Capitolo 15- Siamo solo io e te

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Continuavo a ripetermi che tutto ciò non fosse vero, continuavo a guardarmi intorno spaesata.
Gli occhi puntati su di me, le risatine, le dita puntate contro, i bisbigli; mi facevano diventare matta.
Froy era di fianco a me e cercava di consolarmi.
Non ho messo il mio nome nel calice, come so che non è stato Harry a mettere il suo.
Silente è furioso, ma purtroppo non si può tornare indietro.
Io e Harry eravamo ufficialmente partecipanti al torneo tre maghi.
Malocchio fece notare a tutti i professori che la magia usata per ingannare il calice non era alla nostra portata, magia troppo oscura per due ragazzi del quarto anno.
Almeno loro ci credevano.

"Oh eccola, la traditrice del suo sangue, la falsa, vediamo, che incantesimo hai usato per ingannare il calice?" sghignazzò Pansy.

"Okay ascoltami, quello che sono, quello che faccio, non dovrebbe interessarti.
Non ho messo io il mio nome nel calice, ho un minimo di intelligenza per conoscere le conseguenze delle mie azioni." questa volta cercai di rimanere calma.

"Mi fai quasi pena.
Draco non ti vuole più, stai per morire, e l'unico ragazzo che ti vuole è un mezzosangue." disse ridendo.

"Un mezzosangue parecchio carino." aggiunse Froy.

"Andiamocene Froy." dissi io.

"Stephanie, ho bisogno di parlarti"
quella voce, quel profumo che riempiva tutta la stanza. Draco.

"Draco cosa vuoi?"

"Vorrei parlarti." la sua voce era tremante.

"Tranquilla puoi andare" disse Froy sorridendo.

Mi avvicinai a Draco e insieme andammo al lago nero.

"Sai, mi piace venire qui quando sono giù, è un posto tranquillo."
mi rivelò Draco.

"Di cosa vuoi parlarmi?"
Mi fissò dritto negli occhi, si avvicinò a me, mi sfiorò la mano e poi mi mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Riuscivo a sentire la sua agitazione, il fiato era corto e la mano tremante.

"Vorrei solo dirti che...
Quel bacio in stazione è stata la sensazione più bella che abbia mai provato." sussurrò.

Stava per allontanarsi quando istintivamente lo baciai.
All'inizio fu un bacio leggero, andando avanti diventò più appassionante.
Mi fece stendere sull'erba è incominciò a baciarmi il collo, lasciando piccoli segni viola.
Mettevo le mani tra i suoi capelli e poi le facevo scendere sulla camicia.
Non ci spingemmo oltre, mi rispettava.
Entrambi sapevamo che odiarci non serviva a niente, perché il nostro destino era quello di amarci.

"Prometti che rimarrai sempre, piccola."

"Promesso"

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⏰ Last updated: Mar 08, 2017 ⏰

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