Psichiatria

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È da una settimana che ho problemi a scrivere. Non riesco a... a... si insomma, a creare storie così come facevo prima.

Credo che tutti gli imbrattacarte come me abbiano dei momenti di frustrazione in cui non riescono ad imbrattare, cioè a scrivere.

Quindi, per una volta, racconterò una storia vera. La mia.

In questo periodo sono ricoverata in un ospedale di Milano, reparto di psichiatria. Ci sto da più di un mese. Al momento c'è un paziente legato al letto che urla "Liberatemi! Porco D*o! Liberatemi!".
È un omone sulla cinquantina andata che tutti chiamano Savino, ma non so se questo sia il suo nome o il suo cognome.
Lo legano spesso e a lungo, e quando non lo fanno gira mezzo nudo per il reparto. Una volta lo hanno beccato senza mutande, fortunatamente io ho solo intravisto un paio di chiappe chiare.

Dovrei andare a fare la doccia, ma è occupata. Qui mi sono fatta le docce più schifose della mia vita: non c'è la cabina della doccia ma la vasca, ed è tutta macchiata di nero e giallo (non voglio sapere perché). Inoltre è in comune, e non la disinfettano mica ogni volta che un paziente si lava, quindi restano peli e altro (..........) da sciacquare con l'acqua bollente.
In più, se allaghi si incazzano pure.

Di infermieri ci sono quelli stronzi e quelli bravi, poi ci sono i portantini (e anche qui quelli stronzi e quelli bravi) e quelli che si occupano della cucina (indovinate? Stronzi e bravi).

Di infermieri quelli che mi piacciono di più si chiamano Giusi e Lucio, ma sono molto bravi anche Mariella, Federico, e Nada. Uno che lavora bene ma a me sta sulle scatole si chiama Livio, poi ce n'è una con i capelli lunghi neri che non sopporto proprio e non so nemmeno come si chiama, infine ci sta Giosuè che io e una mia amica abbiamo nominato 'testimone di Geova', e con questo credo di aver detto tutto. Poi che ne sono molto altri non identificati.

I portantini non sono così tanti, e so il nome solo di una, Enza, che è fortissima. Poi ce n'è uno con la barba che è stato ampiamente detto stronzo e altri due che possiamo tralasciare.

Quelli della cucina sono tre: Rita, Enza(si, ce ne sono due) e Carlos. Rita è la migliore, lavora sodo e fa una camomilla perfetta e un ottimo caffè. Enza è più giovane e più simpatica, fa un buon caffé e una camomilla accettabile. Infine Carlos, non sa fare un cazzo e il suo caffè sa di bruciato.

Non vi racconto la mia giornata tipo perché sarebbe davvero troppo deprimente.

Se avete letto il mio disagio capitemi pliz.

Natal's

Diario(?) di un'adolescente Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora