capitolo 5

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Siamo arrivati, siamo nella navetta che ci porta a Burgess, eh già ancora qualche Km e siamo finalmente arrivati, ovviamente per tutto il viaggio non ho chiuso occhio e mi godevo il paorama, mentre mio padre, pff lui dormiva, ha dormito per tutto il viaggio, io non so come faccia, insomma ci stiamo trasferendo in un altro continente lontano da tutti quelli che conosceva (che effettivamente non è tanto brutto a pensarci bene) e lui che fa? Dorme! Mi sembra normale no? Io invece stavo facendo yoga improvvisata per il bambino dietro di me che avrei strozzato molto volentieri, per fortuna era francese (fortuna di fa per dire ovvio) e potevo dirgli di tutto tanto non capiva, avrei voluto leggere un libro, ma la sfortuna è sempre con me e così io soffro se sono anche solo un macchina, non posso mai fare niente se non ascoltare la musica, era divertente vedere quando c'erano i vuoti d'aria come mio padre di svegliava di scatto, sono cattiva lo so ma era il mio unico divertimento, apparte una coppia di persone sopra i 60anni che stavano litigando in americano, era uno spasso perché non capivo niente, ma se ne dicevano di tutti i colori cercando di fare piano ma invano..insomma viaggio interessante no? Ho anche imparato a dire molte più cose in americano grazie una ragazza che mi ha insegnato tutto nel viaggio siccome aveva i genitori italiani e americani e sapeva la lingua alla perfezione, è stata gentilissima, ci siamo anche scambiate i numeri per tenerci in contatto, sono qua e meno di 10 minuti a già mi sono fatta un'amica, tra l'altro, parlando un pò ho scoperto che abita nel paesino attaccato a Burgess, fantastico! Così possiamo vederci.

Non mi sono manco accorta che eravamo arrivati, scendo dalla navetta con mio padre dietro, subito l'aria fredda ci viene addosso, ma è piacevole, è pulita.. mi guardo intorno e vedo che è ricoperto tutto di neve, almeno qua c'è! Cammino per un pò in questo paesino, che suppondo sia Burgess, e vedo con mio piacere che è uguale al film, solo che dal vivo è molto piu bella, sopprattutto per chi ama la tranquillità come me e mio papà.

Ci siamo fermati davanti una casa che ha un non so cosa di familiare, mi sembra di averla già vista ma non saprei dove, ha un piccolo giardino all'entrata e una staccionata dove un pezzo è rotta e si può aprire, sì, l'ho già vista.

Mio padre entra nel vialetto e suppondo sia la casa di Jamie, oddio, ecco dove l'ho già vista! Che stupida che sono! È QUELLA casa! Ok devo stare calma, sto già andando in iper ventilazione ora, mi incammino anche io e guardo attentamente il giardino, sisi è proprio quello.
Ci viene ad aprire un signore sulla quarantina, capelli marroni e occhi altrettanto, alto, e ben disposto come corporatura, maglioncino verde con sotto una camicetta azzurra, pantaloni verde scuro tendente al nero e scarpe marroni -Oh ciao! Che piacere vederti Danilo! Come state? Entrate su!- Ok dai più o meno ho capito, entriamo e loro si mettono a parlare in americano, io non ci presto attenzione ma una domanda mi sorge spontanea...mio padre quando cavolo ha imparato l'americano?! Mi guardo intorno e noto che è una bella casa fatta di legno, ha le scale per andare al piano di sopra, siamo nell'entrata e alla nostra sinistra c'è una porta aperta che dà sulla cucina, davanti a noi, oltre la rampa di scale appoggiate al muro difronte, c'è il bagno e a lato la dispensa, quest'ultima la so perché ho sentito Jamie che lo diceva eh, si gira verso di me -Piacere Sarah, sono felice di conoscerti, tuo padre mi ha raccontato molto di te, allora come stai?- mi chiede gentilmente e...in italiano! Wow almeno possiamo capirci!-Beh grazie! Bene bene grazie, lei?- gli do del lei perché giustamente non lo conosco ed è un adulto, è poi perché c'è mio padre affianco già pronto a lanciarmi qualcosa se avessi dato del tu..-Oh dammi del tu cara, io bene, mio figlio è fuori a giocare con i suoi amici, ha 11 anni, se vuoi puoi andare da loro- Oh nonono, sono troppo timida con le persone che non conosco, soprattutto con i ragazzi/e, -ehm lo aspetto qua, meglio, tanto sistemo le mie cose- cerco di essere convincente -Ok, la tua camera è di sopra, la condividerai con lui, spero non sia un problema- mi dice gentilmente, -per me no, spero non sia un problema per lui- -Figuriamoci, non vedeva l'ora di conoscerti, a lui non da fastidio- -Allora grazie!- prendo la roba e salgo, con fatica, le scale fino ad arrivare in camera.
Appena arrivo vado verso il letto con le lenzuola viola, suppongo proprio che sia mia siccome l'altro che le ha verdi,  appoggio le valige contro il muro e mi tolgo la giacca finalmente, stavo morendo di caldo, la appoggio sul letto e apro l'armadio che c'è hai piedi del letto, è tutto vuoto, ci inizio a mettere la roba, la stanza è così:
È fatta a rettangolo, tu entri nell'angolo del lato lungo, entri e alla destra, appoggiato al lato lungo, dopo la porta, c'è il letto del mio compagno di stanza, e ai piedi del letto, verso la finestra nel lato corto infondo la stanza, c'è il suo armadio, difronte, nel lato opposto c'è quello che sarà il mio letto, con l'armadio anche quello verso la finestra, le pareti sono azzurre e le adoro, del resto è il mio colore preferito, c'è la parete corta, affianco alla porta, che è vuota, ed è perfetta per tenermi in allenamento tipo con le verticali, anche se la maggior parte le farò sul tappeto che ho dal mio letto.

Una volta sistemato tutto scendo e faccio un giro della casa, sotto le camere di trova il salotto, e noto mio padre e Jamie parlare allegramente, entro e noto che Jamie appena mi vede appoggia lo sguardo sulla felpa che ho e sgrana per un po gli occhi, beccato, faccio tipo in ghigno compiaciuto incrociando le braccia, mi guarda in faccia e mi sa che capisce tutto perché poi fa una risatina scuotendo la testa, beh almeno ho ciò che volevo, mi siedo vicino a mio padre e Jamie mi dice -Sai Sarah, penso che tu poi debba conoscere un mio vecchio amico- con sguardo come dire "Hai capito chi intemdo"

Hola tesor! Come state? Ora si entra nell'avventura con la storia, che accadrà?
Mi sono svegliata alle 11:30, anzi mi hanno svegliato, perché dovevo ripassare per una verifica, aiut, ho finito di scriverlo ora ma siccome dopo non posso lo pubblico subito, quindi vi chiedo scusa per gli errori ma li controllo dopo, e chissà, SE ci riesco stasera vi faccio avere una sorpresina,  Non lo so, vorrei ma devo vedere se riesco, coomunque, che fate? 
Spero vi  piaccia💕

Insieme ~Jack FrostDove le storie prendono vita. Scoprilo ora