"Ma io non ci posso credere! Chi si crede di essere?!" Sbuffo con un tono di voce abbastanza elevato mentre chiudo violentemente la portiera.
"Sisi, ho capito ma la mia bimba non si tocca." Ammette preoccupato Shawn controllando la porta della sua auto che ho appena sbattuto.
"Credevo fosse la chitarra, la tua bambina."
"Si anche... Comunque sono solo fan... Sono possessive ma cosa posso farci? È grazie a loro se il mio nome è conosciuto..." Fa spallucce lui.
"Si ma come fai a non arrabbiarti?! Uh Gesù bambino." Impreco sospirando.
"Su, calmati... Ti va un milkshake da Starbucks?" Chiede accendendo il motore.
"Va bene..." Annuisco poco convinta mentre mi appoggio al finestrino per guardare il panorama.
"Sai qualche volta mi chiedo come sarebbe essere una persona qualunque, una persona conosciuta pochissimo e non con tutte le ragazze che appena la guardano, gli saltano addosso." Sbuffa.
"Beh... Fino a poche settimane ero così, e non era bello come adesso, insomma ho conosciuto alcune delle tue fan e sono davvero simpatiche, ovviamente ne ho conosciute anche di stronze ma vabbè, futili dettagli."
"Ceeeeeerto." Gira a sinistra.
"Starbucks è a destra.." Ammetto con tono di superiorità.
"Lo so..." Fa spallucce lui.
"E si può sapere adesso dove stai andando?" Chiedo.
"Sorpresa." Mi ammutolisce alzando il volume dello stereo.
"Dai dimmelo." Roteo gli occhi.
"No, ho detto che è una sorpresa." Ridacchia lui.
"Oh andiamo! Odio le sorprese..." sbuffo incrociandole braccia.
"Beh te le farai piacere." Mi sorride, quanto adoro quel sorriso...
"Vabbè ci rinuncio." Mi appoggio al finestrino, e non ci vuole molto per addormentarmi.
"Tay, scendi è pronta la cena." La voce di mia madre risuona in tutta la casa.
"Arrivo subito mamma!" Le rispondo mentre scendo le scale.
"Ciao papà." Lo saluto sedendomi al mio solito posto.
"Amara, Tallulah, domani ho da fare delle cose per Zia, non credo di tornare per cena, potreste prepararla voi?" Chiede nostra madre.
"Certo mamma nessun problema, cosa preferisci che cucinassimo?" Risponde Amara, iniziando a mangiare.
"Non so fate voi, stupitemi." Ridacchia lei seguita da me.
"Mi raccomando nulla che riguardi cipolle o pollo, mi fanno schifo." Borbotta papà. Evidentemente avrà bevuto anche stasera a lavoro... Come al solito....
"Cosa devi fare per Zia?" Chiedo dopo un po'.
"Mi ha chiesto se posso incontrare un suo cliente al posto suo, domani ha da fare." Risponde lei, bevendo un po' d'acqua.
"Ah va bene..."
"Tay, stai bene?" Mi scuote Shawn.
"Si... tutto bene..." Era solo un sogno...
"Siamo arrivati." Mi indica un bellissimo prato e un ruscello che scorre lì vicino.
"È stupendo!! Ci voleva un po' di calma." Gli sorrido e scendendo dall'auto iniziò a correre per tutto il prato è subito dopo mi tolgo le scarpe per immergere i piedi in acqua.
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Dreams. |Shawn Mendes| SOSPESA
أدب الهواةTallulah è una ragazza di 19 anni, frequenta il quinto anno del liceo delle scienze umane, ramo di psicologia, alla Westrebook Accademy di Seattle. È una ripetente e oramai in sei anni è riuscita a farsi una reputazione che nessuno osa calpestare. È...