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Sabato mattina. Ultima ora. Matematica. Tre combinazioni perfette non trovate? Sto cercando di restare sveglia mentre il prof parla su qualcosa che non ho capito. Ho passato tutta la settimana a studiare e fare i compiti non sono neanche uscita. Solo casa-scuola e scuola-casa. Si che gioia la vita eh!
Sono seduta con Clelia ma è come non esistesse perché è da più di un'ora che sta col cellulare, certo la stronza si è voluta mettere nel lato del muro e io non posso neanche sfiorarlo altrimenti il professoresse mi taglia le dite.
Sto per chiudere gli occhi, per rilassarmi un attimo soltanto, è sento la campana suonare.
-Dannazione era ora!! Stavo per addormentarmi sul banco.- brondolo.
Sento Clelia dietro di me ridere a crepapelle e a me sale l'istinto omicida.

Conta fino a 10, da brava...

Quando siamo fuori e sono riuscita a controllarmi incontriamo Alessia.
-Ragazze, stasera Tamara dà una festa per il suo diciassettesimo compleanno, ci andiamo?-
Alzo gli occhi al cielo. Ma io dico non è meglio rimanere a casa a recuperare serie tv con la pizza?
-Assolutamente, ci incontriamo 17 a casa mia così abbiamo tempo per prepararci.- risponde Clelia.
-Aria per te va bene...?- mi domanda Alessia con quella faccia che ti dice 'anche se dirai di no farai lo stesso quello che ti dico' La odio.
Sbuffo, -Si, va bene.-
Cominciano a parlare tra loro sui vestiti o sulla scuola. Bho non ho ascoltato molto. Lo so, che sono una pessima amica. Vorrei capire perché sono così taciturna? Più parlano quelli che mi stanno attorno, meno mi viene voglia di dire qualcosa.
Arriviamo all'incrocio dove ci divide. Io prendo dritto, Clelia a sinistra e Alessia a destra. Ci diamo appuntamento a casa di Clelia alle 17, me l'ha ripetuto così tante volte che avevo paura che mi scoppiasse la testa.
Arrivo a casa alle 13.35. Sento un profumo delizioso. Mhhhh vediamo cos'è..
-Mamma cosa hai cucinato?-
Mi dirigo verso la cucina e passo dal salone dove trovo mio fratello a guardare la tv sul divano. -Ciao cogliona- mi saluta.
Alzo gli occhi al cielo. Sbuffo. Che palle. Ho già detto che lo odio? Ribadisco il concetto.
-Pasta alla carbonara- mi risponde mia mamma dalla cucina.
Oh ma io amo la pasta alla carbonara!! Credo che mi si sono illuminati gli occhi.

Sei a dieta.

Ed ecco che mi miei occhi si sono spenti in 0,01 secondi.
-Mamma non mangio non ho fame.-
Non è vero. Non mangio da ieri a pranzo ma vabbè.
Vado nella mia stanza a posare lo zaino.
Accendo il mio computer e apro facebook. Scorro un po' tra la home. È tutto così noioso. Guardo l'ora è sono le 15.
Sul serio? È davvero passato tutto questo tempo?
Comincio a fare i compiti di latino e matematica. Le due materie che odio. Devo capire il senso di queste materie. La prima è una lingua morta e l'altra una volta usciti dal liceo a che serve? Quando dovrai cercare un lavoro o affrontare i problemi a chi importa se sai risolvere le espressioni o le equazioni? A nessuno. È questa la realtà.

Finisco i compiti e mi faccio una doccia veloce perché ho realizzato che sono le 16.30 e Clelia mi ha chiamato per ricordarmi dell'appuntamento. È molto assillante e io devo controllare i miei istinti omicidi.

Mi metto un vestito, si un evento raro, in pizzo bordoux non ricordo quando l'ho preso però lo messo poche volte, abbinato con delle decoltè nere.
Metto il vestito prima e le scarpe nello zaino.
Scendo giù e vado nel salone dove trovo mia madre.
-Mamma, sto uscendo dormirò a casa di Clelia.-
Mi avvio verso la porta non aspettando una sua risposta perché in realtà non mi interessa quello che pensa se vuole o no io ci vado.
-Aria, no! Non puoi uscire.-
-Perché no?- chiedo esasperata. Mi stanno stancando tutti oggi.
Mia madre che dice a me di non uscire?!
-Ieri sera ho discusso con tuo padre per colpa del tuo atteggiamento e siamo arrivati alla conclusione che sia meglio che tu non esca per un po'.-
-Si molto divertente madre, sul serio puoi fare il pagliaccio.- le rido in faccio ed esco.
Mentre chiudo la porta sento mia mamma chiamarmi. Se prima non ci volevo andare a quella fottuta festa ora si.
Non sono mai stata una brava ragazza. Non ho mai rispettato le regole se mi viene vietato una cosa io la faccio apposta.
È per questo che sono la pecora nera della famiglia. Più che pecora nera io sono il "fallimento" si perché alla fine è questo che sono per mio padre. Non abbiamo mai avuto un buon rapporto forse perché entrambi siamo troppo orgogliosi e testardi, si beh, ho preso solo i lati negativi di mio padre, mia madre a cercato di rimediare, di fare riportare la pace in casa ma non ha funzionato.
Puoi anche annaffiare un fiore morte ma sempre tale resterà. Non si può rimediare a qualcosa che non c'è mai stato, io e mio padre non l'abbiamo mai avuto un legame.
Poi col tempo mia mamma si è stancata e io ho cominciato a litigare pure con lei.

La famiglia non di sceglie, Aria.

Già infatti.
Senza neanche accorgermene sono davanti casa di Clelia come al mio solito mi sono persa nei miei pensieri. Suono alla morta e mi apre subito.
-Oi Aria finalmente, ti stavo per chiamare.-
-Che palle che sei Clè, sono puntale.- sputo acida.
Mi ignora e mi dice:"Mia mamma ha fatto i biscotti li vuoi?"
Apro la bocca per rispondere.

Sei a dieta.

-No. Non ne voglio.-
Saliamo sopra la sua stanza dove c'è già Alessia che si sta facendo i boccoli.
-Wow Aria questo vestito è stupendo. È nuovo?- la guardo un attimo. È proprio bella, è alta e magrissima perché fa pallavolo, e stavo considerando l'idea di farlo pure io ma poi mi sono ricordata che sono pigra, ha gli occhi di un verde smeraldo e i capelli castano scuro. Stasera si è messa un vestito nero coi brillantini, che per i miei gusti è troppo aderente e corto, ma le sta bene, insomma lei è magrissima e se lo può permettere.
-Allora?- mi richiama.
-No...c'è l'ho da un pezzo solo che non lo metto mai.-
-È un peccato perché è bello e poi ti sta bene.- mi sorride dolcemente.
Alzo gli occhi al cielo. Sono solo cazzate. A me non sta bene nulla, faccio schifo con qualsiasi cosa indosso.
-Clè devo arricciare le punte.- mi volto verso di lei.
-Si vieni te li faccio io i capelli.-
Allora non è che io non ce la sappia e che mi annoia. E poi è già abbastanza che ho fatto da casa mia a casa di Clelia figurati pure se mi metto a fare i capelli.

Dopo ore che sembrano eternità finiamo. Alessia mi ha truccato. Ho chiesto un trucco effetto nude, qualcosa di leggero, tanto non devo fare colpo su nessuno.

A chi potresti mai piacere?

Infatti, a nessuno.

Ci viene a prendere Alex. Per forza, no dico non avevo nessuna intenzione di camminare con quei tacchi.
Saliamo sopra la macchina è indovinate chi c'è a fare compagnia al moro? Si esattamente quel insopportabile di Luke.
Mentre Clelia ne è felice.
Si mettono a parlare tra di loro e Alessia e Alex si scambiano qualche parola dolce.
Chi è che rimane da sola e pure annoiata? Io.
Cominciamo bene.
Sarà una festa basata sull'alcool me lo sento.




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