Capitolo 18

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Francesca's pov

"Basta sparare cazzate" Urla Cameron passandosi una mano tra i capelli.

"Non sono cazzate" Ribatte Nash.

Cameron sembrava aver capito perfettamente ciò di cui avevano parlato i ragazzi, a differenza mia che ancora mezza addormentata continuavo a pensare al motivo per cui Matt non mi aveva chiamato, il che mi infastidiva e preoccupava al tempo stesso.
Fatto sta che mi ero persa tutto ciò che avevano detto i ragazzi e ora, Cameron sembrava abbastanza furioso e agitato.

Lo guardo attentamente, è ad un centimetro da Nash e lo guarda in modo truce, con la mandibola serrata e il respiro accelerato. Nessun buon segno. Mi avvicino lentamente e lo prendo per il polso tirandolo leggermente. Sorprendentemente non oppone resistenza e mi segue mentre usciamo dal parco.

"Perché sei così tranquilla?"
"Ho capito si e no una parola su cinque" Rispondo semplicemente alzando le spalle e smorzando un sorriso. Infatti è vero, le uniche parole che avevo capito erano: due gruppi, evitare, Arianna, Aurora.

"Be non ti sei persa niente sorellina!" Commenta mettendo un braccio sulle mie spalle e sorridendo.
"Che hai voglia di fare?" Continua dopo interminabili minuti di silenzio mentre camminiamo per il marciapiede per tornare a casa.

"Io in realtà volevo andare da Matt"
"An" Risponde soltanto abbassando lo sguardo.
"Se vuoi non ci vado" Dico per niente entusiasta.
"No, mi fa piacere, vai pure"
Gli lascio un bacio sulla guancia e velocemente mi dirigo verso casa Roberts. Sperando vivamente di non incontrare nessuno.

"Francesca"
Porto lo sguardo dall'altra parte della strada dove trovo Aurora che sorridente attraversa la strada posizionandosi al mio fianco.
"Devo parlarti di una cosa" Inizia senza guardarmi e contorcendosi le mani.
"No, non voglio sentir parlare di cose importanti, o che centrino con te o Arianna o chiunque altro". Ribadisco brusca aumentando il passo cercando di allontanarla ma fallendo miseramente.
"Ma è importante!" Continua urlando e gesticolando con le mani.
"Appunto per questo!"
"Aspetta dove stai andando?" Chiede posizionandosi di fronte a me e bloccandomi la strada.
"A casa tua" Dico sbuffando "Da tuo fratello" Preciso superandola.
"Ma che hai oggi? Sei intrattabile, cazzo" Dice in tono accusatorio continuando a seguirmi.
"Appunto per questo ho bisogno di vedere tuo fratello" Dico sarcastica. Le scocco un bacio sulla guancia e mi allontano correndo verso casa sua. Lei alza gli occhi al cielo e alza il dito medio senza però riuscire a trattenere un sorriso.

Stranamente non mi segue e appena voltato l'angolo raggiungo velocemente casa sua. Sto per bussare alla porta, quando mi ritrovo faccia a faccia con Taylor. Ci mancava solo lui, penso forzando un sorriso. Mi oltrepassa e io entro in casa chiudendomi la porta alle spalle. Speriamo solo che non ci siano altre novità, non ne voglio sapere niente di questa storia.
Salgo le scale velocemente e arrivo alla porta della camera di Matt. Non busso neppure e apro la porta.

"Cazzo, ti ho detto di andartene" Urla appena metto piede nella stanza.
Sussulto appena incrocio il suo sguardo arrabbiato che però diventa subito dolce e... sollevato?

Appoggio la schiena alla porta di legno freddo provocando brividi lungo le braccia. Lui si alza dal letto, si avvicina velocemente e mi lascia un bacio sulle labbra prima di circondarmi con le braccia e stringermi a se.

Respiro a pieni il suo profumo, alzo il viso e gli sorrido accarezzandogli una guancia. Avvicina le labbra alle mie facendo incontrare le nostre lingue, sorrido mentre lui continua a baciarmi.
Indietreggia lentamente continuando a stringermi a se, arriva alla soglia del letto e ci cade sopra trascinandomi con lui. Mette le mani sui miei fianchi stringendo così tanto da farmi male, ma è un dolore sorprendentemente piacevole ed eccitante.

Porto le mani tra i suoi capelli tirandoli leggermente, le sue abbandonano lentamente i miei fianchi e scendono fino ai glutei che accarezza lentamente e afferra con forza,
facendomi mugolare.

Lui sorride soddisfatto e mi sfila la maglietta invertendo le posizioni. Stacca le labbra dalle mie lasciando una scia di baci sul collo e scendendo fino al seno. Sposto le mani portandole sotto la sua camicia e (anche se con qualche difficoltà) lentamente riesco a sfilare tutti i bottoni. Passo le punta delle dita sul suo petto e allaccio le gambe ai suoi fianchi facendo scontrare i nostri bacini e facendo gemere entrambi.

Ricomincia subito a baciarmi il seno e io lo stringo a me mettendo le braccia dietro al suo collo e aumentando con forza la stretta sui suoi fianchi ma a lui non sembra dare fastidio. Ridacchio appena sento la sua erezione premere contro il mio interno coscia ma lui mi zittisce subito ricominciando a baciarmi e mordicchiarmi il labbro inferiore.

Di colpo sbuffa e si allontana appena, mugolo in segno di dissenso e lui afferra il cellulare dalla tasca dei pantaloni, lasciandomi un bacio sul naso che mi fa involontariamente sorridere.
Con un colpo d'anca lo faccio rotolare dall'altra parte del letto e mi posiziono a cavalcioni sul suo petto.

Comincia a parlare al cellulare con quella che penso sia Aurora, visto che non sto assolutamente ascoltando, troppo impegnata ad accarezzargli il petto.
I miei occhi vengono attirati da un rossore sui miei fianchi, ci passo le dita e premo appena provocando un po di dolore.

"Ti fa male?" Sussurra allontanando le mie mani e appoggiando le sue.
Svuoto velocemente la testa e abbasso lo sguardo. Mi accarezza dolcemente e incomincia a massaggiare le parti arrossate, gemo di piacere e chiudo gli occhi. Cerco di tenere la bocca chiusa mordendo il mio labbro inferiore e affontando le unghie nei palmi delle mani, ma è quasi impossibile.

"Aurora ha detto che ti aspetta al parco" Dice con voce roca mentre io annuisco anche se ancora non ho ben recepito il messaggio.
"Non ho voglia di andarci, perché le hai detto di si?" Mi lamento pochi attimi dopo, senza aprire gli occhi.

"Ha detto che non parlerà di quella cosa, ha solo bisogno di un'amica" Continua parlando velocemente e addolcendo la voce.
"ok" Dico in tono lamentoso aprendo e alzando gli occhi al cielo. Mi alzo con poca delicatezza e recupero la mia maglietta infilandola velocemente.

"Dove vai?" Chiede mettendosi a sedere.
"Da tua sorella forse?!" Rispondo in tono ovvio e abbastanza acido.
"Ehy, cosa c'è?" chiede in tono dolce e facendo segno di avvicinarmi. Non me lo faccio ripetere due volte e ritorno a sedermi sulle sue gambe.
"Mi stai praticamente mandando via" Dico con il tono di una bambina piccola.

"No, è solo che Aurora sta passando un brutto periodo e tu sei l'unica con cui lei va d'accordo, a lei piace stare con te forse di più di quanto le piaccia stare con me, io le voglio bene e voglio che lei stia bene, capisci? Cacciarti da casa mia è l'ultima cosa che voglio fare" Dice accarezzandomi il viso.
Ora mi sento anche in colpa per come l'ho trattata oggi.

Annuisco e gli lascio un piccolo bacio sulle labbra e mi alzo andando verso la porta.
Lui mi prende il polso e ricomincia a baciarmi.
"Fai veloce" Aggiunge sorridendo.
Annuisco ed esco dalla porta della camera e corro giù per le scale.
Appena apro la porta sento un caldo infernale avvolgermi, sembra quasi di non respirare. Raccolgo i capelli in una coda di cavallo e velocemente cammino verso il parco.

Non incontro nessuno per strada il che non mi sorprende, chi mai andrebbe a camminare di primo pomeriggio con un sole del genere?.
Infatti appena arrivo al parco noto solo Aurora seduta su una panchina all'ombra.
La raggiungo e mi sistemo accanto a lei.

"Dobbiamo parlare" Esordisce girando il busto verso di me.
E io che credevo non ne avrebbe parlato
"non ne voglio sapere niente" Ripeto per l'ennesima volta alzandomi.
Appena lo faccio mi rendo conto di essere completamente circondata dagli amici di Arianna, di cui riconosco solo Caleb e sua sorella.
Mi giro verso Aurora che sorride in modo di scuse.
"Non è possibile"

Fall In Love You & I || Cameron DallasWhere stories live. Discover now