Capitolo 10

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Capitolo 10

Camila si svegliò.

Certo, quella era una delle molte cose che le erano successe quel giorno che lei non si aspettava che accadessero.

La prima cosa che notò fu che la stanza era buia, ma non il tipo di buio che veniva dalla notte oltre la finestra, bensì il tipo di buio che proveniva dal sole fuori dalla stanza.

Lei mugugnò mentre attraversò l’altra metà vuota del letto per prendere il suo telefono cellulare sul comodino.

Trentasei messaggi scomparvero semplicemente premendo un tasto, voleva solo prendersi il suo tempo.

Avrebbe potuto accettare i messaggi solo più tardi.

Certo che si.

Camila si strofinò gli occhi e contorse le gambe strofinandole nel tessuto graffiante della vecchia coperta di lana rossa che Lauren aveva gettato su di loro durante la notte.

Si fermò, come sentì la coperta grossolana sfiorare il suo petto nudo, e i ricordi della notte le invasero la mente.

Con un piccolo costante sorriso, Rachel si alzò dal letto con la coperta avvolta intorno a lei.

Un'altra pausa.

Camila alzò la mano e delicatamente il suo dito sfiorò la suo guancia, sotto l’occhio.

Sentì qualcosa di piccolo e ruvido sotto il tocco del dito indice.

Pensando che forse si fosse tagliata nella follia del giorno prima, Camila si trasferì alla scrivania e prese una piccola trousse dalla vita precedente di Lauren per esaminare il rilevo sulla pelle.

Girò e aprì il coperchio rosso della trousse e avvicinò il piccolo specchio al viso.

Sulla guancia, sotto l'occhio, c'era un piccolo adesivo a forma di stella d'oro che Lauren aveva posto sulla sua Camila un momento prima che si svegliasse.

Lauren.

Camila delicatamente tracciò l'adesivo con il dito con un debole sorriso sul suo viso.

Non si ricordava di aver mai raccontato a Lauren che le stelle d'oro fossero una metafora di se stessa. "Credo di essere cambiata in meglio", Camila disse a se stessa, suo malgrado.

Sollevando lo sguardo, Camila cercò il muro delle fotografie di Lauren finché gli occhi atterrarono sulla foto dell'ultimo anno del sua fantasma.

La prima volta che Camila aveva mai visto gli occhi sul volto di Lauren. 

Per sempre.

A piedi nudi avanzò sul pavimento andando verso la porta chiusa dall'altra parte della stanza.

Dio, lei era stanca.

Camila si sentiva così incredibilmente esausta e pensò che la sua carnagione lo mostrasse.

Con l'orecchio appoggiato alla porta, Camila ascoltò ogni suono del nulla.

Il suo cuore le disse che il motivo per cui Lauren non era nella stanza con lei non era negativo.

Timidamente, la bruna aprì la porta e fece capolino nel corridoio.

Tutto sembrava normale.

Nessuna Ombra.

Splendido.

Con la coperta avvolta strettamente intorno lei, Camila silenziosamente si fece strada al piano inferiore della casa dei Jauregui.

Deus Ex Machina (God In The Machine)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora