AA...E LIBERA INTERPRETAZIONE

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(Dal quaderno delle scoperte. Brasile, Sao Paulo, Mariapolis Ginetta)

20 maio 2013, secunda fera

Sao Paulo mi ha spiazzata.
Mi ha lasciato una voragine dentro: è sconforto, paura, ma anche desiderio di fare qualcosa, di non stare a guardare. Sono confusa, a dire il vero: mi meraviglio di quanto immenso e piccolo al tempo stesso sia il mondo, e al contempo rivaluto quanto ho vissuto sin ora. Quanto tempo sprecato in futili passatempi. Quanto poco amore ho dimostrato alle persone a me care.
È difficile voler bene.
Ieri ne ho parlato con Lucia. Mi ha fatto riflettere.
Ho intuito che, venendo qui, ho rinnegato tutto di me e della mia vita passata. Il sospetto che avevo sull'aereo, quando pensavo che non sarei tornata più io, diviene realtà col passare dei giorni.
La bambina che ero cresce, e si scopre nuova, si scopre donna davanti al mondo che la circonda.
Questa terra aiuta a scoprire la vera me stessa, e quanto posso fare, posso dare.
Brasile, terra dei miracoli che mi uccidi per darmi ancora più vita, per darmi ancora più amore.
Lucia mi ha fatto sorridere in questa difficoltà:
-...AA... Amore Abbandonato!- Dio, quant'è vero, quant'è amore abbandonato tutto questo. Amore di chi ha creato il Brasile pensando a me, di chi mi ha voluta qui, ora. Non posso più credere alle coincidenze, non incontrando un amore tanto grande. Amore paziente, che vince la mia testardaggine; che sopporta il mio caratteraccio e le bestemmie; che perdona tutto, ma proprio tutto, e offre ciò di cui il cuore ha bisogno. A me offre il Brasile e la possibilità di conoscermi, finalmente.
Certo è difficile, fa male, uccide... e si chiama amore. Non ha altri nomi.
Amore.
Amore che porta alla rinascita, alla riscoperta. Amore impensato e insperato che toglie il fiato da quanto è bello e da quanto fa male. Amore che ti uccide e ti fa rinascere nuova.
È così che voglio rinascere.
AA.
Amore Abbandonato.

21 maio 2013, terza fera

Andare a Messa la mattina mi fa sorridere. È importante iniziare la giornata con il sorriso. Ci si sente più leggeri, più forti.
Alla Messa di oggi, padre Domingo ha sfoderato la sua conoscenza teologica, ed io lo ascoltavo incantata.
Trovo che Dio si davvero divertente: creò l'essere umano per diletto, per divertirsi. Beh, c'è davvero da divertirsi con gli esseri umani.
"L'uomo esiste come unità di due" dice padre Domingo.
E sempre oggi, sciolgo le lacrime davanti all'Eucarestia:
"Prendete TUTTI e mangiate, questo è il mio corpo, offerto in sacrificio per voi". Dio mio, a quanto sto rinunciando?! Sono ormai cinque anni che nutro dubbi in Cristo e non mi presento all'Eucarestia. Ho sempre rispettato questo momento sacro, ma sino ad oggi vi ho partecipato da osservatrice, perché non mi reputavo degna di ricevere il sacramento. Mentre Cristo mi invita ad accoglierlo ogni giorno, senza stancarsi di ripetere il suo invito. Aspetta paziente che io lo accolga. Ed io non me ne ero mai accorta. Davvero voglio rinunciare a tutto questo? L'eternità, il regno di Dio...la mia colpa è così grande da farmi perdere la promessa di questa vita?
Mi sento piccola, mi sento inutile. Dio è morto e risorto anche per me, per salvare anche me. Ed io non mi sento degna della sua salvezza. Non sento di meritare il suo regno e la felicità. Eppure l'ha promessa anche a me. A me!
I giorni passano, io sono qui in Brasile, e capisco quanto sia importante portare tutto questo nel cuore. È importante ricordare tutto.
Dalle delusioni alla fiducia, tutto passa per qui, passa attraverso di me.
Ed io, proprio io, voglio prendere tutto con pazienza. Ho bisogno farlo, per dare un senso alla mia esistenza.
Ho bisogno di questo dolore che mi richiama al perché sono qui, fisicamente sola.
Anche oggi...amore abbandonato.
Sempre.

25 maio 2013, sabado

Mi sento a casa...incredibile!
Guardando un video con le ragazze della casetta, mi ha scosso una frase: "raccolgo i vetri su questa spiaggia perché nessuno si faccia male, perché il piede di qualcuno potrebbe diventare il mio piede. A casa raccolgo i vetri, così faccio qui, e questa spiaggia diventa la mia casa".
Ed ecco, finalmente, la risposta alla domanda tipica by me: dov'è casa mia?
È meraviglioso scoprirne la risposta.

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