Insieme per sempre

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Esattamente un'ora dopo, quando mi sto ancora piangendo addosso, cercando di capire cosa è successo davvero ieri sera, sento la voce di mia madre che mi chiama <Van, puoi venire di sotto un momento?>.
Scendo dal letto e vado dritta allo specchio appeso al muro della mia stanza, alle estremità del vetro sono attaccati tanti piccoli fiocchi di neve adesivi. Solo a guardarli mi tornano in mente le peripezie che io e Jordan, che sia vero o no, abbiamo dovuto passare ieri notte.
Decido però di scacciare questi pensieri, evidentemente mia madre mi ha chiamato perché devono essere arrivati i nonni, e non voglio che mi vedano in questo stato.
Cerco di nascondere i segni che le lacrime hanno lasciato sul mio viso e mentre mi sistemo un po noto che ho ancora addosso i vestiti di ieri sera, ma niente che appartenga a Jordan.
Esco dalla stanza quando mia madre mi chiama di nuovo, quindi scendo di corsa le scale e... non riesco a credere ai miei occhi.
Non sono arrivati i nonni, in piedi accanto a mia madre proprio in mezzo al corridoio della mia casa c'è un ragazzo biondo, alto e con gli occhi dorati. È bellissimo e cosa ancora più bella è che non è un sogno, è la realtà e lui è proprio davanti a me. Jordan è qui ed è reale.
Quando si accorge di me, sfodera quel suo sorriso stupendo e il mio cuore riprende immediatamente a battere.
<A Van, eccoti> fa mia madre, quando si accorge che l'attenzione di Jordan si è spostata da lei a me <Volevo presentarti il nostro nuovo vicino. È il nipote di Mary e indovina un po, si chiama Jordan. Come il ragazzo di cui parlavi prima, non è incredibile?>.
Sorrido ad entrambi, ma il mio sguardo è posato su Jordan che a sua volta non mi toglie gli occhi di dosso.
<Si, è incredibile> sussurro, avvicinandomi a lui.
<Mi stava proprio dicendo che oggi avrebbe pranzato da solo, così ho pensato di invitarlo a mangiare qui con noi, che ne pensi tesoro?>.
Cosa ne penso mamma? Beh, te lo dico subito!
<Penso che sia un'idea fantastica> rispondo.
<Perfetto, vi lascio soli così potrete conoscervi meglio. Vado a preparare tutto prima che arrivino i nonni> dice la mamma, scomparendo in cucina.
Io e Jordan rimaniamo in corridoio a guardarci per qualche istante senza dire nulla, ci sorridiamo e basta, finché lui rompe il silenzio avvicinandosi di più a me e dicendo in tono dolcissimo <Ciao Stellina>.
<Ciao> dico io, sollevata di poter sentire di nuovo la sua voce.
La mano di Jordan si fa strada sulla mia guancia, accarezzandomi delicatamente con le dita <Sei ancora più bella alla luce del giorno>.
Ora che ci penso, a parte quei pochi minuti alla tavola calda, ci siamo sempre visti solo al buio ieri sera.
<Scusa se sono venuto così tardi, sarei venuto prima ma ho dovuto girare tutta la città per trovare questo> mi dice, mettendomi in mano un pacchetto.
<Che cos'è?> gli domando, osservando la carta decorata con tanti abeti di Natale e un fiocco rosso.
<Il tuo regalo di Natale> fa lui sorridendo.
Lo guardo, è impaziente di vedere la mia reazione una volta scartato il regalo <Ma io non ho niente per te>.
<Fidati Stellina, tu sei tutto quello che io possa mai desiderare>.
Sento le guance diventare rosse, così mi concentro sul pacchetto e lo scarto. Quando la carta regalo cade a terra e rivela quello che conteneva, scoppia a ridere.
<Allora, che ne dici? Ti piace questo regalo?> mi chiede, facendo una risatina.
Osservo il mio regalo: una scatola gigante piena di bustine di cioccolata calda.
<È perfetto> gli dico, continuando a ridere <Ma il regalo più bello che potessi ricevere quest'anno sei tu>.
Jordan mi stringe tra le sue braccia e posa dolcemente le sue labbra sulle mie. Avevo così paura di non sentire più quelle labbra morbide e calde, le sue mani forti ma allo stesso tempo delicate stengermi.
<Mia madre ha detto che mi hanno trovato nella mia macchina. Come ho fatto ad arrivarci? Mi hai portata tu?> gli chiedo, quando ci stacchiamo l'una dall'altro.
<Diciamo che è stata la magia del Natale> sorrido alle sue parole, le stesse che ho usato io ieri sera <Anche  io mi sono ritrovato nella mia macchina quando mi sono svegliato questa mattina>.
<Cosa? Come è possibile?> faccio io, curiosa.
In quel momento mi torna in mente una cosa: la leggenda dell'anziano signore che tutti in città credevano fosse Babbo Natale all'inizio del '900. Che fosse sua la capanna in mezzo alla foresta in cui io e Jordan ci siamo rifugiati? Possibile che esista davvero?
Credo che non lo sapremo mai.
<Non lo so Stellina, ma l'importante è che siamo di nuovo insieme e che lo saremo per sempre> dice Jordan prima di tornare a baciarmi.
Ha ragione, non importa cosa sia successo ieri notte mentre stavamo dormendo. L'importante è che ora siamo insieme e sono sicurissima che il nostro amore durerà in eterno.
Un giorno racconteremo ai nostri figli di come i loro genitori si sono innamorati in una fredda notte di Dicembre, sotto una tempesta di neve e la ricorderemo come la più magica delle notti, la più magica delle Vigilie di Natale e come la più magica nevicata che sia mai arrivata a Kriss Mass, perché è proprio sotto la neve che é nato il nostro amore.
<Insieme per sempre?> sussurra dolcemente Jordan sulle mie labbra.
<Insieme per sempre> sussurro io, e torniamo a baciarci.
Staremo insieme per sempre, questa è la nostra promessa.
Mi chiamo Vanessa Styles e questa è la mia magica storia di Natale.

❄❄❄
Fine
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Un Amore sotto la NeveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora