RICOMINCIARE

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NOTE AUTRICE: in questa parte della storia cito il film "Annadei miracoli", diretto da Arthur Penn, 1962; e riporto il testo della canzone "Anew creation", Bay Ridge Band, 1999. In particolar modo il testo della canzone è propedeutico al percorso svolto ed è di preparazione a quando ha da seguire.








(Dal quaderno delle scoperte. Brasile, Sao Paulo, Mariapolis Ginetta)

9 maio 2013

Mamma mi ha scritto ancora una mail, anche per conto di papà. Non mi ha raccontato molto di loro, ma mi ha portato i saluti di tutti: famiglia, nonne, amici, gatte. Tutti.
Sono felice quando ricevo queste mail.
Mi racconta che la nonna Lia telefona ogni giorno per chiedere mie notizie.
Oggi alla Messa il prete ha detto:
"Dio creò il Brasile per te". Non stavo prestando molta attenzione, per cui non so perché l'ha detto. Ma l'ho sentito rivolto a me. Piango, commossa.
Sto vivendo qualcosa di grande.

Produzione!! Produzione!!
Ma vieni!! Yaaaaaaaaaaahuuuuuuuuuu!!!!!
Lavoro alla "Espiga Dourada 2" e sono nella produzione.
Sì!!
Ogni tanto i sogni si avverano e ogni tanto il Gran Capo ci ascolta.
La "Espiga Dourada" è la pasticceria che alcuni abitanti di qui hanno messo in piedi dal nulla, un altro miracolo di Ginetta. Hanno cominciato con un banchetti di dolci e qualche decennio più tardi hanno inaugurato la "Espiga Dourada 2": un secondo locale, più piccolo del primo, ma con gli stessi valori. È dalla parta opposta della strada. Questo perché la Mariapoli Ginetta è famosa in tutto la stato di San Paolo per i dolci e il pane della "Espiga Dourada" e le persone vengono qui da tutto il paese.
Di per sé, la seconda pasticceria è molto piccola e i locali di produzione, imballaggio e vendita sono tutti concentrati. A me va benissimo così: posso imparare tanto, in tante cose. Anche se oggi mi sono dedicata principalmente alle pulizie dell'impastatrice gigante e a infornare il pane. Impastatrici così grandi ne avevo viste solo in tv, in qualche programma di pasticceria. Usarla è facile, basta attaccare la corrente e versarci farina e latte o qualche che è indicato sulla ricetta; pulirla non è così semplice!
Infornare il pane è un'amozione che mi ricorda le estati in compagnia della nonna, e così mi torna nostalgia di casa. In produzione c'è questo buon profumo di pane fresco: è qualcosa di sano, che fa bene al cuore.
E sorprendentemente sto simpatizzando con l'affettatrice. Davvero. E non mi sono ancora tagliata un dito.

Mi prendo un momento di pausa per pensare. Iniziando a lavorare devo ricavarmi uno spazio durante il giorno per fare i conti con me stessa.
D'altronde sono in Brasile: se sono qui c'è un motivo. Il caso non è accettabile in tal senso.
Sto bene qui, davvero. Solo che alle volte mi sento molto confusa.
A volte succede qualcosa, o viene detta una parola, uno sguardo, un qualcosa che mi commuove e scioglie le lacrime. Ne ho ancora molte da versare, ma proprio tante.
Avverto chiaro qualcosa che grida forte dentro di me...ma non riesco a sentire cosa dice. È una sensazione orribile. A volte mi pare di essere (non ricordo il nome) la bambina del film "Anna dei miracoli". Come lei anche io avverto che succede qualcosa attorno a me, dentro di me, che coinvolge direttamente la mia vita.
Lo avverto, ma non lo vedo. Vorrei gridare al mondo intero la mia richiesta di aiuto, ma la voce non esce.
Chissà se riuscirò mai a creare qualcosa di piccolo e gentile che parli di una vita che ricomincia.
Ultimamente torna spesso questa parola: ricominciare.
Tanto lo desidero e tanto mi fa paura.
Ricominciare significa tornare alle origini, tornare allo zero, e fare tutto da capo senza alcuna certezza.
Ricominciare significa portare nel cuore qualcosa che è stato interrotto, qualcosa che non andava.
Questo verbo ancora mi spaventa.

13 maio 2013, secunda fera

Il Brasile è anche rinascita, rivalutazione. È il non soffermarsi sulla superficie ma scavare gradatamente più a fondo, con calma, con dolcezza, ascoltando davvero il cuore dell'altro.
Sono molto sorpresa da Mariachiara, quanti doni meravigliosi ha la piccola di casa.
Una diciasettenne svampita con il cuore pieno del dolore che dona vita alle parole, e l'amore di chi è disposto a morire per non abbandonare. Ha una forza grandissima, una fine delicatezza, lo spirito saldo e indomabile di chi vuole davvero rinascere. Ha la vita negli occhi e il desiderio di ricominciare che spinge a conoscere.
Con calma e la delicatezza di una madre ci siamo raccontate giorno dopo giorno le nostre storie.
Ci prendiamo cura l'una dell'altra, ci sosteniamo a vicenda e camminiamo pari passo.
Nel mio cuore è mia sorella più di altre che conosco da sempre.
È mia amica.
Grazie Mery per aiutarmi a rinascere.
È davvero un grandioso dono la tua presenza e, sì, tu sei come l'aquila che sceglie se morire o rinascere. Dopo trent'anni deve fare questa scelta e, se sceglie di rinascere, si ritira per centoventi – centocinquanta giorni su delle alture ostili e rocciose. Qui si spezza il becco, ormai vecchio, contro la roccia. Poi, quando il becco ricresce, si strappa le penne pesanti e aspetta che ricrescano leggere. Lo stesso fa con gli artigli avvizziti.
Tu sei quell'aquila.
Tu rinascerai più maestosa di prima.
Oggi che sento una grande nostalgia di casa mi torna alla mente la canzone "A new creation":
"What can I call my home?
Who is my family?
Where do I come from?
What is my history?
Someone long ago
Sailed across the sea,
Left his native home in search of liberty.
As he stepped aboard,
Was he really sure
What he was aiming toward
What he was looking for?
Did he long for home
In a land so strange?
Did he lose his memory
When his name was changed?
Did he sell his history
For a new world fantasy
He could never find beyond his dreaming mind?
In our land of liberty,
Oh say did you ever see
The ideal plan,
The self made man?
And so George Washington
I found the liberty
That Abraham Lincoln
Could not have given me.
Please tell you orphan son
I finally found freedom,
More than he could have seen in his American Dream.
The amber waves of grain
Will never be the same.
'Cause God has shed his grace
Through a human face.
It happened long ago,
Our friendship shows us how
An event so unforeseen
Still happens here and now.
In our broken history
There's a new reality,
If you're more aware than dreamers ever dare.
Come and share our liberty,
Follow us and you will see
A new nation
A new creation".
Oggi, così spaesata, sperduta in questa terra sconosciuta, sento di essere io la protagonista della canzone. Sono io la ragazza che parte in cerca di libertà e risposte con solo molti sogni nel cuore. Io sono quella sognatrice che si chiede cosa sta cercando. Sono io, almeno nella prima strofa. La libertà non l'ho ancora trovata, anche se ci sono vicina, e voglio davvero rinascere alla fine di questo viaggio. Una nuova creazione... Dio, la voglio per me!
Voglio che la mia sia una rinascita completa, travolgente.
Questa canzone, oggi, è mia.
Parla di me.
Del mio viaggio tra insicurezze e sogni e dello splendore affascinante e provocante di una vita che sto trovando qua.
Mi sto riscoprendo, riconoscendo. Ho voglia di cantare.
Questa oggi è la mia canzone.
Io sono quell'uomo (ok, donna, vah) che rinasce in una nuova libertà. 

Amore AbbandonatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora