Capitolo 27

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6 Giugno 2016

POV Christian

Sono in ufficio, ho appena finito di parlare con Flynn a telefono. E' un caro amico, nonché mio ex psicologo. Durante gli anni adolescenziali ho avuto qualche piccolo problema di rabbia e i miei hanno pensato di mettermi lui come mio mentore. Devo dire che la sua presenza è stata molto utile. In questa settimana ho parlato molto con lui insieme ad Ana per trovare una soluzione adatta a Giselle. Infatti, tra un paio di minuti dovrebbe arrivare Carla. Le ho chiesto di venire qui per poterle parlare di Giselle e di quello che ha fatto. Non ho voluto allertare la polizia. Giselle finirebbe in un carcere minorile e Carla, per quanto stronza e cinica, ci resterebbe male. Dopotutto ha un modo suo di dimostrare che ci tiene a Giselle. Come posso comprendere che lasciare Ana lo abbia fatto per il suo bene, dopotutto meglio crescere con un padre da sola, che con una madre frustata che la incolpa di averle tarpato le ali.

Andrea mi avvisa che è arrivata la mia ospite e le dico di farla accomodare in ufficio. Quando la vedo entrare noto che è vestita in maniera sobria. Un tailleur verde scuro e una camicia bianca. Bene a quanto pare le mie parole le sono entrate in testa. Le faccio cenno di sedersi davanti la mia scrivania. Si guarda intorno spaesata, sembra un agnello che è appena entrato nella tana del lupo.

«Mrs Carla, l'ho fatta venire qui per parlare di Giselle. Una settimana fa circa Giselle si è introdotta in casa mia, ha dato fuoco alla stanza del mio bambino. E' stata una fortuna che Ana fosse nella biblioteca e che le guardie del corpo abbiano agito in fretta. Ma ha messo in pericolo la vita delle due persone a me più care. Ha addirittura mandato due video ad Anastasia. Uno in cui mostra chiaramente di essere lei ad appiccare il fuoco, abbiamo persino rinvenuto tra le macerie, un bracciale che Ana le aveva regalato. Il secondo video invece è un video porno, dove si vede Giselle fare sesso con un ex ragazzo di Anastasia. Conviene con me che questa situazione sta sfuggendo di mano. Da quando Giselle ha scoperto la sua malattia, si comporta in modo strano, prima elogia Ana e poi la disprezza. Ho parlato con un mio amico psicologo, crede che sua figlia abbia una personalità borderline . Il Disturbo Borderline di Personalità (DBP) è condizione che genera un significativo livello di instabilità emotiva ed è caratterizzato da una immagine distorta di sé, da sensazioni di inutilità e dall'idea di essere fondamentalmente difettati. Il paziente oscilla rapidamente lungo intensi stati di rabbia, furia, dolore, vergogna, panico, terrore ed un feeling cronico di vuoto e solitudine. Si tratta di individui che si differenziano dagli altri sia per l'elevata impulsività, sia per una intollerabile condizione di dolore ed urgenza. Da come può capire dalla descrizione che le ho fatto, abbiamo deciso che sia il caso di farla ricoverare in una struttura, perché in questo momento è fonte d pericolo per lei e per chi le sta intorno. »

Sbianca, credo che già la notizia della malattia fosse pesante, figuriamoci scoprire anche questo. «Io non sapevo nulla. Ho notato che Giselle era strana in questo periodo. Credevo fosse per via delle cure che sta facendo. Non immaginavo potesse arrivare a questo.» Scoppia a piangere, di colpo mi sembra molto più vecchia. Mi alzo e le vado vicino, le porgo due fazzoletti e mi siedo sulla sedia vicino alla sua. «Ho già organizzato il tutto. La struttura è fuori New York. Dovrete andare via oggi stesso. Il dottor Flynn seguirà personalmente Giselle. Per quanto riguarda le cure per la leucemia, ho già parlato con il dottor James. Un suo collega di New York si prenderà il caso di Giselle. Pagheremo noi le spese mediche necessarie. L'importante è che Giselle possa in qualche modo guarire almeno da uno dei due disturbi. Ci dispiace molto, ma non posso rischiare che faccia del male alla mia famiglia o si faccia del male lei. E' l'unica soluzione.»

«Io non so che dire. So di essere stata una pessima madre con Ana. Spero che in un futuro lei possa perdonarmi.» «Non so dirglielo. Forse in futuro. Ora lei pensi solo a portare Giselle a New York e ad aiutarla standole anche vicino. In questo momento ha bisogno di sua madre.» «Grazie Mr Grey per tutto quello che fa.» «Dovere.» «No, il suo è vero amore. Credo di non aver mai visto in vita mia un uomo innamorato come lei. Tratti bene mia figlia. Arrivederci»

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