Epilogo

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Epilogo

"Okay, Camila, ho finito di stirare la toga e l'ho appesa al piolo all'interno della tua auto," Alejandro disse vivacemente, come la mora in questione scese di corsa giù per le scale davanti a lui ed entrò in cucina.
 
"Grazie, papà."
 
"E io ti ho preparato alcuni snack e altre cosucce da diplomata nella borsa e l'ho messa nel cofano dell'auto," Carlos gridò dalla porta, mentre faceva ritorno a casa Cabello.
 
"Grazie, papà," Camila disse con impazienza, ora nel salotto.
 
Carlos e Alejandro si incrociarono nel corridoio e si scambiarono uno sguardo complice prima di fermarsi nella soglia del salotto a spiare la figlia, che aveva i piedi ben piantati davanti alla finestra.
 
"Arriverà, tesoro," Alejandro assicurò alla figlia, mentre Carlos guardò l'orologio e scosse la testa.
 
Camila stava per replicare frustrata verso Carlos quando colse un lampo di biondo sotto un cappuccio in una ragazza che stava correndo lungo la strada verso le scale del loro ingresso.
 
Camila corse alla porta, facendosi strada a gomitate tra Alejandro e Carlos nel corridoio, prima di lanciarsi ad aprire.
 
"Sei in ritardo," Camila rimproverò.
 
"E tu sei impaziente come sempre," Lauren le rispose con un sorriso, mentre si tolse il cappuccio e si chiuse la porta alle spalle.

Rimanere morta per dieci anni aveva avuto i suoi benefici, e Lauren aveva speso l'ultimo anno mettendo in pratica la sua "formazione da fantasma" - parole di Austin, non sue - per integrarsi nella società di Lima senza essere realmente notata.

L’unico problema era che doveva indossare felpe con cappuccio anche quando c’erano 40 gradi.
 
"Allora?" Alejandro chiese come lui e Carlos si presero per mano dietro Camila, guardando con impazienza Lauren, "Dicci se siamo stati dei bravi insegnanti privati quest’anno."
 
Lauren incontrò gli occhi di Camila e non potè fare a meno di sorridere di rimando al sorriso speranzoso che Camila le stava mostrando.

Dalla tasca della felpa rossa sbiadita, Lauren tirò fuori un foglio di carta arrotolato.

"Voi due dovete per forza aver fatto qualcosa di giusto perché mi hanno appena consegnato il Certificato di Diploma da privatista," disse Lauren, aumentando gradualmente il tono di voce per l'eccitazione.
 
I Cabello strillarono contemporaneamente prima di affogare Lauren in un abbraccio di gruppo.

"Congratulazioni" e "Siamo così orgogliosi di te" le vennero gridati in coro dal gruppo prima che Lauren velocemente si allontanasse e tirasse fuori il suo cellulare per controllare l'ora.
 
"Camila..."
 
"Lo so," la bruna la interruppe.

Corse in cucina e afferrò le chiavi prima di raggiungere di nuovo il gruppo alla porta.

"E' il mio turno di diplomarmi", disse Camila, mordendosi il labbro nervosamente.
 
"Ci saremo, non appena apriranno le porte al pubblico, dolcezza", disse Alejandro.
 
"E tu sei sicura di non poter venire?" Camila chiese, rivolgendosi a Lauren.
 
La nera sorrise dolcemente, ma scosse la testa.

"Ne abbiamo già parlato, Camz, è troppo rischioso. Ci sarà troppa gente e qualcuno mi riconoscerebbe sicuramente, specialmente i genitori di Austin. Sarò qui quando torni, però, e spero di aver finito di preparare le valigie per allora."
 
Camila annuì con riluttanza prima di simulare un sorriso nervoso sul volto e abbracciare entrambi i suoi padri.

Lauren la accompagnò verso la sua auto e afferrò la sua mano prima che ci salisse.
 
"Ce l'hai fatta, piccola. Ti stai diplomando."
 
"Ce l'abbiamo fatta entrambe, Lauren. Finalmente ci siamo riuscite! Non mi resta che superare la cerimonia, e so che tu...!"
 
"Sarò lì con lo spirito", Lauren disse divertita, ridendo come Camila fece una smorfia e scosse la testa.
 
Le due si guardarono con dolcessa prima che Camila prendesse la mano di Lauren tra le proprie.
 
Quel giorno segnava un anno e mezzo di loro due insieme come coppia.

Il resto del penultimo anno di Camila e il loro ultimo anno di liceo era trascorso senza intoppi e senza che accadesse nulla di paranormale.
 
Camila la strinse di nuovo.

"Solo, fai attenzione", sussurrò.
 
Lauren trattenne il respiro e rapidamente si gettò in avanti, avvolgendo Camila in uno stretto abbraccio prima di tirarsi indietro e catturare rapidamente le labbra di Camila nelle sue.

Mentre si allontanò, urtò leggermente il naso di Camila e quindi lasciò un bacio contro la frangetta della bruna, le labbra si soffermarono lì e formarono un sorriso.
 
"E poi... New York."
 
Camila chiuse gli occhi e rimase stretta nell'abbraccio di Lauren per un attimo ancora.

"E poi New York."

Fine

A/a:
Allora... vi é piaciuto questo viaggio?
Ho in serbo altre riadattatazioni... fatemi sapere cosa ne avete pensato di questa storia. É sempre stata una delle mie preferite perché mi ricorda che, se si vuole e se si crede nella persona che amiamo, l'amore vince su tutto.
Grazie a chiunque abbia letto questa FF.

Deus Ex Machina (God In The Machine)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora