8. Che cosa ci è successo?

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"Che cazzo sta succedendo qui?" La sua voce si fece spazio nella mia mente.

"Stavo per fare sesso con la tua ragazza." Disse Taylor alzandosi con un sorrisetto sul viso.

"Se Kendall non l'ha fatto con me, non penso l'avrebbe fatto con te!" Jack disse spingendo Taylor.

Taylor se lo scrollò di dosso e lo guardò dritto negli occhi. "Non è colpa mia se la tua puttanella, piccola ragazza è così disperata." Taylor ridacchiò.

Rimasi seduta a fissare il pavimento. Non sono disperata. Voglio solo sentirmi amata.

Rabbia grondava dagli occhi di Jack.

"Come l'hai chiamata?" chiese, scrocchiandosi le nocche.

"Che cosa ho detto? Oh, ho chiamato la tua ragazza 'puttana'." Taylor disse sogghignando.

Jack si scagliò su Taylor, ma quest'ultimo fu abbastanza veloce da spostarsi.

"Come al lice, tutto d'accapo, vero amico?" Taylor disse ridendo.

Jack gli si lanciò addosso e gli sferrò un pugno dritto nella faccia. "Proprio come al liceo, amico."

Taylor fece un passo indietro, ma non c'era alcuna traccia di sangue. Jack mi guardò con gli occhi pieni di tristezza, ma improvvisamente, Taylor gli restituì il pugno dritto in viso.

Jack era a terra, privo di sensi. Guardai immediatamente Taylor che respirava pesantemente.

"Che problemi hai?!" Gli urlai.

"Kendall, mi dispiace."

"Vattene! Vattene via da questa casa, ora!" Urlai più forte.

"Ho detto tutte quelle cose solo per farlo andare via, Kendall l'ho fatto per noi!"

Lo guardai con occhi pieni di lacrime. "Vattene o chiamo la polizia."

Taylor grugnì (oink, oink. Scusate ma lo dovevo fare ahahah), prese il suo telefono e se ne andò mormorando qualcosa.

Caddi a terra e scossi Jack cercando di farlo svegliare, ma niente. Così presi un secchio riempendolo d'acqua fredda e glielo buttai addosso. Come nei film, si svegliò velocemente.

"Kendall? Che cosa è successo? Dov'è Taylor?" Disse impazzendo.

"Se n'è andato."

"Non dovevo abbassare la guardia.." Disse passandosi la mano tra i capelli.

"Jack, che ti è successo?" Dissi con un filo di voce.


Jack's p.o.v.

"Che cosa vuoi dire?" Chiesi-

"Perché sei così triste?"

"Non lo sono." Dissi alzandomi, e irritato dal fatto di essere completamente bagnato. "E' meglio che vada, Bart si incazzerà se non torno presto."

"Jack."

Mi fermai e mi voltai a guardarla. Corse verso di me e mi abbracciò.

"Ti amo." Sussurrò.

Mi allontanai. "Kendall.. Tu stai giocando con i miei sentimenti." Mi fermai. "Prima mi ami, il minuto dopo mi odi. Io non- non voglio avere una relazione che ha così tanti problemi. Più il fatto della distanza... Ho bisogno che me lo prometti. Quando mi dici che mi ami, ho bisogno di sentirtelo dire perché lo intendi davvero. Perché è sicuro come l'inferno che io ti amo." Finii.

Rimase ferma a fissare il pavimento.


kendall's p.o.v.

"Jack... Io ti amo.. Ma- Non posso stare con te quando tu sei sempre lontano da me. Oggi... Beh, oggi è l'ultimo giorno, voglio stare con te. Ma dobbiamo andare avanti.

"Q-Quindi è questo che vuoi?"

Scrollai le spalle e abbassai lo sguardo. "Mi dispiace."

Fece una finta risata e si tirò leggermente i capelli. "Se è questo quello che vuoi, va bene. Voglio solo che tu sappia che io sono quello che ti ama realmente. No Matt, no Taylor. Io." Detto questo lasciò la stanza.

Mi buttai sul letto e urlai, il che ,stranamente, fece preoccupare Emily che venne nella mia stanza.

"Stai bene?" Chiese.

"Da quanto ti importa?" Dissi furiosa.

"Beh hai urlato da quando quei due ragazzi sono entrati in casa..." Disse.

"Non c'è bisogno che ti preoccupi. Se ne sono andati." Mi fermai. "Per sempre.."



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Volevo solo ricordare che la storia non è mia, io traduco e basta.. Yayyy.

Detto questo, niente raga. Ci 'vediamo' al prossimo capito.. Oink, Oink

Amen.

-B

Remember Me (2 Libro)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora