CAPITOLO 8

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La stanza era buia e silenziosa. Ancora una volta, lui si era appoggiato alla finestra. Osservava la carrozza allontanarsi, mentre pensava tra se e se a quanto fosse stato stupido. Avrebbe potuto benissimo chiedere a Braeden di aiutarlo, proponendogli di parlare con la principessa per tentare di farla ragionare, ma senza destare troppi sospetti ... Ed invece ... Lo aveva aiutato a cambiarsi, gli aveva preparato la carrozza ... Senza trovare il coraggio di chiedergli questo piccolo favore.

< Accidenti a me! > Pensò girandosi e buttando la schiena sulla finestra < Perché ... Perché sono stato così stupido! Ho perso la mia occasione ... > Sospirò abbattuto, per poi alzare lo sguardo al soffitto << Se solo ... se solo ci fosse un modo per ... ringiovanirmi. Se diventassi di nuovo giovane, potrei agire di persona, e non sarei più qui ad arrovellarmi in ragionamenti stupidi ed inutili! >> si scostò stizzito dalla finestra, per poi esclamare << Prima il ballo a corte, poi questo!? Perché ci deve sempre essere di mezzo un ballo!? Cosa sono io, Cenerentola!? >>

D'improvviso, la stanza si mise a tremare. Lui alzò lo sguardo spaventato. Vide davanti a se formarsi una nube di fumo lilla, che divenne sempre più grande. Immobile ed incredulo, Raf la osservò crescere. Una voce inondò la stanza, facendolo trasalire. La nube di fumo scoppiò.

Abbassato il braccio usato per proteggersi il viso, Raf vide che al posto della nube era comparsa una ... un ... em ...

<< Cosa sei tu? >> gli chiese infatti

<< Oh oh, zuccherino caro, sono la fata madrina! >> Raf strabuzzò gli occhi < CHE!? >

Quell... a, che aveva davanti, tutto poteva essere tranne che una fata madrina. Aveva addosso uno strano completino fin troppo succinto per i suoi gusti. Il suo sguardo era fin troppo ammiccante, il suo trucco troppo pesante, e le sue ali troppo poco credibili. Ma c'era solo una cosa che lo rendeva diffidente più di tutte; quella fata, era un uomo.

Vedendolo alquanto diffidente, la fata madrina gli mollò uno sguardo di sufficienza alzando la sua bacchetta verso il soffitto. << Bè, che c'è, non mi credi? >> Raf continuava a fissarlo, sentendo di non riuscire a trovare in se neanche una parola per rispondergli. La fata madrina sbuffò alzando gli occhi al cielo << Bel ragazzone, guarda che sono autentica ed affidabile >> smise di levitare avvicinandosi a lui con fare più che disinvolto. Raf era terrorizzato. Cercò di retrocedere, ma aimè la parete della camera si rivelò più vicina di quanto non avesse sperato. Arrivata a circa una decina di centimetri di distanza da lui, la fata madrina sogghignò, cominciando a giocare con i ganci del suo abito. Raf si sentì mancare << Sai, sono anche colei che ha aiutato i due ragazzi a mettere in atto il loro piano >> ebbe un sussulto. Perse in pochi attimi tutta la tensione. Voleva saperne di più << Cosa? >>

Notando la sua ripresa, la fata madrina ridacchiò. Con un dito gli percorse il petto sogghignando compiaciuto << Immaginavo che non te l'avessero raccontato. Il fatto è che la determinazione di quei due ed il desiderio di veder realizzati i loro sogni ... mi aveva colpita. Decisi perciò di intervenire. Ero con loro un paio di sere prima del Ballo. Con lei ci mettemmo d'accordo che quella notte avrebbe abbandonato il castello senza che nessuno si accorgesse di niente, mentre lui ... >> Fece una pausa. Continuava a guardare Raf con occhi maliziosi. Il suo dito era orami arrivato alla punta del mento. Per Raf, era come se qualcuno gli stesse puntando un coltello alla gola. Non ostante ciò, non si mosse ... pronto ad affrontare un eventuale svenimento. Vedendolo così impassibile, la fata madrina decise di stuzzicarlo ulteriormente. Ricominciò a levitare, appoggiandosi con fare vezzoso sulla sua spalla. La schiena di Raf fu percorsa da un gelido brivido << Bè ... l'avevo trasformato in una donna >>

<< Eh? >> fu tutto quello che Raf riuscì a dire. La fata gli sorrise << L'avevo trasformato nella principessa, ma lui mi aveva detto che non voleva sembrare ... così tanto lei. Voleva solo un travestimento che l'avrebbe reso riconoscibile al momento giusto ... alla persona giusta ... >> Raf capì all'istante. Girò la testa ed abbassò lo sguardo.

Finito di raccontare, la fata madrina fece uno scatto, librandosi nella stanza << Orsù però, non perdiamo altro tempo! >> Raf lo guardò. Lui, con fare vezzoso e sorridete, disse solo << Allora, pronto a ringiovanire di una quindicina di anni? >> Raf spalancò gli occhi, mentre la fata madrina cominciò a sventolare la bacchetta al cielo << Uno due tre, la formula magica è coperta da copyright, Olè! >> Prima che potesse esprimere qualsiasi disappunto, Raf si ritrovò circondato dalla nube lilla che prima aveva avvolto la fata madrina. Una volta in quella nube, sentì il suo corpo cambiare radicalmente. Lo sentì come percosso da un enorme scossa. Si ritrovò infine seduto per terra.

Una volta ripreso, si alzò in piedi, e si guardò. Incredibile ma vero, era realmente ringiovanito.

<< AAHHH--------------------------------------------------!!!! MA QUANTO SEI CARINO!!!!!!!!!!!!!! Di la verità, da giovane eri proprio un rubacuori non è vero? >> Raf guardò la fata madrina con un'espressione spiazzata. Lui smise di volare dicendo << Be, anche il tuo aspetto da "uomo maturo" non era da buttare in realtà <3 >>

<< ... Si ... Senti, vogliamo procedere? >> sentire la sua voce meno profonda del solito gli fece uno strano effetto. La cosa che però gli faceva effetto più di tutte erano sicuramente i commenti di quell'essere. Finse di avere molta fretta di partire alla volta del paese, speranzoso di non rivederlo maaai più.

<< Eh eh, ok ok, ho capito >> ridacchio tra sé e sé la fata madrina << Permettimi solo di dirti un'ultima cosa. Come credo tu possa intuire >> << Fammi indovinare? l'incantesimo scade a mezza notte >> << Ma lo vedi che sei davvero un ragazzo intelligente oltre che virtuoso e bellissimo >> la fata madrina si gingillò tutta contenta. Raf sentiva ormai di aver raggiunto il limite di sopportazione.

IL CENERENTOLODove le storie prendono vita. Scoprilo ora