capitolo 1

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Sento mia madre scuotermi per svegliarmi, no..no..Non voglio andare a scuola! Aiuto! -Dai Sarah svegliati! Sono le 7:05 dai su-  che pizza  -Sisi, arrivo- mi alzo rischiando di inciamparmi nelle mie stesse gambe e vado in cucina, gli zombie di thriller sono più attivi, decisamente.
Mangio e vado in bagno prendendo i vestiti da mettermi, accipicchia quanto fa freddo, ma ovviamente manco un fiocco di neve, ci mancherebbe che nevicasse, pff...

Una volta vestita con dei jeans neri e una bellissima felpa blu chiaro con scritto in corsivo con la cucitura spessa blu scuro "North" e in bianco sotto "Spirit Lake", la adoro, mi sta grande perchè l'ho presa nel reparto uomo, ups... assomiglia a quella di Jack Frost, lo spirito dell'inverno che viene raffigurato nel film "La 5 Leggende" oppure come lo chiamiamo io e una mia compagna "il figo delle 5 Leggende" tutto normale no? Sappiamo che non esiste, però mai dire mai, io e lei continuiamo a pensare che se fosse reale sarebbe un figo da far invidia a tutti, insomma i normali pensieri di una 13enne no? Mi pettino i capelli indomabili, ogni giorno sono diversi, a volte lisci, a volte ricci, non li sopporto, la maggior parte delle volte sono lisci ma un pò gonfi perché ne ho tanti, davvero tanti e spessi, una cosa positiva è che d'estate diventano biondi mentre d'inverno diventano mori/biondo, manco io ci capisco tanto sinceramente, prendo la cartella e ci metto i libri per oggi, cavolo! Mi sono dimenticata di fare inglese! Devo assolutamente chiedere a Martina di farmi copiare, tanto la aiuto sempre in algebra, ce la devo fare.
Prendo il telefono e lo stacco dalla presa, guardo che ore siano, 7:25, perfetto, controllo a che ora passa l'autobus così non me la devo fare a piedi quando fuori si gela, anche se è solo una fermata rischio di congelarmi mentre cammino e non è il caso, ne passa uno alle 7:46, direi perfetto no?  Metto le super star bianche con le strisce dorate e preparo i guanti, cappello e cuffie, quanto vorrei trasferirmi, andarmene via da qua, quanto sarebbe bello? Ma non con i miei ovvio, da sola, il problema è che non arriverei al terzo giorno, che brutta la realtà eh.. Prendo la giacca e me la metto, mi infilo il cappello e me lo sistemo, è nero con la scritta "New York" nella piega sulla fronte, mi metto i guanti tagliati alle dita, anche essi neri, prendo la cartella celeste/blu acceso dell' eastpak  e infine il telefono con le cuffie, la attacco e mi metto la cuffia nell'orecchio sinistro, dove ho il ciuffo ormai lungo quasi come il resto dei capelli, prendo le chiavi e le metto nella tasca esterna dello zaino -Mamma io vado!- dico cercando di non fare tanto rumore - Arrivo- ed eccola che arriva, vestaglia arancione con il pigiama sotto, alcune rughette che gli contornano gli occhi, occhi celesti, al contrario dei miei, -Ricordati che oggi ti viene a prendere papà a scuola che ti deve dire una cosa...miraccomando fa la brava- dice con tono triste la pen'ultima frase, buh, mentre l'unltima frase lo dice con tono materno - Sì mamma, non sono vecchia come te- dico ridendo  -Ah ma sentila! Vorrò vedere te alla mia età- -Mi vedrai ahah- che poi in realtà ha 42 anni ma mi piace prenderla in giro, la saluto e me ne vado attivando la musica, metto entrambe le cuffie nelle orecchie e faccio partire "Promessa" di Astol, la adoro, è la mia preferita, però il migliore per me rimane Liner, attraverso la strada e il freddo mi entra nelle ossa, metto le mani nelle tasche e mi stringo nella giacca, arrivo alla fermata a aspetto due minuti l'autobus, parte "d'improvviso" e devo trattenermi dal non piangere, quella canzone se si ascolta bene il testo ti trasmette tante emozioni, appena arriva l'autobus salgo e vado dalle porte d'uscita, per fortuna ho l'abbonamento, prenoto la fermata e noto davanti e dietro di me molti ragazzi del liceo, abbiamo la fermata in comune liceo e medie, solo che loro fanno due passi a destra e io ne faccio dieci a sinistra, l'ingiustizia oh, entro nel cancello e noto tutti i ragazzi delle prime e seconde ammucchiati sopra i gradini per entrare, me ne vado nel solito gruppetto delle ragazze, siamo in 7, 4 della terza A e 3 della terza B, cioè noi, saluto tutte e vedo che parlano della scuola superiore -tu Sarah sai già dove iscriverti?- mi domanda giulia della terza A -Ma magari! Sono indecisa tra due scuole- -quali?- -Scientifico o informatica- chiedo aiuto da casa grazie! -Ma dopo che vuoi fare?- manco fossimo all'interrogatorio di C.S.I. madò -O Accademia Aereonautica Militare oppure mi vorrei trasferire a Londra, ma tra queste mi sembra più plausibile che me ne vada a casa a mangiare senza sparare cavolate- si mettono a ridere, no ma scusa io gli dico i miei problemi e loro ridono? -Ma grazie eh- -Te sei pazza a voler fare matematica!- -Scusami se l'adoro! Mi viene con più facilità quindi la uso a mio vantaggio- ed è vero, adoro la matematica e tutte le sue fonti, apparte geometria, anche se mi viene bene non mi piace -Ma tu sei fuori!- mi dice quella che dovrebbe essere la mia migliore amica, saliamo in classe e appena arrivati mi precipito al mio posto vicino alla finestra dietro la colonna, postazione perfetta per far quello che si vuole, arriva la mia compagna di banco, nonché mia fangirl preferita, è lei la fortunata/disagiata  (dipende dai punti di vista) che mi ospita con la mia pazzia per la cotta verso Jack Frost, si siede e neanche il tempo di parlare che entra il prof di sostegno e ci comunica che la prof di lettere non c'è, si può immaginare il caos che poi si è scatenato, ed ecco che entra una delle tre galline della classe, mancano le altre due bene! Che una lunga giornata di scuola abbia inizio, sono curiosa di sapere che mi deve dire mio papà, che si inizi il conto alla rovescia della ore.

Ciao a tutti! Di nuovo! Spero vi piaccia questo capitolo, se no...mi butto dalla finestra😊 quale sarà questa notizia? Chi ama o odia la matematica?
Mi dieguo!
Addios!

Insieme ~Jack FrostDove le storie prendono vita. Scoprilo ora