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-Quindi sei tu la fottuta stronza eh?- Lucy a piccoli passi si stava avvicinando alla figura di Camila. Quest'ultima si trovò pressata contro gli armadietti.
Aveva paura di Lucy e delle cose che avrebbe potute farle.
Ma la cosa che più la spaventava era il fatto che avrebbe potuto dire tutto a Lauren.

-Sai stavo cercando la cogliona che aveva osato portarmi via Lauren e puff, appari tu- disse piazzandosi davanti alla mora
-Che c'è, ora non parli più?-
Prese Camila per il colletto della felpa e la sbattè contro la parete dietro di loro.

Lucy sapeva essere molto vendicativa e vedeva solo nero davanti a sé.
Voleva fargliela pagare.
Nonostante non sapendo che fosse stata Camila ad indurre Lauren ad andare in quel bagno.

-Che c'è Cabello, dietro l'anonimata leoni e dal vivo coglioni?- rise Lucy stringendo la presa.

Camila era immobile.
Impaurita.

-Lucy... io non so di cosa parli...-
Lucy prese il post-it appeso all' armadietto e lo accartocciò.
-Cabello, non hai idea di cosa sono capace di fare.-
Dietro la castana, poco più lontano da loro, c'era Ashley, che aveva assistito a tutta la scena.

Lei amava Lucy e il fatto che soffrisse ancora per Lauren, la invoglió ad andare in contro alle due.
Voleva farla pagare pure lei a Camila.
Povera disgraziata.
L'unica colpa che aveva era di essersi innamorata di Lauren Jauregui.

-Lù, che succede qui?-
Lucy sorrise, riconoscendo la voce della sua nuova ragazza.

-Dobbiamo dare una lezione a questo scarafaggio- rispose.

Ashley non se lo fece ripetere due volte. Prese Camila per un braccio e la tirò verso il primo bagno trovato.

La scuola era deserta, tranne per una bidella che puliva le aule superiori.
Non poteva sentire i lamenti della mora al piano inferiore, dati dai continui colpi che riceveva su tutto il corpo.
Ashley si scannò contro di lei con tutta la forza che aveva, comportando un lacerante dolore allo sterno di Camila.
Il colpo finale le fu dato da Lucy, dritto sul naso.
Esso prese subito a sanguinare. Come minimo si era rotto.

E soddisfatte, le due ragazze se la diedero a gambe levate.

Che poi qualcuno avrebbe provveduto alla vendetta.
Non il Karma.
Non Normani.

Norminah's pov

-Senti, le mando un messaggio e le chiedo se vuole uscire ancora con me-

-Normani daiii, solo questa sera- disse Dinah sventolando il suo bel culo davanti a Normani.
Quest'ultima cominciò a sentire l'eccitazione salire insieme alla famosa caloria al basso ventre.

Ancorò le sue dita ai fianchi di Dinah e la fece sedere sulle sue gambe.

-Mi tenti così-
Lasciò un bacio sulla guancia della polinesiana, facendola ridere.

-Sei la miglior cosa che mi sia successa-
-L'hai detto Mani?-
-Dinah, non so come accade, ma mi fai stare sempre col sorriso. Ti amo a tal punto che ho perso il controllo di me stessa- disse sincera Normani accarezzando la guancia dell'altra.

-Facciamo l'amore?- chiese Dinah strofinando il naso nel collo di Normani.

-Mi dispiace, ma devo davvero andare da Camila-

E come se questa si fosse sentita in causa, mandò proprio in quel momento un messaggio alla ragazza.

Da Camila:
Non venire. Sto poco bene e ho bisogno di stare sola. Ci vediamo forse a scuola, ti amo C.

Normani sorrise, voleva stare davvero un altro po' con Dinah e l'occasione sembrava quella giusta.
Avrebbero fatto l'amore tutta la notte, guardato un film strappalacrime e mangiato gelato a quantità industriale. In assoluto la serata perfetta.

Sweet Songs [Camren]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora