BERNABEO L'UNICORNO

87 17 0
                                    

Dopo i miei vari noiosi e tristi pensieri, torniamo a parlare di cose serie.

Volevo fare un capitolo sul coming out, ma poi mi è tornato in testa che ci sono ancora troppe persone che considerano l'essere appartenenti alla comunità LGBT+ una scelta. Una scelta criticabile, per giunta.

NO.

Al di là del fatto che seppure fosse una scelta, siamo in un paese libero (ehm ehm) e nessuno può criticare le scelte delle altre persone, sappiate che essere gay, lesbica, bisessuale, transessuale, pansessuale, asessuale, bigender, transgender, un carciofo, un marshmellow, un unicorno, NON È UNA SCELTA.

Non lo è. Per niente.

Di qualunque orientamento sessuale sia una persona o qualunque identità di genere abbia (e se non sapete di cosa sto parlando, questo è il portale del mondo arcobaleno ~>LGBTita), o ci è nato o ci si è naturalmente sviluppato nei primi anni di età.

È una caratteristica propria della persona. È così, non l'ha deciso, non è pazzo, non è una filosofia di vita, non se l'è cercata:è così e basta.

Facciamo un esempio:
Bernabeo è un bel bambino, crescendo verso i tre anni cominciano a spuntargli le lentiggini; a sei anni, ne ha il viso quasi interamente ricoperto.

Nella sua famiglia nessuno ha le lentiggini, lui non ha mai chiesto di avere le lentiggini (era ancora troppo piccolo per pensarci), queste si sono sviluppate naturalmente.
Ora, a Bernabeo le lentiggini potranno piacere o non piacere, potrà mostrarle a viso scoperto o coprirle con del trucco, ma fatto resta che il viso Bernabeo è lentigginoso. Lui non l'ha deciso, non è pazzo, le lentiggini non sono una filosofia di vita, quel visino punteggiato non se l'è cercato: è così, e basta.

E adesso, immaginate che qualcuno vada da Bernabeo e gli dica che le lentiggini sono brutte, che è malato, che tutti quelli lentigginosi come lui dovrebbero morire. Immaginate che qualcuno addirittura picchi Bernabeo, perché le lentiggini non gli piacciono e gli fanno schifo. Immaginate che qualcuno se ne esca con cose tipo: non puoi mostrare le tue lentiggini in pubblico, perché a noi delle tue lentiggini non frega niente e non puoi costringerci a vederle.

E pensate a come si deve sentire il povero Bernabeo: che ha fatto lui per meritarsi le lentiggini? Niente. Ma quanto è brutto dover subire gli insulti dei compagni, gli sguardi di disapprovazione per la strada.

Pensate se sua madre, a tre anni, vedendo che gli spuntavano le lentiggini, lo avesse buttato fuori casa o avesse cominciato a fare il rosario tutte le sere perché in qualche passo di qualche testo sacro si diceva che chi ha le lentiggini finirà all'inferno.

Pensate se Bernabeo fosse costretto quindi a nascondere le sue lentiggini. Magari un giorno fa amicizia con qualcuno, e quel qualcuno gli dice che Bernabeo gli piace proprio. Poi Bernabeo svela il suo segreto e l'amico scappa inorridito. E per cosa? Per delle lentiggini? E che colpa ne ha il povero Beranbeo?

Pensate se Bernabeo nascondesse le lentiggini con del trucco ma un giorno per qualche motivo qualcuno se ne accorgesse e lo accussasse di essere un bugiardo, un disonesto, perché lui doveva dirlo che aveva le lentiggini, eh.

Assurdo, vero?

Ecco, anche se non so niente di lentiggini, vi assicuro che è così.

È assurdo proprio alla stessa maniera.

Natal's

Diario(?) di un'adolescente Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora