Capitolo 5

358 33 25
                                    

"Tallulah, mi fai preoccupare, cosa succede?" Continua a ripetermi e io continuo a piangere, come mai avevo fatto finora. Non aveva mai pianto per la morte di mia madre. Ma ora... Ora devo lasciare che tutto ciò che ho dentro, esci fuori.

"I-io... Io non avevo mai pianto fino ad ora.." Ammetto tra i singhiozzi.

"Cosa è successo a tua madre?" Chiede.

"Lei è... Morta tre anni fa... Ma... Io... Non ho mai pianto per lei.." Continuo a singhiozzare, e poi sento le sue braccia muscolose, stringermi al suo petto. O mio Dio.

"Shh... Va... Va tutto bene." Mi accarezza i capelli.

"G-grazie."

"Ora ti porto al Mc." Ridacchia ripartendo.

"Non sono una bambina." Roteo gli occhi, ricomponendomi.

"Oh, io credo di sì."

"Pff. Se ti sentisse qualcun'altro, ti riderebbe dritto in faccia." Metto le braccia conserte.

"Beh, in tal caso, lo prenderei a botte." Fa spallucce e io scuoto la testa.

"Accendi la radio." Ordino dopo pochi minuti di silenzio, rimasti bloccati nel traffico, e lui lo fa subito.

"Tra cinquecento metri, girare a sinistra." Annuncia il navigatore.

"Sul serio non sai raggiungere il Mc Donald's da solo?!" Rido.

"Beh, non ci sono mai andato, non sono tipo da Mc in pubblico, di solito andavo al Driver e lo mangiavo a casa, ma dato che la piccola Tay, ha pianto DOP otre anni, bisogna festeggiare." Mi prende per il culo.

"Ha ha ha. Divertente." Sbuffo e lui mi fa uno dei suoi sorrisi più belli.

"Arrivati!" Parcheggia l'auto.

"Appena metteremo piede lì dentro, verrai assalito dalle fan?" Chiedo.

"Probabile, ma se premo questo pulsante viene un Bodyguard, che arriverà a momenti, dato che l'ho scocciato poco fa." Mi indica un bottone rosso dietro al volante.

"Figo." Ridacchio per poi scendere dall'auto.

"Mirs Tallulah..." Mi porge la sua mano, che stringo immediatamente, e insieme entriamo nel locale.

"O. Mio. Dio." Grida una ragazza.

"Si inizia." Sussurra Shawn al mio orecchio, facendomi ridere.

"Sediamoci lì." Gli indico un tavolo mentre gli occhi di tutti, o meglio tutte, sono su di noi. O meglio dire, su di lui.

"Ma chi è quella?!" Sento dire alle mie spalle.

"Non lo so ma la uccido." Risponde un altra.

"Okay, credo di non star simpatica alle altre." Faccio spallucce.

"Ah, beh, Non importa, a me stai simpatica, questo è importante, no?" Ridacchia.

"Almeno sto simpatica a qualcuno." Sospiro.

"Cosa vi porto?" Chiede un cameriere sulla trentina.

"Io prendo un Mc Chicken e una Coca-Cola media." Diciamo all'unisono io e Shawn.

"Perfetto." Sorride il cameriere andando via.

"Lo hai detto perché sai che a me piace?" Chiede avvicinandosi alla mia faccia.

"In realtà credevo che a te piacesse il Big Mc, ma a quanto pare mi sbagliavo." Ridacchio.

"Non mi conosci come credi." Si vanta.

"Beh, non sono stalker fino a quel punto."

"Menomale, altrimenti mi sarei dovuto preoccupare."

"Oh beh, io non starei così tranquillo." Appoggio la schiena allo schienale della sedia.

"Scusami un attimo." Dice rispondendo al cellulare.

"Pronto? No mamma, non sono a casa. Sono fuori con un'amica. Ma cosa vuoi che importi? Non devi selezionare tu, le mie amicizie. Si. Okay. Ciao." Sbuffa infine.

"Ecco a voi." Ci consegna le nostre ordinazioni, il cameriere di prima.

"Allora... Dov'è che studi?" Chiede.

"Come fai a sapere che studio? Insomma... Non ti ho detto di aver ripetuto l'anno."

"Oh.. ehm.. mi... Sono informato." Si gratta la nuca.

"Allora sai già dove studio." Addento il mio panino.

"Scienze umane, psicologia." Canticchia mangiando anche lui.

"Alla fine non sono l'unica stalker qui." Gli lancio una foglia di insalata dritta in faccia.

"Brutta bastarda." Me la rilancia mancandomi.

"Pessima mira." Lo canzono.

"Pessima ballerina." Commenta.

"C-come? Shawn. Hai visto i video delle recite scolastiche?!" Quasi urlo.

"Oh, può darsi."

"Stronzo." Mi appoggio allo schienale, mordicchiando il panino.

"S-s-scusa... S-S-Shawn, puoi.. puoi farmi un autografo?" Chiede una bambina, che avrà all'incirca dieci anni, porgendogli un foglio.

"Certo-inizia a frugare nelle tasche- Tally hai una penna?" Mi chiede.

"Ehm, si, dovrei averne una in borsa." Dico, mentre la cerco, per poi trovarla e porgergliela.

"Non vorrei sembrare sfacciata... Ma... Voi due state insieme?" Chiede con una scintilla negli occhi.

"Oh, nono, siamo solo amici." Mi affretto a rispondere.

"Buoni amici." Ridacchia Shawn, sorridendomi subito dopo.

"Peccato stareste benissimo insieme." Sorride a sua volta la bambina, per poi dileguarsi.

"Oggi è la giornata delle telefonate." Sbuffo sonoramente, rispondendo al cellulare.

"Muovi il culo e vieni subito qui." Sbotta Josh.

"Josh, che vuoi?" Sbuffo di nuovo.

"Che voglio?! Hai detto che Amara era venuta a prenderti, sono a casa tua, e Amara dice che tu non sei mai tornata a casa, e che lei non ne sa nulla." Alza la voce.

"Scusami, ma ero uscita con un amico, dovevamo parlare di alcune cose, e per non farti ingelosire non te l'ho detto." Sussurro.

"Per non farmi ingelosire?! Hai detto una bugia per uscire con un tipo, e mi stai chiedendo scusa?! Chissà cosa ci hai combinato!" Urla così forte che credo che Shawn abbia sentito tutto.

"Non farti paranoie. Siamo solo amici. Smettila. Non sono di tua proprietà. Non prendo ordini da te! Tanto non te ne fotte un beato cazzo di me." Ringhio.

"Sai una cosa Tallulah, vattene a fanculo! Hai ragione, non me ne fotte di te, dopotutto giusto ieri mi sono scopato Rayley... Ah non te l'ha detto? Che amica che hai! Prima si fa il ragazzo del tuo amico, e ora anche il tuo." Ammette, per poi attaccare e a quel punto lancio il telefono sul tavolo.

"Tutto okay? Vuoi che andiamo via?" Chiede.

"Si... Per favore." Sospiro.

"D'accordo, vado a pagare." Fa per alzarsi.

"Sei un folle se credi che io ti lasci pagare anche il mio panino." Lo fermo andando per prima alla cassa.

"Già. Non sei per niente come le altre." Ridacchia.

E dopo aver pagato il tutto, ci dirigiamo verso la sua auto.

"Strano che nessuna ti sia saltato addosso." Ammetto.

"Beh, hanno consumato l'intera memoria del loro cellulare per scattarci delle foto, credo che gli basti." Afferma.

"Ah beh, io avrei fatto lo stesso." Sbadiglio, e appoggiandomi al finestrino chiudo gli occhi.

Dreams. |Shawn Mendes| SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora