Dreams. |Shawn Mendes| SOSPESA

Capitolo 8

"Vuoi tacere e guardi il film in silenzio o no?" Sbotto in un sussurro.

"Ma è noioso. La solita storia d'amore. È una palla." Sbuffa Luke parlando normalmente.

"Shhh! Cristo santissimo abbassa la voce." Impreca Shawn.

"E va bene." Sbuffa di nuovo Luke, per poi alzarsi ed uscire dalla sala.

"Non si può vedere niente di romantico con lui." Scuoto la testa.

"Beh... Diciamo che questo film non è il massimo, ma... Non mi lamento.." sussurra al mio orecchio.

"E va bene. Andiamo via." Sbuffo sonoramente roteando gli occhi, alzandomi e indirizzandomi verso l'uscita.

"Luke, ti accompagnamo a casa?" Chiedo.

"Shhh! Guarda quel pezzo di merda e quella brutta stronza." Mi fa cenno di stare zitta, indicandomi Ben e Rayley che si abbracciano mentre Ray è in lacrime.

"Ma idiota, Ray sta piangendo e tu la chiami stronza." Roteo gli occhi avvicinandomi a loro mentre Shawn inizia a firmare degli autografi e a fare delle foto con delle sue fan.

"Scusate se mi intrometto... Ray tutto bene? Ti ho vista piangere e mi sono preoccupata." Ammetto.

"Oh, no è tutto okay. Ben e io ci siamo chiariti. O mio Dio.-guarda Shawn- quello è Shawn Mendes?!!" Urla.

"Si, è venuto qui con me e Luke, siamo andati a vedere un film ma per loro era troppo palloso." Sbuffo.

"Cosa?! Tu?! Shawn?! Cosa?!!" Continua ad urlare mentre Ben ha la faccia sconvolta.

"Oh... Ehm... Si... Siamo amici... Intendo io e Shawn. È una storia lunga, poi te la racconto." Ridacchio.

"O Dio. Me lo fai conoscere ti prego, ti prego, ti prego." Mi supplica unendo le mani in segno di preghiera.

"Okay...-Acconsento- Mendes, porta il culo quiii." Gridò per farmi sentire da lui, che salutando un ultima volta quelle tredicenni in piena crisi ormonale, viene da me.

"Pretendo più rispetto." Esordisce.

"Oh, mi scusi vostra altezza ma ho qui la presenza di una mia cara amica, che desidererebbe tanto fare la vostra lieta conoscenza." Annuncio in tono dolce e pacato, prendendolo per il culo.

"Rayley, piacere." Gli porge la mano che Shawn stringe subito, e Ray inizia subito ad essere iper euforica.

"Scusate, mi chiamano." Annuncio allontanandomi per rispondere.

"Tally, torni a casa? Sono arrivati John e Michael." Mi avverte Amara.

"Ah... Okay... Arrivo subito..." Sospiro attaccando.

"Dove vai?" Chiede Luke rimasto zitto fino a quel momento.

"Sono arrivati i miei cugini... Devo andare a casa..." Sbuffo.

"Ti accompagno." Afferma Shawn, salutando tutti gli altri per poi rivolgersi a Luke."Ti do uno strappo?"

"No, lo accompagno io." Sorride Ray.

"Posso perfettamente andare da solo." Ringhia il mio migliore amico.

"Ti prego. Voglio parlare con te." Lo supplica Rayley mentre Ben scuotendo la testa incredulo va via.

"Luke, dai, fa come ti ha detto." Lo incoraggio dandogli un bacio sulla guancia per poi sparire con Shawn, fuori dal cinema.

"I tuoi amici sono..." Inizia aprendo la portiera ed entrando in auto.

"Strani? Idioti? Drogati? Alcolizzati? Pazzi? Psicopatici? Problematici?" Chiedo sparando a raffica i prima aggettivi che mi vengono in mente per descriverli.

"Simpatici in realtà" Ride accendendo il motore.

"Beh...  Sono tutti dei casinisti. Si mettono nei guai. Litigano ogni tre due. Si tradiscono a vicenda... Quelli che hai incontrato sono solo un assaggio... Se tu conoscessi Jasmine oppure Josh, o Steven o Oliver... Non so cosa penseresti di loro."

"Meglio non incontrarli allora."

"Ottimo consiglio. Avrei dovuto seguirlo molto tempo prima..." Sospiro.

"Dai su... Non può essere così male." Afferma ignaro di come siano i miei cosiddetti amici, imboccando la stradina che conduce a casa mia.

"Oh sì invece."

"Piuttosto... Chi sono questi John e Michael??"

"Sono dei miei cugini. John è come se fosse un fratello per me, Michael invece... Beh.. non siamo mai andati molto d'accordo, ma è molto protettivo nei miei confronti anche se finge che di me non gliene importi nulla." Faccio spallucce.

"Okay, hai ragione, hai una famiglia complicata." Ridacchia fermandosi davanti casa mia.

"Ci vediamo domani?" Chiedo.

"Contaci." Mi lascia un bacio sulla guancia, mentre io esco dalla macchina dirigendomi, poi, in casa.