"I sentimenti delle persone possono essere paragonati ad uno specchio, una volta rotti non possono essere paragonati, ma bisogna solo sostituirli"
Per l'ennesima volta, si stava recando al parco dietro la scuola. Quella mattina era stata davvero pesante e non avrebbe retto un altro minuto all'interno dell'Istituto.
Per prima cosa, il compito di matematica era andata davvero male, e lei sperava sperava di prendere almeno una sufficienza per cercare di far compiacere il padre.
Ma nulla, il Signor Evans non le avrebbe mai dato la tanta bramata A.In più, aveva sorpreso Lauren nei bagni mentre faceva un lavoretto orale alla sua ragazza.
Alla visione di ciò, era scappata in lacrime e aveva vomitato l'anima in uno dei bagni superiori, confortata dalla presenza di Dinah.
-Non ce la faccio più a vivere in questo modo- le aveva riferito.
Dinah era a conoscenza della sua cotta/ossessione nei confronti di Lauren, ma cercava sempre di convincerla che quella ragazza non sarebbe stata adatta a lui.
Arrivò alla panchina verde e sfinita si sedette sopra, poi tirò fuori dal suo zaino l'album che utilizzava per disegnare. Lo conservava gelosamente perché all'interno non c'erano altro che ritratti della ragazza pianeta occhi verdi, che da tempi remoti ostacolava il flusso dei suoi pensieri.
Prese un foglio e cominciò a tracciare i contorni delicati del viso di Lauren.
-Ehi-
Sobbalzò alla voce improvvisa e fece cadere tutto il materiale che era posto ordinatamente sulle sue gambe.
-Dio scusami. Non volevo spaventarti-
Camila alzò il viso verso la sconosciuta, che tanto sconosciuta non era.
Lauren Jauregui in tutta la sua bellezza, le tendeva il pacco di pastelli e una mano per aiutarla ad alzarsi.Raccolse tutte le sue cianfrusaglie e furtivamente le rimise nello zaino.
-Camila, giusto?-
La mora annuì.
-Sono Lauren, piacere-
Tese una mano, ma la mora con le guance arrossate, le fece un misero cenno del capo.
-Ti va di andare a prendere una cioccolata calda?-
Mille pensieri frullavano per la sua mente, ma prima che potesse rispondere, Lauren la tirò per un braccio, invogliandola a seguirla.
-Vieni spesso al parco?-
Lauren chiese, una cioccolata fumante e piena di panna davanti a lei.
-Quando le giornate sono stressanti, sì-
Rispose Camila portando alle labbra la tazza.
-Oggi è stata una giornata pesante?-
Camila annuì poco convinta. Non era sicura che le due impegnate in un rapporto, l'avessero vista. Ma era meglio tenere per sé ciò.
-Abiti dalle parti di Spring Garden?-
-No, in realtà un paio di isolati più avanti-
-Allora ti accompagno-
E così le due camminarono fianco a fianco, nelle strade serali di Miami.
Qualche volta le lo loro braccia si sfioravano e per Camila era quasi un privilegio poter stare in compagnia di Lauren. Si era congratulata con sé stessa per non aver fatto tante figuracce o divenire troppo rossa durante i complimenti indiretti che Lauren le riservava.E arrivarono davanti casa della mora. Adesso avrebbe dovuto separarsi da Lauren e la cosa non la entusiasmava più di tanto.
-Ci si vede domani a scuola, Camila-
Camila annuì freneticamente e ringraziò la sera inoltrata perché permise che Lauren non vedesse le sue guance porpora. Quella di Lauren poteva essere una promessa, come poteva essere un saluto messo lì a caso.
-Ah, Camila?-
Lauren si avvicinò alla ragazza quel tanto che Camila riuscì a sentire il respiro regolare provenire dalle sue carnose labbra. Dio solo sapeva quanto voleva possederle.
-Che c'è Lauren?-
Con uno scatto Lauren la attirò a sé dai fianchi.
Nessuna distanza tra i loro petti. Lauren avvicinò la bocca all'orecchio di Camila e -Spero che dell'episodio con Lucy nei bagni, non ne parlerai con nessuno- disse Si allontano facendola sentire improvvisamente al freddo.-Ciao Camila-
E si allontanò, lasciando alle sue spalle un cuore che a piccoli pezzi, giorno dopo giorno, rischiava di rompersi.
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Sweet Songs [Camren]
FanfictionDove una ragazza timida, per conquistare la ragazza della quale è innamorata, le dedica dolci canzoni. ATTENZIONE La storia non è mia, tutti i diritti vanno a @mickeymyman, che mi ha dato, gentilmente, il consenso di cambiare la sua storia da Ziam a...