo causato da quelle sue parole.
"Ah..ora non sei più così spavalda signorina?"- sputò.
Scendendo dalla macchina inciampai in un pozzanghera infradiciandomi completamente.
Mi tirò in piedi sollevandomi dalla vita e ci recammo nel piccolo loft.
Entrando , mi accorsi degli azzurri riflessi dell'acqua della piscina che colpivano le pareti in vetro creando un gioco di colori rilassanti, era arredata molto elegantemente e si vedeva che veniva usata ogni tanto in caso di necessità.
Mi stese sul letto e se ne andò, rassicurandomi che sarebbe andato ad avvisare i suoi genitori.
Dopo una decina di minuti tornò con un paio dei suoi boxer e una maglietta nera tra le mani e me li lanciò.
" Sei fradicia cambiati" -disse.
" No mamma, Sammy ha ancora usato il mio shampoo al miele." risposi.
"Ok lo farò io, ho capito." Disse sbuffando.
Mi tolse il vestito e mi sfilò lentamente le scarpe.
Era un uomo e io mi ero messa in una situazione tale che non poteva essere biasimata se fosse successo qualcosa, lo sbaglio sarebbe stato solo e unicamente mio.
Ero io quella ubriaca ma era lui che mi aveva portata qui.
Sarebbe stata un'idiozia non avere stimoli di piacere reciproci in una situazione del genere.
Mi toccò dolcemente le cosce fino a salire al linguine.
Lo guardai senza esternare nessun tipo di emozione anche se nel mio subconscio desideravo ricevere affetto, ma non da una persona qualunque, da lui.
L'alcool va alimentato con bisogni carnali.
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COME INTITOLERESTI LA TUA VITA ?
Storie d'amoreA volta dio odia le persone nello stesso modo in qui le ama quando le mette al mondo.