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* Buonsalve, ho trovato questo "capitolo" che avevo dimenticato, perciò lo pubblico ora. Potreste dirmi che ne pensate di questo diario alternativo con un commento o una stellina?? Buona lettura
Natal's*
24/12/2016
Vorrei essere sola.
Non sola nel senso della solitudine interiore, sola nel senso di non avere persone intorno a me, niente scambio di parole, respiri o calore corporeo. Vorrei essere sola come è solo un elettrone che gira nel suo orbitale, circondato dal vuoto.
Ecco cosa vorrei: essere circondata dal vuoto. Un vuoto che è una notte buia e senza stelle, dove soffia un debole vento che taglia il viso per quanto è freddo. Io, la notte buia e il vento. E basta.

Vorrei che, in questa mia dimensione di buio vuoto, dentro fossi piena: piena di parole, piena di dolore, piena di lacrime, piena di battaglie perse e vinte e ancora in corso. Vorrei essere piena e traboccante di sale e di pietre impilate a schiacciarmi il petto, fino a soffocare. Vorrei essere una gabbia sovraffollata di tigri scarne e rabbiose. Vorrei avere ancora la possibilità di piangere e contorcermi, la possibilità di rigare il mio viso e arrossare i miei occhi con il pianto.

Ma non ho niente di tutto questo. Non riesco a piangere come si deve, tantomeno a richiamare le tigri. A loro non piacciono i corpi in putrefazione, o le ossa rosicchiate. Vorrei avere ancora un'intera carcassa da dargli.

Forse vorrei il vuoto fuori, per non sentire il vuoto dentro. Per compensare.

Ho passato il dolore, l'inferno sopra citato. Sono stata nelle prigioni di sale a farmi straziare dalle tigri, sono stata la carcassa preferita dei loro artigli. I miei occhi si sono consumati e bruciati mille volte, il mio viso si è rimodellato secondo le lacrime come gli scogli si rimodellano secondo le onde. Ci sono passata, ed è stato terribile.
Ne sono uscita, ne volevo uscire a tutti costi. Volevo essere felice.

Ma la felicità è così effimera e vuota, al confronto. È come dare una birra ad un alcolizzato di vodka. Non è abbastanza.

E lascia un vuoto dentro che è il peggiore degli inferni, una noia del cuore che lo fa impazzire, finché non torna a sognare il dolore.

Natal's

Diario(?) di un'adolescente Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora