Please, forgive me...

_3_

POV's Noora

Mi svegliai il giorno seguente a causa di un brutto sogno, avevo visto ancora una volta come è avvenuto l'incidente, l'urlo di mia madre e il sangue che colava dalle nostre fronti. Avevo riprovato le stesse sensazioni... Paura e dolore.

A mettere fine ai miei pensieri fu Carmen che entrò nella stanza con un vassoio. Latte, frutta, succo e biscotti; ecco cosa c'era sopra quel ripiano.

-Buongiorno, Noora. Dormito bene?- mi salutò lei avvicinandomi il tavolo e poggiandoci sopra il vassoio con cautela.

-Più o meno.- risposi addentando un biscotto.

-Ci sono dei ragazzi qui fuori, vuoi che li faccia entrare?- mi comunicò e io annuii ripetutamente.

-Ok...- disse lei dandomi un bacio sulla fronte e raccomandandomi di mangiare tutto prima di uscire fuori dalla stanza.

Passarono pochi secondi e nella stanza fecero la loro comparsa Liam, Niall, Zayn, Louis e Harry. Si avvicinarono tutti per salutarmi con un bacio sulla guancia. Ancora una volta tutti tranne Harry, lui mi ha salutato con un semplice sorriso(N/A: figlia mia hai detto niente!).

-Ciao Stellina. Ti senti meglio oggi?- mi chiese Louis sedendosi sul letto alla mia destra.

-Ciao ragazzi. Beh si oggi sto molto meglio. credo che già da dopodomani mi porteranno in quella nuova casa. IO non voglio andare lì, Lou, ho paura...- confessai ma lui non rispose. diede una gomitata a Harry che stava in piedi vicino a lui. Harry capendo che avrebbe dovuto parlare si sedette dall'altra parte del letto cercando di prendere la mia mano ma io lo scansai e questo provocò un suo sospiro. Prima di cominciare a parlare scambiò diverse occhiate con Louis.

-Noora, ieri non volevo trattarti male, davvero, non l'ho mai fatto con nessuna delle mie fan, perchè avrei dovuto prendermela proprio con te! Ieri un mio familiare a cui tengo molto non si è sentito molto bene e questo mi ha fatto diventare di mal'umore. Quello che voglio dire è che vorrei tanto che mi perdonassi. E' stato anche una giornata molte triste per te ieri, vero?- mi disse con tono dispiaciuto ed io annuii soltanto alla sua domanda spostando per poi spostare, anche se solo per un attimo, lo sguardo su Niall.

-So che perdere i genitori, soprattutto quando si è piccoli come te, è la cosa peggiore che possa mai succedere, ma noi...- non riuscì a completare la frase allora chiede aiuto a Louis con lo sguardo che gli sorride amorevolmente prendendogli la mano e stringendogliela.

-Ciò che intende Harry è che... noi saremo felici di adottarti se tu ce lo permetti.- mi informò e io rimasi esterrefatta.

-Dici sul serio?- gli chiesi e lui annuì. Mi buttai tra le sue braccia e mi liberi in un pianto di gioia.

-Sarai il mio papà...- sussurrai nel suo orecchio.

-Si sarò il tuo papà...- mi disse anche lui emozionato. Dopo poco sentì una mano accarezzarmi i capelli, ma non era di Louis bensì di Harry. Appena mi voltai dalla sua parte lo trovai con gli occhi lucidi ed un piccolo sorriso triste. "Non me la sento di perdonarlo subito, mi ha spaventato e deluso molto con il suo comportamento di ieri. Ho bisogno di tempo... " pensai e con le loro carezze poco alla volta mi addormentai tra le braccia del mio futuro papà.

POV's Harry

Si era addormentata.

Dovevo uscire da questa stanza, mi sentivo mancare il fiato.

-Vado un po' fuori.- avvertii gli altri per poi uscire da tutto questo schifo.

Mi sedetti su una panchina per poi accendermi una sigaretta come sfogo. Erano anni che non fumavo ma ora ne avevo bisogno.

-Butta via quella merda Harry.- sentii dirmi da una voce che riconoscerei tra mille, comunque feci come mi disse. Louis si sedette al mio fianco per poi lasciarmi un piccolo bacio all'angolo delle labbra.

-Amore cos'hai?- mi chiese poggiando la testa sulla mia spalla.

-E' solo stanchezza Louis...- mentii

-Mhmh- fece finta di crederci e questo causò un mio sbuffo.

-Non mi guardava come guarda te.- confessai

-Ti perdonerà Harry, è una bambina dolcissima. Ieri l'hai spaventata molto, ma dopotutto continui ad essere il suo preferito, dalle solo del tempo, ok?- mi spiegò per poi baciarmi.

IO annuii incerto causando un suo sorriso che mi migliorò l'umore.

-Dai, ora andiamo da nostra figlia- mi disse prendendomi la mano ed intrecciando le nostre dita.

Questa volta sarò sincero. Sentendo quelle parole uscire dalle labbra del mio ragazzo, il mio cuore iniziò a battere forte, dandomi così la forza di rialzarmi.