Capitolo Ventidue

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-Se credete di essere spiritoso, beh, devo informarvi che non lo siete affatto...- gli comunicò Rosalba, seccata dal commento del giovane redivivo.

Gli occhi di Alexander si illuminarono nuovamente -Non volevo esserlo, dolcezza; anzi, sono molto molto dispiaciuto...-

-Io vi ho trovato divertente- squittì Lisa, sbattendo le ciglia.

-Sono qui per il vostro diletto, miss Lisa, vi prego: ditemi che altro posso fare per compiacervi- rispose galantemente il vampiro, rivolgendole un inchino affettato.

-Credo che voi sappiate cosa dovreste fare per compiacermi...- replicò Lisa, la voce carica di aspettative.

Rosalba esibì una smorfia disgustata, catturando l'attenzione di Danny, che si sforzò di trattenere le risate.

-Bene- tagliò corto la ragazza –Ora che avete finito di dare spettacolo, possiamo, finalmente, andarcene da questo posto?-

-Perdonate la scortesia della mia compagna, miss Lisa. Spero ardentemente di potervi rivedere un giorno- disse Alexander, piegandosi a baciare l'aria sopra le dita della giovane, conquistandola definitivamente.

Mentre Lisa lo guardava rapita, Gideon fece capolino dalla porta –Ah, siete tutti qui! Vi stavo appunto cercando.-

Uscendo, Rosalba notò Vincent, appoggiato alla corteccia dell'albero. Questi le si fece appresso –E così ve ne andate...- mormorò.

-Sì, l'idea è quella- replicò brevemente la ragazza, non accorgendosi dell'espressione ferita del giovane.

Gideon prese sottobraccio Alexander –Vi siamo tutti grati per la vostra visita, penso di poter affermare con sicurezza che nessuno di noi vi dimenticherà così facilmente- disse, gettando un'occhiata all'aria sognante di Lisa.

Il vampiro sorrise –Nemmeno noi vi dimenticheremo, se è per questo- si fece un attimo pensieroso e soggiunse, rivolgendosi a Vincent –Ho una domanda che mi rode da quando siamo arrivati: posso sapere come avete fatto a scoprire la mia vera natura?-

Vincent sogghignò –In realtà lo devo a Rosalba: se lei non l'avesse urlato ai quattro venti, non l'avremmo mai scoperto.-

-E...il veleno?-

-Mio caro, credo che non vi sia veleno al mondo, per quanto potente, capace di poter anche soltanto causare un semplice mal di stomaco ad un vampiro.-

Alexander sgranò gli occhi –Quindi...-

Vincent lo prevenne –Quindi, se voi non ci foste cascato per noi sarebbe stata la fine...-

-Perché avete chiamato a raccolta tutto il campo?- chiese Rosalba, incuriosita.

-Abbiamo intenzione di fare una visitina a Palazzo- spiegò Danny –Speriamo che la Regina apprezzi la nostra cortesia.-

-Ultimamente ha imposto delle tasse così esose che nemmeno in dieci anni il popolo di Enchantment riuscirebbe a pagare- continuò Gideon, serio -È giunto il momento che si renda conto di quanto la sua politica stia portando il Regno alla rovina.-

Rosalba annuì, non del tutto convinta. I suoi zii non facevano che lodare le scelte della Regina Clarisse, possibile che le avessero mentito per così tanti anni? E se no, possibile che stessero dalla parte della monarchia solo per salvaguardare i propri interessi?

-Vi auguriamo di avere successo- rispose garbatamente Alexander, congedandosi.

-Addio, allora...anzi- si corresse, ammiccando verso Lisa –arrivederci...-

Detto questo, trascinò Rosalba, ancora immersa nei suoi pensieri, verso l'interno della Foresta.

-Principessa svegliatevi! Oggi è il grande giorno!-

Sleeping Beauty -Sedici anni- || COMPLETA MA DA REVISIONARE ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora