Che faccio adesso?
Mi ripetevo in continuazione nella mia piccola testa.
Cosa fare?
Potevo andare da Tsukki e inventarmi che non è vero,ma potrei prendere la palla al balzo e dichiararmi apertamente a lui.La seconda opzione è quasi impossibbile a causa di Kuroo e la mia timidezza.
Cosa fare...cosa fare?
Ero andato sul tetto della scuola dopo un fresco vento mi sfiorava il viso e intercettava il lungo andare delle mie lacrime.Mi ero messo in un angolo con le gambe al petto e la testa abbassata,ero disperato.Avrei potuto perdere la mia unica vera amicizia,ma ne sarei potuto uscire anche vittorioso anche se quasi impossibbile.
Tutto questo a causa della mia disperazione:se non fossi mai stato disperato dal pensare di divertirmi quella sera non sarebbe successo tutto questo,e non avrei bevuto.
Piangevo sempre più forte,il tetto della scuola era diventato il mio piccolo rifugio da occhi indiscreti.Ero arrabbiato con me stesso,come ho fatto a non accorgermi di quello che provava Tadashi?L'avrei dovuto aiutare,ha ragione quella testa pelata,è mio dovere da migliore amico.
Feci le scale di corsa con gli altri ragazzi che mi guardavono impauriti non mi sfuggi una ragazza che origliava ad una sua compagna
-Tsukishima?È del primo anno,dicono sia gay infatti è sempre attaccato ad un tizio della sua classe-
Le fulminai con lo sguardo
-Tadashi,non è un tizio qualunque- e ripresi e salire le scale in fretta e furia.
Sul tetto non c'è mai nessuno,a parte il vento che lo occupava costantemente,ma quel rumore,per quanto strano possa sembrare,mi rilassava come se la mia mente si levasse di dosso tutti i problemi,ma è anche un ottimo posto dove riflettere.Arrivai alla davanti la porta che mi conduceva nel mio luogo tanto amato ma mi accorsi della porta aperta quindi ci doveva essere qualcuno,che scocciatura...
Mi affacciai ma in apparenza non vidi nessuno,finchè non sentii dei singhiozzi continui,fu allora che lo vidi.Era come quella volta in infermeria,ma questa volta non lo avrei ferito.In silenzio mi avvicinai a lui,e una volta arrivatogli davanti gli allungai una mano -Yamaguchi-dissi lentamente rompendo il lungo silenzio(senza contare i singhiozzi di Tadashi)che c'era lì.
Lentamente alzò lo sguardo,come se fosse terrorizzato all'idea che ci fossi io lì davanti a lui,appena mi vide sgranò gli occhi.
Si alzò di scatto,mi guardò fisso negli occhi...quel momento mi sembrò assurdo,come se il tempo si fermasse... avremmo parlato tranquillamente e risolto qualunque cosa...o almeno cosi pensavo.
Infatti Tadashi abbassò lo sguardo e senza guardarmi si avviò velocemente verso la porta.
Allungai la mano verso di lui
-Tadashi...-
Non si fermò e continuò a camminare,non feci niente per fermarlo,la mia prima intenzione,non avevo il coraggio di affrontarlo.
Avrei anche dovuto dirgli che per lui(apparentemente)non provavo nulla,e sarebbe diventato un inferno.
Sia per lui che avrebbe sofferto più di quanto non soffrisse già.
E per me che odio vederlo in quello stato,così affranto e debole.
Strinsi i denti e i pugni e cominciai ad un modo su come risolvere questa questione.All'improvviso sentii vibrare il telefono,la prima volta lo ignorai,ma poi dopo tipo 37 volte allora decisi di prendere il cellulare,irritato.
Appena vidi l'emittente di quei numerosi messaggi,mi appoggiai al muro e scivolai verso il basso disperato.
Mi ero dimenticato che dovevo sistemare le cose anche con lui.
Mi ero dimenticato di avere un fidanzato.
Diamine,perchè devo creare casini?Ah ti ricordi di me?
O pensi solo al tuo amichetto?
Quando fai così non ti sopporto.
KEI.
Devi decidere:o me o lui.
Anzi,siccome non mi va di star male per uno stronzo come te...
No Kuroo ti scongiuro,no...così rimarrò da solo...
Cercai di non piangere con il dito tremante che cercava di scorrere per leggere i messaggi a seguire.Ne era rimasto uno solo.Ti lascio Kei,adesso capirai ciò che hai fatto passare a me.
Piansi disperato,come non facevo da anni,mi sfogai di tutti i problemi e le cose che mi stavano facendo impappare(?)il cervello.
Poi rimasi un attimo in silenzio a godermi il venticello che soffiava e il silenzio che regnava.
Mi liberai la mente da tutto e tutti.
Fino a quando la campanella di rinizo lezioni suonò.
Ma decisi di non andare.
L'idea di vedere Tadashi mi uccideva.
Quindi,rimasi lì da solo.
Anzi,con il mio nuovo amico vento.*spazio della scrittrice o quasi*
Ok,questo capitolo è un po' forzato,ed è anche corto.Ok,volevo fare una cosa lunga ma le idee scarseggiano e quindi non so come far continuare.Credo che altri due capitoli ed è finita,anche se avevo altre mille idee,forse farò altre fanfiction a parte.
Ah,non credo che scriverò scene spinte dato che non sono capace.
Dopo questo vi auguro buon anno!
Grazie del supporto che mi date.
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TsukkiYama~In The Name Of Love~
FanfictionNota Bene: Se volete leggere una bella storia Tsukkiyama questa non lo è. Ce ne sono di migliori di questa nonostante il suo indegno successo. Vi prego di non leggerla, l'ho scritta quando avevo 13 anni e fa schifo. Vi consiglio di leggere la mia al...