Capitolo Venti

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-E non azzardatevi a rimettere piede nella mia locanda!- concluse Mr Johnsonn dall'uscio, dopo aver non molto gentilmente accompagnato alla porta Rosalba e il suo accompagnatore, etichettati da tutti gli altri ospiti come "disturbatori della quiete pubblica".

La ragazza lanciò uno sguardo di fuoco al giovane redivivo –Bene, perfetto. Sarete contento adesso!-

Alexander la guardò stralunato –Io? E cosa c'entro io? Non ho fatto nulla di male.-

-Nulla di male eh? Ma se ci hanno sbattuti fuori a calci!-

L'espressione del vampiro traboccava di innocente candore –Non certo per colpa mia!-

Rosalba affondò le unghie nel palmo della mano –State per caso insinuando che la colpa di questa sgradevole vicenda sia mia?- disse in tono pericolosamente calmo.

Alexander fece spallucce –Diciamo che non ti sei comportata nel migliore dei modi...-

Il viso della ragazza si fece paonazzo –Non sarebbe successo nulla se voi non aveste tentato di sedurre la cameriera!-

-Beh...adesso esageri, dolcezza...non ho tentato di sedurre la cameriera...le ho solo chiesto se mi trovava affascinante- si difese il vampiro.

-Non sarebbe successo nulla se voi non vi foste fitto in capo di rivelare a tutti gli ospiti della locanda la vostra vera natura!- continuò imperterrita Rosalba, la voce sempre più alta.

-Non avevano mai visto un vampiro!- esclamò Alexander –Volevo solamente fornirgli questa eccitante esperienza! Sono loro che hanno pensato che volessi aggredirli!-

-Non sarebbe successo nulla se voi non aveste detto a Mrs Johnsonn, e riporto le esatte parole, "smettila di strillare, vecchia gallina bacchettona"!- Rosalba stava urlando ormai.

Alexander ridacchiò –Converrai anche tu che se lo meritava! Continuava a vociare, disturbando la mia colazione.-

-E non sarebbe successo nulla se voi non aveste preso a calci il locandiere!- terminò Rosalba, il cui tono di voce aveva superato il limite consentito dalla legge già molto prima.

Il sorriso del giovane redivivo si trasformò in una fragorosa risata –Beh, devo ammettere che è stato un vero spasso- disse, tra le lacrime.

-Sarebbe stato un vero spasso- puntualizzò la ragazza –se non fosse stato che Mr Johnsonn, fuori di sé dalla collera, non avesse creduto che IO fossi vostra complice e non avesse deciso di cacciare anche me!-

Il vampiro era piegato in due dalle risate –La tua espressione in quel momento era bellissima: sembravi sul punto di sputargli addosso! Invece ti sei alzata e con molta grazia gli hai chiesto se poteva abbassare la voce perché non avevi potuto dormire a causa dell'inettitudine morale di sua moglie e non avevi voglia di sentir sbraitare di prima mattina! Dannazione, stavo per morire dal ridere!-

Rosalba alzò il mento –Non sono abituata ad alloggiare in locande di così basso livello.-

-E pensare che te l'aveva consigliata proprio il tuo adorato principino...- commentò Alexander, malizioso.

-Si vede che io e Garrett, è questo il suo nome, abbiamo idee diverse in fatto di decoro- replicò lei, impassibile.

-A proposito di nomi...devo essere di nuovo in punto di morte affinchè tu usi nuovamente il mio splendido nome, tesoro?-

-Se capiterà nuovamente mi accerterò che siate veramente in fin di vita...- ribattè Rosalba, un mezzo sorriso sulle labbra.

Il vampiro sorrise a sua volta –E come farai, posso saperlo?-

Sleeping Beauty -Sedici anni- || COMPLETA MA DA REVISIONARE ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora