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-Sei stanca piccola?- le chiesi vedendo Noora sbadigliare, poggiare la sua testa al mio busto e rilasciare un sottile borbottio. Sorrisi per poi vedere Harry intento guardare il film. Eravamo rimasti solo noi tre. Dopo cena tutti gli altri sono tornati alle proprie case.

-La porta nella sua stanza, ok?- gli dissi.

-Vengo con te- mi rispose spegnendo la TV per poi seguirmi.

Salimmo le scale lentamente in modo da non svegliarla. "Sembrava un angelo" pensai guardandola e sorridere leggermente. Aprimmo la porta e la distesi sul letto.

-Amore vedi un po' nella cassettiera se c'è un pigiama.- gli ordinai iniziando a togliere a Noora gli stivaletti e con delicatezza anche i pantaloni.

-Eccolo!- esultò sottovoce causando una mia piccola risata.

-Vieni qui ad aiutarmi scemo!- lo presi in giro. Si avvicinò a me e mentre toglievo la maglia alla bambina lui le teneva la testa alta.

-Ora ci penso io ok? Tu vai in camera e rilassati.- mi disse gentilmente ed io scossi la testa.

-No voglio vedere. È la nostra prima notte con nostra figlia e voglio godermela tutta.- gli dissi e lui annuì mentre iniziava a vestirla.

Finito il tutto, lui la prese in braccio e mi fece il segno di spostare le coperte e così feci. Lui la poggiò con molta delicatezza sul letto per poi rimboccarle solo le lenzuola; dopotutto è ancora fine agosto. Successivamente si piegò sulla bambina e le lasciò un dolce bacio sulla fronte della bambina.

-Buonanotte e sogni d'oro, sweetie.- sussurrò per poi girarsi dalla mia parte e sorridermi. -Andiamo- mi sussurrò prendendomi la mano ed io annuì uscendo dalla stanza con lui e socchiudendo la porta.

-Louis...- mi chiamò una volta entrati nella stanza.

-Cos..- non finii di parlare che lui si buttò addosso constringendomi a distendermi sul letto.

-Mi manca farlo con te. Essere amato da te.- mi sussurrò vicino l'orecchio per poi mordermi il lobo causandomi un gemito.

-Harry... non pos-siamo... c'è Noor-ra di là...- dissi cercando di nascondere i gemiti. Mi tolse la maglia per poi iniziare a baciarmi. Nel frattempo mi sbottonò i pantaloni togliendomeli portandosi appresso anche i boxer. Giocai con l'orlo della sua maglia per poi sollevargliela molto lentamente e questo lo fece diventare irrequieto.

-Sei troppo vestito amore mio.- gli dissi togliendogliela definitivamente.

-Risolvi la situazione, allora darling.- mi prese in giro ed io feci ciò che mi disse.

Stavo per togliergli anche i boxer quando sentii una piccola voce fermarci. Coprii velocemente entrambi con il lenzuolo per poi prendermi i boxer caduti accidentalmente per terra.

-Papi...- mi chiamò lei ed io dopo aver infilato i boxer la raggiunsi e mi accovacciai.

-Cosa c'è, sweetie?- le chiesi leggermente preoccupato.

-Ho fatto un brutto sogno...- mi confessò strofinandosi con il pugnetto l'occhio.

-Oh Amore...- le sorrisi dolcemente - Vuoi dormire con me ed papà?- le chiesi indicando il letto e lei annuì assonnata. La feci salire sul letto così da stare tra me e Harry.

-Ehy Noora cosa è successo?- le chiese dolcemente Harry .

-Ho avuto un sogno bruttissimo.- gli rispose sbadigliando.

-Vieni qui.- le disse lui aprendo le braccia e lei ci si fondo dentro.

- Ora ti proteggiamo io e papà dai brutti sogni.- le disse accarezzandole i capelli e lei annuì per poi addormentarsi sul suo petto. Harry la seguì poco dopo ed io li guardai per un po'.

-Buonanotte amori miei- susurrai lasciando un bacio sulle labbra ad Harry ed uno sulla guancia a Noora.

***********

Harry's POV
Il giorno seguente mi svegliai prima degli altri due e così,senza far rumore, uscì dalla stanza e scesi giù in cucina. Presi la farina, le uova, il latte e il lievito per preparare dei buonissimi pancakes. Quando stavo per versare il contenuto sulla padella la porta della cucina si aprì rivelando Louis con una faccia un po' assonnata.

-Buongiorno cupcake- mi salutò lui ed io sorrisi facendo girare il pancake.

-Buongiorno,darling- feci lo stesso mettendo poi la frittella sul piatto.

-Ti posso aiutare in qualche modo?- mi chiese avvicinandosi per poi baciarmi.

-Sì. Potresti preparare del caffè per me è del latte caldo Noora.- gli dissi dopo essermi staccato dalle sue labbra. Lui annuì velocemente e si mise subito all'opera.

-A proposito di Noora, l'hai lasciata dormire?- gli chiesi e lui annuì ancora.

-Anche se tra poco andrò a svegliarla visto che sono quasi le nove.- continuó mettendo la teiera per il suo solito tea sul piano cottura.

-Okay,qui ho finito.- lo informai portando i piatti sul tavolo a penisola.

-Hanno un aspetto molto appetitoso,sai?- mi disse Lou porgendomi il caffè e poggiando la tazza di latte bollente sulla tavola.

-Vai a chiamarla sù!- gli dissi dandogli una pacca scherzosa sul sedere.

-Ehi questo è off limits.- mi disse con un finto broncio indicandosi il fondoschiena.

-Anche per me? Non penso proprio.- affermai.

-Sì soprattutto per te!- mi prese in giro per poi andare verso le scale.

-Vedremo cosa dirai stanotte quando ti fotterò...- sussurrai malizioso tra me e me.

Dopo qualche minuto lo vidi entrare con Noora mentre le teneva la mano.

-Guarda un po' chi c'è! - esclamò lui avvicinandosi a me con la bambina.

-Buongiorno,sweetie. Dormito bene?- le chiesi aiutandola a salire sullo sgabello. Lei annuì dolcemente strofinandosi l'occhietto con il piccolo pugno per poi sorridermi.

-Hai fatto i pancakes!- esclamò per poi assaggiarne uno -E sono buonissimi!- continuò facendomi sorridere.

-Sono tutti per te piccola! Sono felice che ti piacciano!- le dissi.

-Grazie Harry!- mi disse. Anche se ora va tutto bene, rende triste sentire che non mi chiama "papà" come fa con Louis.

-Prego Noora...- le risposi sforzando un sorriso ed a quanto pare anche Louis aveva capito tutto.

-Ehi piccola... lo sai che anche Harry è tuo padre, vero?- le chiese il mio ragazzo con fare dolce. Lei annuì semplicemente per poi abbassare lo sguardo sulla tazza.

-Ehi, vedi che potrai chiamarmi così quando ti sentirai pronta,ok? Non voglio costringerti a fare niente che tu non voglia.- le dissi ricevendo un piccolo sguardo insicuro da parte sua.

-Ora me lo fai uno dei tuoi fantastici sorrisi?- e lei lo fece provocandone uno anche a me. Lei accorgendosi delle mie fossette inserì all'interno un suo piccolo dito.

-Sono bellissime!- disse continuando a tastare la mia guancia.

-Grazie, piccola.- la ringraziai per poi dirle di tornare a mangiare sennò si sarebbe raffreddato tutto.

Please, forgive me...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora