CAPITOLO 12

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Una settimana è già passata e oggi tornerò a Marsala. Sto finendo di preparare le valigie, chissà quando potrò rivedere Piero. Ad interrompere i miei pensieri è proprio lui.
"Ehy piccola" dice entrando nella stanza in cui ho dormito io per questa settimana.
"Piero" dico abbracciandolo.
"Così tra 5 minuti parti..." sussurra.
"Si, però stavolta sono io a prometterti che ci vedremo presto" sussurro.
"Va bene" dice stringendomi ancora più forte. Mi mancherà Piero, sento già la sua mancanza.
"Piero, mi prometti che ci sentiremo via cellulare?" chiedo.
"Certo che si" dice. Ad interrompere questo momento è la voce di Ignazio che proviene dall'altra parte della porta.
"Chiara si parte" dice.
"Arrivo" dico asciugandomi qualche lacrima.
"Non piangere" dice Piero staccandosi dall'abbraccio e accarezzandomi il viso.
"Mi mancherai" dico tuffandomi di nuovo tra le sue braccia.
"Tranquilla piccola, ci vediamo presto. Me lo hai detto tu giusto?" chiede lasciandomi un bacio fra i capelli.
"Si e carissimo Barone da me non si scappa" dico ridendo.
"Va bene" ride.
"Adesso vado" dico.
"Ci sentiamo" dice per poi lasciarmi un ultimo bacio tra i capelli e staccandosi dall'abbraccio.
"Ciao Barone" dico andando alla porta.
"Ciao piccola" sorride e io esco.
"Matri mia quanto ci hai messo" dice Ignazio appena mi vede, prende la mia valigia e va verso la macchina seguito da me.
"Scusa, stavo salutando Piero per bene..." dico. Lui smette di camminare e mi guarda negli occhi.
"In che senso scusa?" chiede serio io ho sempre lo sguardo verso la macchina.
"Non pensare male, siamo solo amici" dico.
"Si ma siete andati a letto insieme" dice serio.
"Ignà ero ubriaca e non è lui che amo" dico guardandolo negli occhi.
"Scusami..." dice abbracciandomi.
"Hai tutto il diritto di stare con Piero" dice.
"Ignà io non lo amo..." dico.
"Mi vuoi dire chi ti piace allora?"
chiede.
"Mi piace un ragazzo che... è il ragazzo più gentile, è il ragazzo più buffo della terra e so che probabilmente te lo stai chiedendo e ti dico che sì, è siciliano il ragazzo che mi piace. Non fa altro che riempire di battute la mia giornata da quando sono venuta in Sicilia e mi è sempre stato accanto nonostante qualche litigata. Un giorno però l'ho visto con un'altra e lì sono morta dentro e il suo migliore amico mi ha aiutato a superare quel brutto momento. È il ragazzo che amo e ne sono sicura" dico.
"Chiara..." mi chiama. Forse ha capito che è lui.
"Si?" chiedo.
"Come si chiama questo ragazzo?"
"Si chiama..." e adesso che faccio? Glielo dico o no? Ad interrompere i miei pensieri è Ignazio.
"Allora?" chiede.
"Si chiama..." non so se dirglielo cazzo.
"Se hai paura di dire una cosa dilla senza girarci intorno" dice Ignazio. Ha ragione sarò spedita.
"Ok. Si chiama Ignazio Boschetto" dico chiudendo gli occhi.
"Davvero?" chiede incredulo.
"S-si" balbetto.
"Allora posso fare una cosa?" chiede.
"Si anche se non ho idea di cosa tu voglia fare falla" dico ancora ad occhi chiusi.
"Va bene" dice e subito dopo posa le sue labbra sulle mie dando vita ad un bellissimo bacio, un bacio che forse aspettavo, anzi, aspettavamo entrambi da tempo.
"Ti amo Chiara" dice Ignazio. Io senza neanche aprire gli occhi sorrido, subito dopo non sento più il terreno sotto i piedi e così apro subito gli occhi e vedo che Ignazio mi ha preso in braccio e mi sta portando verso la macchina.
"Ignà posso camminare anche da sola" dico ridendo.
"Lo so ma così è più bello" sorride. Io sto ragazzo lo amo.

Ore 17:46
Siamo arrivati a Marsala e per l'arrivo dei miei genitori i nonni hanno invitato la mia famiglia e anche quella di Ignazio. Ognuno va a casa propria per prepararsi per stasera.
"Chiara sono felicissima di rivederti" dice mia mamma. Da quando è venuta qui in Sicilia non dice altro e mio padre non è da meno. Loro la mattina erano già qui ed hanno sistemato gli oggetti del trasloco. Ovviamente alcune cose sono ancora da sistemare ma non importa. Mi faccio la doccia esco, mi asciugo i capelli e mi metto un vestito molto carino.
(Questo)

Arriviamo a casa dei miei nonni e ci sono già tutti, compreso Ignazio che appena mi vede arrivare si volta a guardarmi

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Arriviamo a casa dei miei nonni e ci sono già tutti, compreso Ignazio che appena mi vede arrivare si volta a guardarmi. I miei vanno a salutare tutti gli ospiti che ci sono e io vado da Ignazio.
"Vieni ignà andiamo in salotto" dico prendendolo per mano. Lo trascino in salotto e lui mi guarda con aria interrogativa.
"Perché mi hai portato qui?" chiede confuso.
"Perché volevo parlarti privatamente" rispondo.
"Che volevi dirmi?" chiede. Guardandomi dalla testa ai piedi e mordendosi il labbro.
"Ehm... volevo chiederti solo una cosa..." dico, se si morde il labbro in quel modo mi distrae.
"Dimmi picciridda" sorride.
"Te lo hai detto a qualcuno di quello che è successo oggi?" chiedo.
"No, tu?" chiede.
"No" dico. Lui si avvicina a me e mi abbraccia.
"Ti amo Chiara" sussurra. A quelle parole sorrido.
"Anche io Ignazio" dico. Mi stacco dall'abbraccio e lo bacio.
"Cosa state facendo?!" sentiamo una voce alle nostre spalle.
Entrambi ci voltiamo e...

•||•La Voglia Di Sentirti Accanto Piú Di Tutto Il Resto•||• Ignazio BoschettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora