Capitolo 43.

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Appena suona l'intervallo, Margot, Dakota ed io usciamo dalla classe e ci dirigiamo in cortile dove ci aspetta Mia.

«Chissà che idea le sia venuta in mente» sospira Dakota. Ormai siamo abituate alle idee folli di Mia quindi siamo psicologicamente pronte a tutto.

«Non so se sia una buona idea che venga anche io» dice Margot. Dakota ed io le lanciamo un'occhiata interrogativa. «Mia, Ethan e tutto il gruppo li conosco a malapena, mi sento di troppo»

«Scherzi?» dice Dakota. «Mentre eri in ospedale, noi abbiamo parlato sempre di te e praticamente loro ti conoscono benissimo» ridacchia.

Quando arriviamo in cortile c'è tutto il gruppo ad aspettarci. Mi guardo un po' intorno e non vedo Jason e la cosa mi rattrista. D'altronde non posso pretendere che ci sia Jason dove c'è Ethan, visto la situazione tra loro due.

Scuoto la testa e torno in me.

«Tu devi essere Margot. Finalmente ci conosciamo» Dice Ethan abbracciando calorosamente Margie. Non vorrei essere mai al suo posto, l'imbarazzo è alle stelle ma lei sa gestire bene qualsiasi situazione.

Dopo le varie presentazioni e i vari saluti, Mia interrompe tutti: «Ragazzi ho un'idea fantastica. Visto che la settimana prossima partiamo per il viaggio più bello della nostra vita, ho pensato che dobbiamo festeggiare» le brillano gli occhi per la felicità, io non so dove la trovi tutta questa voglia.

«Ancora una festa?» chiede perplesso Ethan alla sorella.

«Eddai amico, alle feste ci si diverte sempre» dice Brian dando una pacca alla spalla di Ethan e un occhiolino sarcastico a Dakota.

A questa scena scoppio a ridere pensando a quello che può accadere e Margot si gira a guardarmi con un'aria di chi vuole sapere perché rido.

«Esatto!» dice Mia fiera di se stessa. «Si farà sabato a casa mia e non saremo solo noi ma tutti i ragazzi del quarto anno»

Quindi anche Jason? Penso tra me e me. Devo convincerlo a venire.

«Mia ma sei impazzita?» la rimprovera Ethan, evidentemente ha organizzato tutto da sola senza nemmeno chiedere al fratello. «Potevi avvertirmi almeno» sbuffa.

«Beh.. ora lo sai» sorride. «I nostri non ci sono questo fine settimana, a festa finita pulisco tutto»

Ethan scuote la testa perché ormai è rassegnato.

«Io ci sarò» esclama Tayler, poi anche Brian e tutto il gruppo lì presente. Anche Anne, la ragazzina che conobbi sul pullman e che oggi non smette di togliermi gli occhi di dosso, ha acconsentito.

«Il tuo ragazzo verrà?» Anne si rivolge a me con una sfacciataggine che non mi aspettavo.

Alcuni ridacchiano e mi volto e inizio a camminare senza dire nulla verso l'ingresso.

«Si è offesa forse» sento dire da lontano mentre gli altri continuano a ridere.

«Flam aspetta» mi giro ed è Margot che mi sta seguendo. Sono felice che mi abbia seguito, in questi momenti ho proprio bisogno di lei.

«Perché sei scappata via?» chiede.

«Non l'hai sentita quella?» mi fa innervosire quando rinominano Jason "il mio ragazzo". Sanno benissimo che non stiamo insieme eppure continuano pensando che ci sto male perché dopo tutto questo tempo siamo solo amici.

«Si ma non devi farci caso. Devi essere più forte e fregartene» Margie con la sua voce pacata riesce sempre ad attutire la mia rabbia.

«Si ma lei si è presentata male fin dall'inizio» alzo gli occhi al cielo. «Tu non la conosci. Si chiama Anne, un mesetto fa, sul pullman, mi ha chiamata per nome per dirmi di stare attenta con Jason» scuoto la testa ripensando a quel giorno. «Come si permette di avere tutta quella confidenza senza neppure conoscermi?»

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