Capitolo 2- ...ci sentiamo Diario.

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"Ricordi il mio arrivo ad Hogwarts?
Io non me lo scorderò mai.
Appena entrati vedemmo subito la professoressa McGrannit.
Ci spiegò che ci avrebbero diviso in 4 casate.
Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde.
A un certo punto si avvicinò a noi quel ragazzino, Draco.
Guardò Harry e con fare arrogante disse: " Scoprirai che alcune famiglie di maghi sono meglio di altre, Potter. Non vorrai fare amicizia con le persone sbagliate. Posso aiutarti io, lo stesso vale per te, occhi azzurri." Harry con tono deciso rispose: "Sappiamo riconoscerle da soli le persone sbagliate, grazie."
Chi si credeva di essere quello lì? Avrei voluto strozzarlo dopo che mi ha chiamata "occhi azzurri".
Nonostante ciò, qualcosa in lui mi incuriosiva.
Arrivammo in una sala gigantesca, quattro grosse tavolate si presentavano davanti a noi.
Hermione ci fece notare il soffitto: "Il soffitto non è vero, sembra un cielo stellato, ma è una magia. È nel libro Storia di Hogwarts. Io l'ho letto! "
Era simpatica nonostante quel tono da saputella.
A un certo punto la McGrannit parlò, ci diede il benvenuto e poi cominciò con lo smistamento.
Ero un po' basita: il compito di smistarci non era dei professori, ma di un cappello.
Un cappello. Sorvolai su questo particolare.
"Draco Malfoy!" Urlò la McGrannit.
Il ragazzino con aria spavalda (come sempre) si sedette sullo sgabello e prima ancora che il cappello potesse toccare la sua testa, urlò "SERPEVERDE!"
A quanto avevo capito i membri di ogni casa avevano caratteristiche diverse: i Grifondoro erano i più coraggiosi, i Tassorosso i più leali, i Corvonero i più intelligenti e i Serpeverde i più ambiziosi.
Almeno, si poteva riassumere così.
In effetti potevo stare bene in ogni casa. Avevo tutte le caratteristiche, ero perfetta. (Anche la modestia non mi mancava.)
Harry, Ron ed Hermione furono smistati in grifondoro.
Quando toccò ad Harry, ci fu un silenzio tombale. Come biasimarli? Era sopravvissuto a tu-sai-chi.
"Stephanie Riddle!"
Silenzio tombale, di nuovo.
Si sentivano alcuni bisbigli. Come biasimarli? Nuovamente.
Mi misero il cappello in testa e lui incominciò a parlare: "Oh, hai un cognome che farebbe venire i brividi a tutti. Sisi, coraggiosa, leale, intelligente. Staresti bene in tutto, ma c'è qualcosa di più qui dentro.
Voglia di successo, fama!
Non ti fai mettere i piedi in testa da nessuno diciamo.
Hai i suoi stessi poteri, sfruttali al meglio, puoi essere diversa da lui, c'è un solo modo per esserlo, devi conoscere l'amore. Io so come...SERPEVERDE!"
Dopo 5 interminabili minuti, mi smistò in serpeverde, in effetti aveva ragione. Ero una perfetta serpeverde.
L'unico posto rimasto era quello accanto a Draco, così mi sedetti li.
A un certo punto una ragazzina, o meglio, una specie di carlino umano, mi rivolse la parola: "Allora, non montarti la testa, nipote di tu-sai-chi. Io sono Pansy Parkinson e sono meglio di te." Modesta direi.
Non smetteva di togliere gli occhi da Draco, se lo stava letteralmente sbranando con lo sguardo.
Dopo un po' ci scortarono nelle nostre stanze, per fortuna era rimasta libera una stanza singola, presi quella.
Non volevo condividere la stanza con delle oche come la Parkinson.
Questo fu solo l'inizio di molte avventure ad Hogwarts.
Entrai nella squadra di Quidditch, volevo mostrare a Draco che ero più forte di lui.
Feci parecchi corsi insieme a Draco, volevo mostrargli che ero più intelligente di lui.
Era un rapporto strano, non volevo essergli amica, per carità.
Volevo fargli capire che non deve permettersi di trattarmi come "una delle tante"
Avevamo solo 11 anni, ma molte ragazze (come Parkinson) non lo avevano capito.
Il 1º anno fu duro, mio zio tornò sotto le sembianze di un professore.
Harry, anche grazie all'aiuto mio, di Hermione e di Ron, ci salvò.
Anche il 2º anno fu complicato.
Harry ebbe uno scontro faccia a faccia con Tom Riddle, anche stavolta (ovviamente grazie a me, Hermione e Ron) riuscì ad uscirne vincitore.
Domani è il 1º Settembre, sono pronta per il terzo anno.
Ci sentiamo diario.

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