Quella notte non riuscii a chiudere occhio, tenuto sveglio dai brividi incessanti e dai tagli che ancora, inspiegabilmente, continuavano a sanguinare -forse ero io che non volevo smettessero-, passai il tempo seduto sul pavimento,a fissare una foto di Noemi, fatta poco tempo dopo il nostro arrivo presso gli Eretici; sorrideva, Noemi, in quella foto, ed era fantastica, un angelo, era troppo buona per un mondo così crudele. Senza che me ne accorgessi si fece mattino. Quando aprii la porta trovai dei vestiti adagiati a terra: un paio di jeans neri strappati, con una catena attaccata in vita, un paio di anfibi nuovi di zecca e infine una t-shirt degli Slipknot, anch'essa, rigorosamente, nera; <<Dev'essere passata Izzy>> pensai e li indossai immediatamente, erano perfetti.
Non appena scesi venni accolto dai due fratelli e dalla piccola Eve, <<Allora ci siamo>> ruppe il silenzio Dante, <<Cerca di non rovinare troppo i vestiti>> continuò Izzy, io le sorrisi <<Ci proverò, ma non ti prometto nulla>> e scoppiammo a ridere; solo Evelin era rimasta seria, in silenzio, nascosta dietro la ragazza, quando me ne accorsi mi avvicinai a lei e mi inginocchiai <<Hei ragazzina, non fare quella faccia, è quello che devo fare, è la cosa giusta, lo credeva mio padre e lo credeva anche Noemi>> le dissi sorridendole <<Ricorda, non permettere mai a nessuno di manipolarti, tu non sei una cosa, prenditi la tua libertà, combatti per essa>> a quelle parole la piccola abbassò lo sguardo e una lacrima le attraversò il viso, Izzy la strinse forte sotto il suo braccio. Mi stavo avvicinando alla moto quando Dante mi fermò <<Aspetta, ancora una cosa>> mi voltai di scatto, il ragazzo mi porgeva una pistola, un revolver per la precisione, completamente nero, con intarsiato un corvo, <<Dante, è bellissima, troppo bella per quello che devo fare...se la merita qualcuno di veramente buono...dalla alla piccola Eve, assieme al mio cappotto...sono...come dire...per farmi perdonare>> Il ragazzone sorrise, <<E va bene, grande eroe...ora vai e fa vedere cosa vuol dire essere un Eretico...è stato un piacere conoscerti amico mio>> <<Puoi contarci...è stato un piacere anche per me..grazie di tutto Dante....e Izabel...si parlo con te...grazie mille per quello che hai fatto...addio amici miei>>. La ragazza non rispose, si limitò a sorridermi, io ricambiai; diedi un ultimo sguardo a Evelin e salii sulla mia moto, era ora di far finire tutta quella storia.
Per tutto il tragitto mi sentii stranamente in pace con me stesso, niente più paura, niente più dolore, pensavo solo a Noemi, a quando era viva e mi sentivo bene. Arrivato alla cattedrale scoprii che il cancello che avevo precedentemente abbattuto non era ancora stato riparato, <<Tanto meglio, diamo inizio allo spettacolo>> dissi fra me e me, in quel istante lasciai uscire tutti i sentimenti repressi, tutta la rabbia, tutto l'odio e questi si tramutarono in una gigantesca onda di calore, tanto potente da liquefare anche i giganteschi pilastri metallici del cancello. Qualche istante dopo il cortile si riempì di cacciatori, non durarono molto, mi bastò sfoderare la falce e in qualche secondo finirono tutti carbonizzati. La battaglia durò per un paio d'ore -ne avevano reclutati proprio tanti di giovani pronti a morire-, uno dopo l'altro caddero tutti, inesorabilmente, bruciati vivi o decapitati, il sangue, copioso, purpureo, aveva impregnato la terra di quel maledetto deserto e la cenere saturato l'aria. Infine si fece vedere il Chierico Anziano, dall'alto del suo terrazzino da dove teneva i discorsi, <<Caleb Jones, sei tutto tuo padre, un traditore schifoso...che pensi di fare, insolente, di venire qui, sterminare i miei cacciatori, uccidere me, distruggere la Chiesa? FOLLE, proprio come i tuoi genitori>>, <<Non sono qui per quello che pensi, sono qui per avere la mia vendetta, mi avete, mi hai portato via la cosa più importante che avevo, io farò lo stesso>>; il vecchio rimase senza parole, attonito, io sfruttai il momento per lanciarmi contro la Corva Originale, la madre di Noemi, che stava sotto il terrazzo, a guardia della porta principale della cattedrale, non fece nemmeno in tempo a muoversi la donna. <<So quanto tieni a lei, schifoso bastardo>> <<Lasciala andare, ti ricompenserò, ti farò diventare uno dei cacciatori più importanti, ma LASCIALA>> <<Tu non hai ancora capito, io non cerco ricchezza o onori, solo vendetta>> detto ciò infilai la mano nel petto della disperata in lacrime e le afferrai il cuore, <<Per tua figlia>> le sussurrai all'orecchio, e lo tirai fuori ancora pulsante e grondante di sangue; quella rimase stupita, ad occhi aperti, e così spirò. Il vecchio Chierico, dall'alto del suo balcone, urlo come una Belva trafitta e diede l'ordine di fermarmi; io, soddisfatto, gettai a terra la falce, che, come previsto, scomparve e mi inginocchiai; fu lo stesso Gascogne a incatenarmi e a portarmi via. << Come ci si sente ad aver perso qualcuno che si ama? Ora puoi pure uccidermi, ho fatto quello che dovevo fare, sono in pace con me stesso, ma ricorda...verrà qualcuno, prima o poi, e distruggerà tutto il tuo folle impero>> dissi ridendo e dopo ciò ritornai a camminare verso le prigioni continuando a fissare il Chierico Anziano che a sua volta mi guardava iracondo.
Ora mi trovo qui, a un mese da quel fatto, pronto a morire; di una cosa mi pento, di non aver visto crescere la piccola Evelin, ma per il resto...per il resto non potrei essere più soddisfatto.
Ora la forca mi attende, Noemi mi attende.
Io sono Caleb Jones e questa...questa era la mia storia...addio mondo.
![](https://img.wattpad.com/cover/86755209-288-k187070.jpg)
STAI LEGGENDO
CALEB'S INFERNO
FantasyLa storia è liberamente ispirata al mondo di Bloodborne e non è altro che la trasposizione "cartacea" di mille idee che mi girano per la testa... si tratta della prima opera scritta che pubblico perciò chiedo venia se non sarà perfetta, cercherò di...