"Allora?! Dove diavolo sei stata?!" Grida nel sussurro Amara, appena mi vede.
"Ho incontrato una vecchia amica e ci siamo messe a giocare a Monopoly." Mento. Non credo che Shawn voglia far sapere in giro che siamo diventati... Amici?
"Certo. Guarda che ho sentito qualcuno ridere. E non era una ragazza!" Continua gridando in un sussurro.
"E va bene, era un ragazzo che ho incontrato al concerto. Ci siamo conosciuti e abbiamo parlato, tutto qui." Cerco di coprire il più possibile il numero che mi ha scritto Shawn.
"L'ho già visto il numero. Tay, non fare cazzate." Sospira salendo le scale, per poi chiudersi in camera.
"Ah Dio santo." Sbuffo, dirigendomi anche io in camera, prendo il cellulare e digito il numero velocemente sulla mia tastiera. E non so perché clicco il telefono verde, per chiamarlo.
"Pronto?" La sua voce risuona nella stanza.
"Hey, scusa stavo salvando il numero e mi è partita la chiamata." Ridacchio.
"Hahaha, Beh, meglio così, sono in auto da più di mezz'ora fermo nello stesso punto. C'è un cazzo di traffico. Ma porca puttana levati!" Lo sento imprecare probabilmente verso un altra auto.
"Io invece ho appena litigato con mia sorella, grandioso." Sospiro.
"Qualcosa di grave?"
"No, semplicemente le ho detto che avevo incontrato una ragazza e ci siamo messe a parlare, però lei ha sentito che tu ridevi, e così le ho detto che avevo fatto amicizia con una ragazzo, e lei subito a dirmi che non devo fare cazzate, e così così." Sussurro.
"Perché non le hai detto che ero io?" Chiede spiazzandomi completamente.
"I-io... Non lo so... Non credevo fosse un cosa giusta nei tuoi confronti, comunque hai una reputazione da mantenere non puoi far sapere a tutti che hai incontrato una sfigata e ti ci sei messo a giocare a Monopoly." Ironizzo la cosa.
"Datti della sfigata un altra volta, e giuro che vengo da te, e te le do di Santa ragione."
"Oh, no per carità." Ridacchio.
"Bene. Così mi piaci. Ora ti lascio, altrimenti non riesco a capire niente se tu continui a sparare cazzate." Ridacchia.
"Okay, ciao Shawn." Attacco. Così mi piaci. Così mi piaci. Questa frase si ripete nella mia testa prima di addormentarmi.
***
"Tallulah, Josh è venuto a prenderti." Mi avvisa zia, e io prendo il mio cellulare, il portafogli, le chiavi, ed esco senza salutare.
"Hey." Gli do un bacio a stampo.
"Salta su." Mi indica la sua moto.
"Con piacere." Ridacchio indossando il casco e sedendomi dietro di lui, ma non so perché non ho intenzione di aggrapparmi a lui. Di solito lo facevo sempre, ma ora... Non ne ho proprio voglia così mi tengo stretta ai manici di ferro accanto al sedile.
"Andiamo da Owen, voglio sballarmi un po'." Mi avverte.
"Dovresti smettere con quella roba." Lo rimprovero.
"Parla quella che ieri mi ha supplicato di dargli una pasticca." Mi canzona.
"Riprenditela, non l'ho usata." Gliela porgo e lui scuote la testa premendo ancora di più sull'acceleratore.
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Dreams. |Shawn Mendes| SOSPESA
FanfictionTallulah è una ragazza di 19 anni, frequenta il quinto anno del liceo delle scienze umane, ramo di psicologia, alla Westrebook Accademy di Seattle. È una ripetente e oramai in sei anni è riuscita a farsi una reputazione che nessuno osa calpestare. È...