7. Lo stesso Jack

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"Che ti è successo?" Mi chide Emily appena entro dalla porta d'ingresso sembrando stanca.

"Dramma." Dissi semplicemente.

"Come sempre." Disse roteando gli occhi.

Sospirai e mi trascinai nella mia stanza. Mi buttai sul letto e lasciai andare un forte urlo, soffocato dal cuscino.

Mi alzai e presi a pugni il letto, ogni oggetto che vedevo lo scaraventavo a terra o contro la parete, finchè mi fermai osservando la mia stanza: ormai un insieme di oggetti rotti e disordine.

Mi sedetti per terra, schiene contro al muro e presi un profondo respiro. Poi iniziai a ridere.  Non so perché, ma risi.

Neanche pochi minuti dopo, le mie guance erano bagnate dalle innumerevoli lacrime che stavo versando. Non so se sono bipolare o qualcosa del genere, ma semplicemente mi lasciai andare. Tutte le mie emozioni. Rabbia, felicità, tristezza, tutto.

Presi il telefono e scrollai i contatti nella rubrica telefonica finche non trovai il numero di Taylor. Avevo la necessità di sentire la sua voce prima che partisse.

Il telefono squillò per qualche secondo, poi finalmente rispose. Ciò mi fece sentire un po' meglio.

"Kendall? Stai bene?" La sua voce chiese dolcemente.

"Io solo- Avevo bisogno di sentire la tua voce prima che te ne vai domani." Dissi tranquillamente.

"Piccola, verrò a trovarti."

"Ma- Io non- Io non voglio che te ne vai così presto." Dissi quasi sul punto di piangere.

"Kendall per favore non piangere.. possiamo fare skype, chiamate e tutte quelle cose. Solo promettimi che non farai niente di stupido." Rispose.

Sospirai. "Per favore, torna presto."

Rise leggermente. "Lo prometto."

Espirai profondamente. "Non riesco a smettere di pensare a te.."

"Neanche io." Si fermò. "Vai a dormire Ken."

"Okay. Buonanotte." Dissi.

"Buonanotte Kendall." Rispose.

Chiusi la chiamata e scaraventai il telefono a terra.

Forse mi piace Taylor? O forse ho bisogno di sentirmi amata? Ma io a lui piaccio?

Due lunghe ore passarono e io ero ancora sveglia seduta sul mio letto a non fare altro che pensare. Pensare se forse tutto fosse stato normale se non  avessi deciso di lasciare Omaha. Non avrei tutti questi problemi ora.

Improvvisamente sentì qualcuno bussare alla porta della mia stanza. "Avanti."

"Kendall Taylor è qui!" Disse urlando. "Perché non mi hai detto che conosci Taylor Caniff!" Urlò ancora.

"Shhh!" La fermai. "Dov'è mio papà?"

"Sono usciti ore fa. devo fare salire Taylor?" Chiese.

Annuii e lei sogghignò. Uscì dalla stanza e andò da Taylor.

"Kendall! Jack ci ha detto cosa è successo, perché non me lo hai detto mentre eravamo al telefono?" Chiese.

Scossi le spalle e abbassai lo sguardo.

"Hey! Basta essere così giù.." Disse mettendomi due dita sotto il mento.

Guardai i suoi occhi, ed erano perfetti. Lui era perfetto.

"Baciami." Sussurrai. Mi sentivo come se avessi il bisogno di baciarlo, di nuovo..

Lui si chinò e così fece. Le sue labbra fredde si poggiarono sulle mie, mentre dolcemente mi spostava una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Spostò i capelli dal collo e iniziò a lasciare baci lì. Sentivo il calore del suo respiro, cosa che mi provocava diversi brividi.

"Taylor.." Mormorai

Sapevo avrebbe lasciato un  succhiotto alla fine di tutto questo, e sentii il bisogno di fermarlo, ma non ci riuscii. Sentivo che tutto quello che avremmo fatto sarebbe stato baciarci tutta la notte.

"Kendall, tu significhi molto per me." Mi sussurrò all'orecchio, facendomi rabbrividire di nuovo.

Lo baciai di nuovo ed era un bacio profondo e passionale.

Mentre ci stavamo baciando sentimmo dei forti rumori provenire dalle scale.

Sentii la porta aprirsi e la voce di Emily.

"Hey, tu non puoi en-" Non riuscì a finire la frase perché interrotta da un Jack molto incazzato.

"Che cazzo sta succedendo qui?"

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Raga non chiedetemi che cazzo ha nel cervello Kendall perché non lo so ahahah.

E' bipolare? Probabile e secondo me sta leggermente troieggiando.

Comunque buon anno a tutte!! si spera quest'anno porti gioie.

-B xx


Remember Me (2 Libro)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora