Capitolo Quattro

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Correre. Correre. Correre. Rosalba sapeva bene che questa era la sua unica speranza. Se non fosse arrivata al fiume in tempo... se l'avessero riacciuffata... sarebbe stata la fine.

La fine di tutte le sue speranze, di tutti i suoi sogni, di tutti i suoi desideri.

Per questo semplice, ma convincente motivo, la nostra fuggitiva corse a perdifiato nella Foresta, seguendo il sentiero che portava al Lightwater.

La notte era cupa, nemmeno uno sprazzo di luna filtrava attraverso gli alberi. Creature di ogni genere, dimensione e forma facevano capolino tra le fronde. Civette che lanciavano il loro richiamo all'oscurità, piccoli roditori che si aggiravano furtivi in cerca di cibo, insetti notturni che svolazzavano qua e là, senza una meta. Ma c'era anche dell'altro in quella foresta.

Rosalba si sentiva osservata, esaminata, scrutata. Sarebbe stata una facile preda per un qualsiasi animale feroce di passaggio, figuriamoci per una Creatura della Notte.

Non aveva mai prestato attenzione alle leggende riguardanti la Foresta di Greenwood, ma ora, mentre si stringeva le braccia intorno al corpo per il freddo, lo avrebbe fatto più che volentieri.

Il rumore dei suoi passi veloci si percepiva distinto nell'immensa vastità di suoni che la circondavano: fruscii, ronzii, scricchiolii... un lugubre gemito si inerpicò rapido tra gli alberi. Rosalba ebbe i brividi e aumentò la velocità. Prima fosse uscita da quel posto, meglio sarebbe stato. Purtroppo però la nostra sprovveduta eroina non aveva fatto i conti con una delle esigenze primarie della specie umana: il bisogno urgente e necessario di dormire.

Le palpebre le crollavano pesanti sugli occhi, si reggeva in piedi a malapena ormai. L'ansia e lo stress conclusero il lavoro e ben presto la ragazza si sentì esausta. Da quant'è che sto correndo? Un'ora? Due? Basta. Ho bisogno di dormire. Ora che aveva finalmente preso questa saggia decisione, Rosalba si pose un problema non meno impegnativo. E dove dormo scusa? Per terra? Su queste foglie sudice e umide? Chissà cosa si nasconde qui sotto... insetti, vermi, serpenti... non voglio nemmeno pensarci... che schifo! Ci rammarica infatti ammetterlo, ma la nostra protagonista è una ragazza alquanto schizzinosa. Malauguratamente per lei però non c'erano una casetta di contadini o una piccola locanda dove poter passare la notte.

-Dannazione!- imprecò, e qui sfortunatamente dobbiamo anche confessare che la nostra giovinetta qualche volta, ma badate, solo qualche volta, si lascia trasportare dalle passioni e si serve di un eloquio, diciamo così, poco forbito.

Adesso devo anche dormire sulla nuda terra! Mi infangherò tutto il vestito... e pensare che mi calza così bene... ma chi mai me l'ha fatto fare?

Nonostante queste vive proteste, alla fine Rosalba si costrinse a sedersi sul terreno fradicio di umidità. Prese l'accendisigari e tentò di accendere un fuocherello con i legnetti che aveva trovato lì intorno. I legnetti in questione erano tuttavia bagnati e da loro non si levò neanche uno sbuffo di fumo.

Rassegnata all'idea di una notte all'addiaccio tra freddo, fifa e formiche, si raggomitolò su sé stessa e, incurante, o più probabilmente ignara, del pericolo che costituiva il dormire tutta sola in una foresta colma di creature di ogni tipo, si lasciò vincere dal sonno, il quale, bisogna pur dirlo, ebbe una facile vittoria, poiché la nostra povera Rosalba non gli oppose alcuna resistenza e meno di dieci secondi dopo già russava.

La Regina Clarisse non aveva mai creduto che qualcosa la potesse turbare, dopo tutto quello che aveva passato nella sua vita. Disgraziatamente nessuno si era preso la briga di informare di questo sua figlia.

Lady Scarlett Reverton entrò di tutta furia nelle stanze della madre, svolazzando in una nuvola di tulle e merletti.

-Perché, perché nessuno, e tu per prima, mi ha riferito che devo sposarmi? Sono abbastanza grande per decidere per conto mio della mia vita. Devi smetterla di tenermi all'oscuro di tutto!-

Sleeping Beauty -Sedici anni- || COMPLETA MA DA REVISIONARE ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora