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Tutti alla festa mi guardavano mi sentivo al centro dell'attenzione poi vide lui Morad era presente con i suoi amici era troppo strano vederlo lì davanti e mi occhi perché non me lo aspettavo doveva essere una festa dove erano presenti solo le ragazze ma a quanto pare c'era lo zampino di quella vipera di Lamia, me lo dovevo aspettare.

Molti ragazzi che mi guardavano fischiavano con tanto di applausi mi senti subito in imbarazzo quando incontrai i suoi occhi un brivido percorse tutta la mia Schiena e il mio cuore comincia a battere forte, la cosa che mi colpì di più che lui fu indifferente e così se ne andò dopo aver detto qualcosa con la faccia accattivante al suo amico.

Dovetti Distogliere lo sguardo perché Lamia si avvicinò per presentarmi ad alcune ragazze e cominciarono a parlare di quanto erano belli i miei capelli io cercavo di essere molto socievole ma avevo la testa tutta da un'altra parte, così mi allontanai con la scusa di dovermi prendere qualcosa da bere ma Lamia non ne voleva sapere di lasciarmi in pace così mi segui parlandomi del mio out Feat e di quanto stavo bene vestita in quel modo, non sapevo quanto potevo crederle a tutti quei complimenti fatti proprio da lei ma feci la gentile e stetti al gioco.

Ci avvicinammo al tavolo delle bevande così mi versai un po' di aranciata e lei si prese un bicchiere d'acqua con ghiaccio.
Poi un ragazzo si avvicinò e appoggiò il bicchiere vuoto notai che era il ragazzo che stava accanto a Morad.

<<Ei samir ti stai divertendo?>> disse Lamia Al ragazzo che si volta verso di noi e sorrise.

<<ciao Lamia Sì grazie come al solito Ovunque Tu sia e divertente>>

Io quasi mi metto a ridere per la sua voce così convincente,

<<Non mi presenti questa bellissima ragazza?>>

<< oh ma Certo lei è la nuova assistente di Chafik! È una marocchina>>

Davvero per lei ero un assistente e ovvio che ero solo unassistente marocchina nelle sue parole non c'era niente di male era il modo in cui l'aveva detto e con un'espressione Schifata che mi diede fastidio, così mi sposta in avanti affiancandomi a lei sfoggia il mio più bel sorriso.

<<Piacere Sahar, L'assistente del signor Chafik! In quanto sono qui per affiancarlo al nuovo progetto che sta avendo un grande successo>> Detto ciò fiera di me spostare i capelli indietro volteggiando leggermente e così accecante in faccia la signorina Lamia.

<<samir! Il piacere è tutto mio!>>

Disse il ragazzo dal sorriso fantastico, e prendendomi la mano poggiandoci le sue labbra lasciando un dolce bacio.

<<visto Che vi siete presentati ora col vostro permesso devo andare a vedere se la festa procede perfettamente>>

Così se ne andò Lamia lasciandoci soli.

samir prese un bicchiere e ci verso della coca-cola, Così cominciamo a chiacchierare dell'azienda mi racconta che lui lavorava per suo padre e che Per il momento aveva lasciato da parte e lavoro per farsi che la sorella possa lavorare al suo posto e imparare. Lo trovai una cosa molto carina Da parte sua anche se non sapevo se lo facesse per gentilezza oppure per pigrizia, Come poteva non esserci lavoro sia per lui che per la sorella nell'azienda di famiglia?

Perché dovevo cercare sempre l'ago nel pagliaio. Così gli sorrisi e basta, Io gli parlai di mia madre e che facevo tutto ciò per lei avevo solo lei, A un certo punto lo sguardo di Samir cambio da divertito a uno che aveva visto un fantasma. Giragli lo sguardo Verso il punto in cui stava guardando notai Morad Che ci fissava.

Poi subito dopo Samir gli andò contro, lasciandomi lì come una stupida.... Così ritorno io guardare il mio bicchiere mezzo vuoto.

Mi sentivo persa fuori luogo disperata malinconica e tutte le altre cose che ti fanno sentire dentro vuota, Sapevo qual'era il motivo ma non volevo Accettare che era tutta colpa Di un ragazzo che non mi dava più attenzioni.

Dopotutto cosa mi aspettavo quando l'altro rifiutato più di tre volte.

Ero immersa nei miei pensieri quando arrivo Samir.

<<Ehi Sahar ti vedo un po' triste>>

<<no sono solo stanca>>Sono sempre brava a mentire.

<<be ti va una passeggiata.. nel senso prendiamo una boccata d'aria ?>>

<<Amm si perché no>>

Così lo seguì e uscimmo fuori dalla casa iniziamo a camminare Ero talmente presa dai miei pensieri e dal mio stato d'animo che quando Ripresi lucidità notai che ci eravamo molto allontanati ma Neanche il tempo di girarmi verso la villa Che Samir mi prese per un braccio e mi trascino più lontano io cominciai a calciare calci pugni e graffiarlo cercavo di difendermi e di scappare ma la sua presa era forte su di me.

<<Stai tranquilla che non ti faccio niente lo giuro!!>>

<lasciami lasciamiii !!! AIUTOO!>>

Ero nel panico sapevo di essere ormai in trappola nessuno mi avrebbe sentito nessuno mi avrebbe salvata quindi spinta dal coraggio e dalla disperazione che avevo già una vita brutta cominciai a picchiarlo a picchiarlo e a picchiarlo nonostante lui mi trascinava via poi arrivati al parcheggio, Continuando a tenermi con Solo una mano l'altro la porto in tasca tirando fuori un paio di chiavi schiacciando un pulsante apri la macchina che era davanti a noi così io ne approfitto calciandoli un ultimo pugno, sulla pancia e un'altra è un altro finché nonni lascio e presi la chiave Dell'auto, entrai di tutta fretta mi chiusi subito dentro.

Ero spaventata e agitata ma sentivo tanta adrenalina lo guardai da dentro la macchina.
Samir si alzò da terra sistemandosi la maglietta e massaggiandosi le dotte Che gli avevo dato. Notai subito qualcuno arrivare perché Samir si girò nella direzione da cui proviene quella altra persona che una volta più visiva notai Morad.

Notai l'espressione del suo volto prima spaventato, Ma quando mi vide in auto si tranquillizzo E venne verso l'auto.

<<Sahar apri>>
Io ero troppo spaventata mi ritira indietro a cucciandomi Su me stessa.

Notai Morad Arrabbiarsi voltandosi verso samir. Non potevo capire cosa dicevano ero troppo stordita e i finestrini dell'auto non aiutavano molto, Era una bellissima Notai il simbolo sul volante una Maserati.

Mi rigirai Ad Osservare i due ragazzi, Morad stava ridendo mentre samir si stava ancora massaggiando le ferite. Fu quando viddi samir alzarsi la maglietta notai i lividi nonostante la poca luce che era presente in quel parcheggio.

Cosa avevo fatto l'avevo picchiato così violentemente, forse fu l'istinto pessimo da medico che mi aveva insegnato mio padre ad aiutare i più deboli feriti ecc ecc... quello che mi spinse ad uscire dall'auto e andarli contro .... mi spiaceva davvero tanto.

<Hei scusami ti ho davvero fatto troppo male?>

Chiesi accarezzandoli I lividi ben visibili.

<eh sì c'è no.. tranquilla non è niente> disse samir.

<davvero scusami non volevo essere troppo violenta!>

Non mi lascia finire di parlare che Morad mi prese per un braccio e mi fece voltare verso di lui.

<Cosa vuoi Morad?>

< sali in macchina dobbiamo andare via da qui poi parleremo>

<No io non vado da nessuna parte con te e non abbiamo niente da dirci>

Ma chi voglio prendere in giro voglio più di tanto che lui mi prenda per mano e mi porti via da qui da tutto e da tutti soli io e lui.

<Sahar non fare la sciocca sali in macchina>

<Salirò solo se verrà pure Samir>

Fece per obiettare ma poi sbuffo leggermente. < Samir ti prego sali In macchina se no la vedo lunga>

Così salimmo tutti in macchina io Sali Dietro Samira Affianco del conducente, infine Morad mise in moto e parti.

<ora qualcuno vuole spiegarmi cosa sta succedendo?>

Chiesi.

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