12. Sconosciuta

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"Kendall, svegliati!" Matt disse scuotendomi per svegliarmi.

Urlai e lo spinsi via. Lentamente aprii gli occhi e mi guardai intorno. "Dove sono?" Dissi iniziando ad andare in panico. 

"Sei a casa mia, tranquilla.. Stai bene." Disse cercando di calmarmi.

Mi asciugai il sudore dalla fronte e abbassai lo sguardo.

"Un altro incubo?" Matt chiese.

Annuii. "Non capisco cosa c'è che non va, Matt. Ogni sogno è lo stesso. Il momento in cui Jack mi ha lasciata continua a ripetersi ogni notte, e sono così stanca di questa storia." 

"Penso di dovertelo dire.." Matt disse dolcemente.

"Dirmi cosa..?" 

Mi strinse la mano e, guardandomi dritto negli occhi, sospirò. "Ken.. Jack ha una ragazza." 

Lo guardai stralunata e risi. "Perchè fai lo stupido quando stiamo parlando di un argomento serio!" Risi.

Scosse la testa. "Mi dispiace." 

Smisi di ridere e lo guardai: la sua espressione seria mi confermò che non stava assolutamente scherzando. "Oh." Dissi silenziosamente.

"E' carina?" Chiesi.

"E'.. Okay,  credo." Matt rispose.

"Beh.. Io uh sono felice per lui." Dissi fingendo.

"Davvero?" 

"Non posso fermarlo dall'avere un'altra ragazza, giusto? Se lui è felice, devo lasciarlo essere felice. Glielo devo." Dissi tristemente.

"Stai affrontando questa situazione con molta maturità." Sorrise.

"Si, ma nella mia testa, la sto accoltellando almeno un milione di volte." Sospirai e caddi all'indietro affondando la testa nel cuscino.


Jack's p.o.v

Rimasi sdraiato a letto mentre l'oscurità prendeva possesso della mia stanza. la mia mente iniziò a pensare ininterrottamente alla proposta di Ashley. Rimango qui con i miei amici e lascio Ashley? O vado con lei in Australia? Non lo so..

"Jack?" Johnson sussurrò, appoggiato alla porta della mia stanza.

"Si?" Risposi.

"Vuoi fare qualcosa?" Chiese.

"Certo." Sussurrai alzandomi cercando di non svegliare Ashley.

Presi maglietta e scarpe e uscii dalla stanza, dirigendomi in cucina dove Johnson mi stava aspettando.

"Dove andiamo?" Chiesi.

"In un'avventura!" Johnson urlò, alzando le mani in aria.

"Shhhh!" Sussurrai ridendo. "La sveglierai" Risi.

Johnson rise e, in punta di piedi, raggiungemmo la porta d'ingresso dirigendoci, poi, alla macchina.

Alzammo il volume della musica e iniziammo a fare i pazzi, come siamo soliti.

Ci fermammo ad un club e aspettammo in fila, finchè finalmente entrammo.

Johnson riuscì a superare alcune persone mentre facevamo la fila, e io lo seguii. Quando entrammo dentro, la musica ci rimbombò nelle orecchie. L'atmosfera era fantastica.

Johnson prese alcune ragazza e iniziò a ballare con loro, mentre io sedevo al bancone bevendo qualche drink, da solo.

"Hey." Sentii una voce.

Mi girai e vidi una ragazza con un vestito molto corto ed attillato. "ciao."

"Fammi indovinare, hai una ragazza?" Disse sorseggiando il suo drink.

"Indovinato."  Ridacchiai. "Come hai fatto?" 

"Beh, un bel ragazzo seduto tutto solo. Diciamo che ho tirato ad indovinare." Sorrise.

Risi leggermente, e mi grattai il collo in evidente imbarazzo.

"Cosa ti porta qui?" Chiese.

"Ho bisogno di una sera senza la mia ragazza, e il mio amico laggiù voleva uscire." Indicai. "Non sa ancora che potrei trasferirmi." 

" Trasferirti dove?" Chiese.

"Australia." Dissi guardando il fondo del mio bicchiere.

"E perchè dovresti?" 

"Per stare con la mia ragazza, penso." RIsposi.

"Quindi tu lasceresti il tuo migliore amico, che probabilmente conosci da tutta la vita, per una ragazza che sicuramente non ha passato neanche metà delle cose che hai passato con il tuo amico?" La sconosciuta chiese.

"Beh, penso sia perchè lei mi rende felice." Constatai.

"Guarda, so che non ti conosco ma, non permettere ad una ragazza di cambiarti e farti allontanare dal vero te. Chi ami di più? I tuoi amici? O la tua ragazza?" Chiese.

Guardai Johnson il quale stava danzando stupidamente e rideva insieme alle persone intorno a lui. Non cercai neanche di nascondere il sorriso che si posò sulle mie labbra.

"non è così facile." Dissi.

Sogghignò. "Vuoi sapere cosa penso io?" 

Scossi le spalle e presi un altro sorso del mio drink.

"C'è qualcos'altro.." Sogghignò. "Sono abbastanza sicura che tu stia nascondendo qualcosa." 

"Di che stai parlando?" CHiesi confuso.

"Riesco a vedere il modo in cui ti trattieni. Sei fragile ma cerchi di farti vedere forte agli occhi degli altri. Ma ancora, c'è qualcosa che ti rende sensibile e fragile." 

Scossa la testa, ancora confuso.

Mi baciò le labbra dolcemente e sussurrò al mio orecchio." Se la ami ancora, diglielo."

Mi accigliai e mi girai per vedere dove fosse andata, ma fui troppo lento. Lei era già andata via.

Mi alzai dello sgabello e cercai Johnson per dirgli che era ora di andare a casa.


Remember Me (2 Libro)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora