《 prenderò in considerazione questo suo comportamento signorina Sahar... spero non si ripeta se no sarò costretto a licenziarla》
《Come!?》
《Si hai capito bene, e voglio che lei scelga come più desidera avere il suo ufficio sa non sapevo quli fossero i sui gusti》
《mi dici cosa stai cercando di fare? Prima ti presenti a casa mia poi oggi compri un agenzia di voli solo perché ci lavoro! E domani cosa farai?》
《Ti convincero a sposarmi.. e questo è tutto》
Disse lasciandomi a bocca aperta e se ne andò.***
Se volete i particolari, bè ho riniziato a lavorare e il mio capo aveva ceduto tutto a un Saudito stra ricco per andare a vivere a (dakhla) nel sud del Marocco bella vita è! Ma non per me il mio nuovo capo non che Morad Ahmad non faceva che coprirmi di lavoro quasi tutti i giorni e non ne potevo più di averlo li iniziava davvero a darmi fastidio. E ultimamente avevamo un marea di clienti soprattutto erano ragazze donne! E chiedevano di voler consultarsi direttamente col capo superiore, la voce girava veloce tra la gente erano davvero patetiche. Le ragazze non le vedevo più perché erano sempre fuori città per lavoro da un volo all'altro davvero le invidiavo, mentre con le chiamate che ricevevo delle volte la sera da Huda che stavamo per ore a parlare fin ché non mi adormentai, continuava a dirmi che ero davvero fortunata e poi mi chiedeva quando l'avrei invitata a pranzo o a cena a casa dei miei genitori per rivedere il mio vicino Tarik, che alla fine si era rivelato un dottore, non potevo crederci quando un giorno tornata a casa dalla solita routine del giorno di lavoro mi sentivo tanto male che decisi di andare a farmi vedere al pronto soccorso e quando entro il dottore di turno quella sera, mi solpresi dal vederlo in camice bianco e un blok notes che i dottori usavano per annotare tutti i sintomi dei pazienti.《Sahar hai avuto solo un calo di zuccheri e sei troppo stressata,fai dieta?》
《No!》
《hai perso 3 kl dovresti iniziare a mangiare qualcosina》
《Davero? Non lo avevo notato..》dissi mentre mi persi nei miei pensieri, da quando Morad era apparso nella mia vita ero come tra le nuvole e tutte le volte riusciva a infastidirmi continuando a chiedermi che voleva sposarmi non cera giorno in cui non mi ricordava quale fosse il suo obbiettivo, non capivo se erano solo capricci che faceva perché lui era il ragazzo vizziato e ricco che non poteva accettare un (no) da nessuno e quanto meno da una ragazza, mi stavo di nuovo frustrando mentalmente cercando di capirlo ma non ci riuscivo, quando Tarik mi schiocco le dita all'altezza del mio viso e mi ripresi tornando con la mente alla realtà.
《Cosai Sahar?》
《Niente.. ti ringrazio Tarik ora devo andare》scesi dal lettino da ospedale che sembravano fatti in pietra freddi e duri, prendendo in mano il foglio dove mi aveva prescritto dei medicinali.
《aspetta in sala attesa, ora stacco e ti riaccompagno a casa》
《No grazie molto gentile riesco ad andare da sola》
《Non era una domanda è poi tuo padre non me lo perdonerebbe sapendo che sei venuta fino qua e che ti abbia lasciata andare a casa da sola in piena notte.》
Forse aveva anche un po' esagerato ma volevo approfittare del momento per sapere un po' di più su questo tizzio.
《Daccordo ti aspetto》
****
Mi aveva riaccompagnata a casa durante il viaggio mi racconto di come li era simpatico mio padre perché lui non aveva mai conosciuto il suo morto quando lui era ancora piccolo, mi dispiace tanto per lui, e mi raccomando di comprare i medicinali.
La mattina precendente mi svegliai dal suono fastidioso della mia sveglia perché avevo paura di non riuscire ad alzarmi per il lavoro, non mi preoccupai minimamente di fare colazione e uscì di casa in tutta fretta passai davanti a una farmacia e mi ricordai del foglio che mi aveva prescritto Tarik, entrai e acuistai ciò che era nel foglio e consistiva in vitamine C e delle pasticche che non sapevo a cosa servissero, notai che ero in ritardo e quindi decidi che più tardi avrei chiamato Tarik per chiedere a cosa mi servissero e infilai tutto in borsa correndo il più potevo tra le strade per arrivare in tempo ma ormai era tardi, sarei entrata con un mezz'oretta di ritardo e per la prima volta non avevo giustificaIoni già immaginavo la faccia di Morad pronto a sgridarmi giuro che se l'avrebbe fatta lunga mi sarei licenziata altro che promozione quello al lavoro era il diavolo in persona.
Entrai in officio con il fiatone tolsi la borsa buttandola sulla scrivania e ascesi il PC c'erano già clienti che aspettavano davanti all'ufficio mi sistemai il velo che ormai era tutto disfatto, la porta venne spalancata e un Morad più che arrabbiato era infuriato entro richiudendo la porta alle sue spalle, ora erano guai seriamente ero in super ritardo e mannaggia a me che non mi sono fatta prescrivere da Tarik un foglio medico di malattia contagiosa cosi mi sarei giustificata e mi sarebbe stato pure lontano.
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● I want you, but Halal ●
RomanceSahar & Morad... sono di un carattere diverso, di paesi diversi, lavori diversi modo di esprimersi diversi, niente avevano in comune. "SCUSA SE TI CHIAMO PICCOLA" Scusa se ti ho dato un nome, Io non ho più paura • quando sento di rinascere, lasci...