CAPITOLO 15

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Ore 10:45 del giorno seguente.
Mi sveglio in camera mia, non scorderò mai la serata di ieri. Anche se ormai il nostro fidanzamento sarà su tutti i giornali a noi non importa, alla fine ci amiamo.
"Chiara preparati e vieni in salotto, ti devo dire una cosa" dice mio padre dall'altro lato della porta.
"Va bene, arrivo" dico per poi andare a farmi una doccia veloce. Esco e mi dirigo in salotto e trovo mio padre sul divano.
"Eccomi, cosa volevi dirmi?" chiedo.
"Tu non puoi più uscire con Ignazio" dice calmo mio padre. Io sgrano gli occhi, non ci posso credere!
"C-cosa??" balbetto.
"Hai capito bene, tu non frequenterai più Ignazio" spiega.
"No...perchè?" chiedo con gli occhi lucidi.
"Io e tua madre sappiamo che ti ha tradita e non vogliamo assolutamente che tu soffra" spiega.
"Si è spiegato e si è anche fatto perdonare!" esclamo con le lacrime che ormai hanno preso il sopravvento. Dall'altro lato della stanza vedo mia madre mimare un 'Mi dispiace', non possono farmi questo. Mi dispiace un cazzo!
"Ci dispiace, ma tanto tra qualche giorno vai a Montepagano con Gianluca e Piero no? Ti dimenticherai subito di Ignazio" dice ovvio.
"No, no e no!" urlo.
"Io non posso dimenticarmi di lui! Nè ora nè mai, tu lo sai che cosa vuol dire amare?" chiedo.
"Non rivolgerti così a tuo padre" mi sgrida mia mamma. Io sbuffo ed esco di casa. Non voglio assolutamente lasciare Ignazio, toglietemi tutto tranne lui. Devo parlargli di questa cosa, gli chiederò via messaggio se possiamo vederci.

Messaggi:
Chiara: Ignà possiamo vederci? 
Ignazio: Certo, vengo a casa tua?
Chiara: No, vengo io
Ignazio: A dopo piciridda
Chiara:A dopo 

Mi dirigo velocemente verso casa di Ignazio e suono al portone di casa, Ignazio apre la porta e vedo che non indossa la maglia.
"V-vestiti e poi parliamo.." balbetto.
"Dai, mica ti spaventi se sto così!" esclama ridendo.
"Spaventare no...imbarazzare si" sussurro.
"Vieni entra" dice spostandosi per farmi entrare.
"Allora..c'è un problema..." inizio sedendomi sul divano.
"Cioè?" chiede preuccupato sedendosi accanto a me.
"I miei genitori hanno scoperto che mi avevi tradito e quindi hanno detto che non possiamo più frequentarci.." spiego con delle lacrime che scivolano sul mio viso.
"No, non possono farci questo!" esclama. Successivamente prende il mio visto tra le mani e mi asciuga le lacrime.
"Devi dire a tuo padre che adesso che ci siamo finalmente chiariti non ti lascierò andare così facilmente e che se vuole una dimostrazione io sarò pronto a dargliela" sussurra. Io sorrido e faccio scontrare le nostre labbra.
"Ignà un'altra cosa" dico staccandomi da lui.
"Dimmi" dice.
"Ecco io tra 3 giorni vado a Montepagano con Gianluca e Piero..." dico. 
"No...v-veramente?" chiede balbettando.
"Si, però.." mi interrompe.
"Non andare...ti prego" dice quasi in un sussurro.
"Vedrò cosa posso fare" dico. Lui si gira verso di me sorridendo e si tuffa sulle mie labbra, successivamente mi fa sdraiare sul divano e lui si posiziona sopra di me sorreggendosi su un braccio e con l'altro poggiato sul mio fianco. Ad interrompere questo bellissimo momento é lo squillo del mio cellulare; é mio padre, non ho voglia di rispondergli ma devo...
"Sei con lui vero?" domanda mio padre appena accetto la chiamata.
"Si" rispondo fredda.
"Torna subito a casa!" esclama.
"No! Voglio stare con lui!" esclamo anche io.
"Senti, comunica ad Ignazio che se ti ama deve dimostrarmelo" dice.
"Va bene. Ora vado ciao" lo saluto e chiudo la chiamata.
"Era tuo padre?" chiede.
"Si, devi dimostrargli che mi ami" dico.
"Va bene, digli che deve venire al concerto che ci sarà tra 5 giorni a Livorno" sorride.
"Ok..sono curiosa di vedere cosa farai" ammetto ridacchiando.

•||•La Voglia Di Sentirti Accanto Piú Di Tutto Il Resto•||• Ignazio BoschettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora