Deus Ex Machina (God In The Machine)

Capitolo 2

Capitolo 2

Un mese di scuola, e le tempeste a Lima si erano fermate.

Camila si sistemò le pieghe sul davanti del vestito a pois blu e si appoggiò all'auto di Shawn, dopo la scuola.

Il giocatore di football arrancò fino a lei cinque minuti più tardi, trascinando la sua sacca con l'attrezzatura da football in una mano e il casco con l'altra.
 
“Ehi, Camila. Scusa, ci è voluto un po’ più di tempo del previsto perché la Beiste' non ha bevuto la mia storia temeraria”, sottolineò mentre apriva l'auto e buttava la sua roba dentro.

Camila sorrise dolcemente e controllò il suo cellulare.

“Va bene, Shawn. Abbiamo ancora un paio d'ore prima che faccia buio, comunque. Hai ancora la mia borsa speciale in macchina?”
 
Shawn annuì chino sul sedile posteriore.

Estrasse un borsone a fiori rosa dalla plancia della sua auto e controllò il parcheggio prima di consegnarlo a Camila.

“Che cosa c'è lì dentro comunque?”
 
“Vedrai, Shawn non voglio aprirlo qui in bella vista. Conosco abbastanza i nostri coetanei per sapere che non capirebbero la genialità del nostro piano. Quindi, se lo scoprissero potrebbero minare la sua stessa riuscita!”

Camila strinse la borsa a fiori al petto, e fece un sorriso luminoso verso Shawn.

Il ragazzo più alto annuì lentamente afferrò l'altro suo borsone, e chiuse a chiave la portiera.
 
“Okay, allora...” iniziò, cacciando le mani in tasca, “mi dici di nuovo il piano?”
 
Camila alzò gli occhi al cielo mentre la coppia iniziò ad attraversare il parcheggio vuoto.

“E' estremamente importante che si faccia attenzione questa volta, Shawn. Il piano F, F sta per fantasma naturalmente, inizia proprio stasera alle 7:47 del pomeriggio. Al tramonto ci organizzeremo con l'attrezzatura”, disse Camila, mimando le forme nell'aria mentre accarezzava la sua sacca da viaggio.

“Allora, cominceremo la nostra ricerca.”
 
Shawn si fermò in cima alla scalinata del McKinley, posando la mano sul braccio di Camila per fermarla.

“Siamo sicuri di volerlo fare? Ho cercato online ed è tipo ... è illegale campeggiare in un liceo dopo che è stato chiuso. Potremmo metterci in un sacco di guai”.
 
Camila si morse il labbro e fissò Shawn.

“Ho usato Google anche io e, quindi sono consapevole delle possibili conseguenze delle nostre azioni. Se hai paura di essere scoperto, allora non c'è bisogno di restare. Sei tu quello che ha insistito per venire con me, così non sarei stata da sola nella scuola di notte .”

Shawn fece un lungo respiro, fissando Camila con uno sguardo costante.

“Penso che tutto ciò sia assolutamente folle, ma tu sei la mia ragazza, quindi vengo con te. Ma sarà meglio non farsi beccare o mia madre mi ucciderà.”
 
Camila piegò la testa di lato e sorrise.

“Non ci prenderanno! Il mio piano è infallibile.”

Camila fece una pausa, guardando verso il suo fidanzato e rimuginando sulle sue parole.

“No, è decisamente infallibile. Ora, andiamo. Dobbiamo raggiungere la stanza del coro”.
 
Camila strisciò lungo la fila di armadietti, tenendosi saldamente al metallo freddo più che poteva.

Questa era la terza volta che esaminava la scuola, e la quarta volta che si aggiustava la cuffietta nera dato che continuava a caderle sulla fronte.

Organizzando il suo piano, aveva fatto in modo di dire a Shawn di portare una serie di abiti neri per cambiarsi lì, e così avevano fatto.

Camila tirò su il maglione nero appena sentì vibrare il suo telefonino nella tasca della gonna.
 
Rispose frettolosamente.