Dopo tutto lo avrei rivisto primo o poi quindi perché sorprendermi o sconvolgermi la vita sono qui in piedi non ostante la morte di papà, non posso mostrarmi debole al suo sguardo devo essere coraggiosa e sicura di me!
《bambina mia vieni la colazione e pronta!》
La voce di mia mamma mi riscossa dai miei pensieri, mi ero fermata ad osservare la mia immagine allo specchio. Per il primo giorno di lavoro come assistente del mio capo non che il fratello gemello del ragazzo che detesto e odio, mi son messa un vestito che mi aveva comprato Chafik, color nero lungo fino alle caviglie permettendomi di muovermi comodamente con i tacchi gialli, abbinati al velo nero con fiorellini gialli.
Non l'avrei mai detto che il giallo potesse starmi bene.
《Sahar ti sei svegliata?》
《si mamma arrivo...》
***
Una volta fatto colazione con mia madre che sembrava molto felice e orgogliosa di me, scesi dal l'abitazione esageratamente lussuosa. Una volta arrivata al piano terra fuori c'era l'auto di Chafik mi avvicinai e lui scese dall'auto.《buongiorno assistente!》
《buongiorno Chafik》
Entrò in macchina dopo che lui mi aveva aperto la portiera segno da gentil uomo.
《no no! Devi dire buongiorno capo..》
《ah scusa. oky capo》dico un po' confusa ditemi che sta scherzando e quale capo viene a prendere la sua assistente davanti a casa sua? Per andare al lavoro.
《all'ora oggi ti farò vedere dove sarà la tua scrivania sarai impostata davanti al mio officio, per il resto ti spiegherò quando saremo arrivati, vedrai ti piacerà lavorare qui!》
Lo guardò dritto negli occhi e li dico dal profondo del mio cuore e con tutta la mio sincerità.
《grazie 》
Lui si volta e mi sorride.
《e per cosa?》
《per tutto.》
Arrivati entrammo in azienda, da subito riconobbi il posto dove si era svolta l'inaugurazione il giorno prima, pure certe faccio le riconoscevo erano presenti anche loro di sicuro erano dipendenti. Arrivammo sotto lo sguardo di tutti mi sentivo osservata, io stavo in silenzio al fianco di Chafik che invece ricambiava i saluti con dei cenni di testa e delle alzate di mano ogni tanto, arrivati al suo ufficio mi fece vedere una porta e in segno di entrare.
《questo è il tuo ufficio e quello al fianco e il mio, mentre la scrivania all'angolo vicino al mio ufficio e dalla mia segretaria che è sempre in ritardo.... come vedo nn è ancora arrivata 》
Mentre parlava un tonfo ci fa girare dalla parte dove eravamo appena arrivati una voce che chiedeva scusa e dei fogli sparsi sul pavimento pulito del corridoio.
Poi una ragazza che avevo già visto si era quella che mi aveva versato il suo succo sul mio vestito all'inaugurazione, sotto il nostro sguardo e degli altri si alza da terra e raccoglie i suoi figli aiutata da qualche gentile collega è presa in giro da altri che se la ridevano.
《buongiorno signor Chafik scusi la sveglia oggi non ha suonato e e..》era agitata e balbettava doveva essere lei la segretaria era buffa.
《si oky Marwa... ti presento la mia assistente sahar ... sahar lei è la mia segretaria marwa e oggi sarà la tua guida in azienda per qualsiasi cosa chiedi a lei... ah e Marwa segna in mia agenda di prenderti una sveglia per il tuo compleanno 》così se ne va andando nel suo ufficio. Lasciando la ragazza indifferente e imbarazzata.
La ragazza si presenta
《piacere io sono Marwa tu devi essere Sahar ? Se non sbaglio ho sentito molto di te finalmente ti conosco》《ah si? piacere mio》dico molto sorpresa.
《me lo sento saremo buone amiche già mi piaci! 》facendomi l'occhiolino e le sorrido di ricambio.
《andiamo che ti insegno i tuoi ruoli da seguire... e ti mostro l'azienda c'è molto da farti vedere, prima iniziamo meglio è!》Sento già la carica e l'adrenalina che mi scorre nelle vene...
Dopo che Marwa mi ha fatto fare il giro di metà azienda indicandomi come funziono il sistema lavorativo e di come vengono svolti certi lavora da passaggi che certi ho capito e certi non ho capito ma alla fine credo che il mio non sia poi così mica tanto difficile. I colleghi sembravano dei Robot ogni uno sapeva cosa fare dove andare senza intralciarsi a vicenda per un attimo mi è sembrato di essere entrata in un formicolaio.
Quando fummo tornate ai nostri posti Marwa mi fece vedere il mio lavoro per quel giorno, dovevo semplicemente tradurre in arabo un dialogo scritto in francese e fu una passeggiata, almeno così credevo fin che non arrivato un tizio con gli occhiali da vista e riccioli castani in silenzio e passarmi un plico di altri testi da tradurre...Quasi tutti andarono via a mezzo giorno compreso Chafik che senza nemmeno salutarmi uscì dal suo ufficio come un razzo si vedeva che andava di fretta.
《sahar vieni andiamo a mangiare?》
Alzo lo sguardo ed e Marwa.《no tranquilla non ho fame poi ho molto da fare ancora.. sai il primo giorno non vorrei deludere il capo.》 dico così solo perché di pranzare è l'ultima cosa che ho in mente voglio finire prima il lavoro.
《ook... come vuoi ciao all'ora 》
《ciao!》
È così sono rimasta sola e quasi inquietante tutti quei dipendenti son andati via e diciamo che si sta molto bene così. Può sembrare da pazzi ma voglio vedere come fatto l'officio di Chafik sono molto curiosa sono li che fisso la porta ma mi dico no finirei nei casini all'ora mi rimetto da dove avevo lasciato il mio lavoro e continuo.
Potrei finire per diventare cieca se sto troppe ore davanti a sto compiute ma ne vale la pena.《il primo giorno e già sei in castigo?》
La sua voce mi fa perdere un battito al cuore e so già che è lui ma mi volto per essere sicura, mi maledico per non essere andata via come tutti i miei colleghi quando lo vedo con tutta la sua bellezza e eleganza venire versi di me...
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● I want you, but Halal ●
RomanceSahar & Morad... sono di un carattere diverso, di paesi diversi, lavori diversi modo di esprimersi diversi, niente avevano in comune. "SCUSA SE TI CHIAMO PICCOLA" Scusa se ti ho dato un nome, Io non ho più paura • quando sento di rinascere, lasci...