Capitolo 9

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Capitolo 9
 

"E' speranzosa."
 
"E' delirante."
 
"Beh, questa era cattiva."
 
"Camila, ascoltati", esortò Shawn come egli si appoggiò contro la libreria in camera di Camila, le lunghe gambe incrociate all'altezza delle caviglie e i piedi sul DO del pianoforte disegnato sul tappeto.
 
"Lo è stata morta per dieci anni e ora sta solo scegliendo di andare avanti perché è innamorata di te e vuole salvarti il culo, Cabello," Austin disse dal suo posto sulla sedia del computer di Camila, dondolando all'indietro con indosso la maschera de Il fantasma dell'Opera di Camila.
 
"Allora, non ho diritto di essere arrabbiata con lei per aver scelto di lasciarmi?" Camila chiese indispettita mentre incrociò le braccia, seduta con la schiena contro la testata del letto.
 
"Non proprio", commentò Shawn, alzando le larghe spalle" è un problema serio, Camila, e non è davvero una tua decisione."
 
"Oh, sai, meno il fatto che sono innamorate l'una dell'altra e che l'anima di Lauren è praticamente legata a quella di Camila, amico", disse Austin, mentre fece un gesto con le braccia come per dire che-cazzo-dici? in direzione di Shawn.
 
"Perché sono qui?" Camila sentì Normani chiederle da dietro di lei, puntando la sua attenzione lontano dalla conversazione dei ragazzi davanti a lei.

La ragazza di colore terminò di applicare il suo terzo strato di lip-gloss e flesse le braccia di lato come per chiedere qualcosa.

"Scherzi a parte. Di cosa diavolo state parlando voi idioti?"
 
"Sì, perché lei è qui?" Camila chiese mentre guardò da Normani a Austin e ritorno.
 
Austin si strinse nelle spalle sprezzante e disse "Lei è subdola. Se qualcuno può pensare a una scappatoia, potrebbe essere lei".
 
Normani alzò gli occhi e si appoggiò allo stipite della porta.

"Allora, Cabello ha agito in modo ancor più bizzarro rispetto al normale, perché lei è innamorata di un fantasma e non ha improvvisamente iniziato a drogarsi?"
 
Camila alzò gli occhi e silenziosamente maledisse Austin per aver portato la Cheerio.
 
"Fondamentalmente", disse Shawn.
 
"E questa ragazza morta è perseguitata da altri bastardi morti, e ora sono sulle tracce di Camila perché stanno cercando di arrivare a Lauren?" Normani rimase impassibile.
 
"Già" Austin concordò.
 
"Così, sta pensando di esorcizzare se stessa perché, se non andrà via, questi altri tizi morti cercheranno di far fuori Camila?"
 
"Non ne ho idea, Normani" Camila sbraitò.
 
Normani annuì lentamente mentre sembrava elaborare quelle informazioni.

Dopo un momento, afferrò la borsetta aperta, gettò il suo lip-gloss in essa e sorrise alla stanza.

"Siete tutti locos da legare. Mi avete fatto saltare la scuola per questo? Avrei potuto portare il mio panino imbottito a pranzo oggi. Vi suggerisco di farvi controllare in una clinica psichiatrica..."
 
"Già fatto" Austin e Shawn dissero all'unisono.
 
"...ma io me ne tiro fuori" Normani finì girando gli occhi al cielo quando si voltò per andarsene.
 
I papà di Camila avevano deciso che sarebbe stato meglio per lei marinare la scuola quel giorno, così sarebbe stata in un ambiente sicuro quando avrebbe udito la decisione finale di Lauren.

Shawn ed Austin erano arrivati appena avevano notato la sua assenza tutta la prima ora di lezione, e non se n'erano andati da allora.
 
Purtroppo per Camila, avevano portato Normani che era rimasta disinteressatamente in silenzio fino ad allora.
 
Mentre i tacchi della ragazza di colore sbattevano contro il pavimento, Camila si lasciò andare.

Lacrime scesero lungo le sue guance e sentì tutto scivolarle tra le dita.

Stava per perdere Lauren e non c'era niente che potesse fare al riguardo.
 
Le lacrime di Camila sembrarono funzionare, però, e non lo stava nemmeno facendo per finta, quella volta.

Deus Ex Machina (God In The Machine)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora