7.The space rock

2.8K 146 21
                                    

Era una giornata perfetta per uscire in skate ed io, Henry e Charlotte stavamo sfrecciando per i vari isolati con velocità, per poi dirigerci verso il negozio. Eravamo entrati nel piccolo spazio per salutare Ray e Gooch, ma ciò era passato in secondo piano appena avevamo notato una gru che sosteneva una strana pietra nera.
"perché sollevi una pietra?" domandò Henry.
"è un meteorite atterrato qui ieri sera, volevo dargli un'occhiata" gli rispose Gooch mentre manovrava la gru.
"perché lo tenete in bilico con una gru?" chiese Charlotte incuriosita.
"pesa circa tre tonnellate" spiegò mentre si corrugava la fronte.
"chissà da dove viene" sospirai perplessa.
Mentre l'uomo era intento ad esaminare quello strano meteorite io avevo notato che la gru non avrebbe retto ancora per molto il peso di quella pietra ed avevo tentato di trattenerlo con la mia telecinesi, inutilmente dato che era caduto con estrema velocità, sfracellando il pavimento.
"avvertite Ray, potrebbe essere colpito da un momento all'altro!" esclamai allarmata.
Henry aveva preso di fretta e furia uno strano walkie-talkie ed aveva cercato di rendere noto il pericolo al suo capo, ma era troppo tardi, era già privo di sensi.
"è svenuto" annunciai sospirando.
"ragazzi..andate pure a divertirvi, Ray farà un lungo sonnellino" dichiarò Gooch ironico.
"va bene" confermò Charlotte un po' restia.
"avvisaci se qualcosa va storto" ci tenni molto a precisare.
•~~~•

Avevamo raggiunto la pista per skate in modo molto rapido e stavamo provando alcune delle acrobazie che avevo imparato durante i giorni, ma, ben presto, Priscilla era sbucata dal nulla e sembrava felice di darci fastidio.
"ehi pivelli, quando smetterete di oltraggiare la mia pista con le vostre mosse da ballerine di danza classica?" chiese mentre ridacchiava.
"perché non te ne vai tu?" chiesi infastidita.
"io e te avremmo potuto essere amiche se solo avessi ammesso che non sei umana" annunciò mentre si sedeva sul suo skate malconcio.
"non ha bisogno di te!" esclamò la riccia con tono provocatorio.
"ne siete sicuri? In futuro la tradirete e sarà lei a tornare da me" dichiarò con saldezza.
"stalle lontano" intimò Henry furibondo.
"andiamo, solo perché ho cercato di ucciderla non significa che voi siate migliore di me ed il suo vecchio amico Hunter" disse mentre era intenta a girarmi intorno.
Ero molto confusa, ma potevo affermare con certezza che Priscilla conosceva il mio segreto e che stava prevedendo il mio futuro a Swellview come se per lei non fosse altro che un gioco.
"chi è Hunter?" domandai incuriosita.
"dovrai scoprirlo" ridacchiò malvagiamente.
"va via!" gridò Charlotte rabbiosa.
Dopo un ghigno malefico, Priscilla aveva deciso di fuggire nella foresta alle sue spalle, per poi mimetizzarsi con i vari alberi raggruppati lì. Mi ero sempre chiesta in che razza di posto viveva date le condizioni in cui spesso la trovavo e, se non erravo, probabilmente in qualche capanna malridotta ed improvvisata.
"quella è matta!" esclamò Henry sconcertato.
"non darle retta" mi consigliò la riccia.
•~~~•

Io ed Henry eravamo difronte casa sua a ridere come matti di Priscilla, l'odio che lui provava nei suoi confronti mi impressionava sempre di più.
"sai, sarei molto felice se tu diventassi la mia migliore amica..ci troviamo davvero bene, tu non credi?" domandò col volto dipinto di rosso.
"mi farebbe piacere!" risposi esaltata.
A lui dimostravo semplice felicità, ma dentro il mio cervello era appena cominciata una festa a dir poco esaltante, quasi potevo esplodere. Egli si era limitato a darmi un timido bacio su una guancia e ad entrare in casa sua con esitazione, ciò dimostrava che avrebbe voluto passare altro tempo in mia compagnia.
"DANNY, SONO STRAFELICE!" gridai subito dopo essere entrata in casa mia.
Il mio guardo, poco dopo, era caduto sul nostro divano, dov'erano seduti i miei amici canadesi con mio fratello. I loro volti mostravano molta gioia dato che dopo qualche mese finalmente il loro desiderio di rivedermi si era avverato, per me era la medesima cosa, ma forse per Jack un po' meno..
"oh mio Dio" mi ero lasciata scappare.
"sorpresa!" esclamarono all'unisono.
Ero corsa ad abbracciarli con rapidità..le loro voci irritanti mi erano mancate, come quei visi malinconici ed il loro modo di infastidire ogni singolo essere vivente, inimitabile.
"per voi ci sono le lasagne" affermò Danny, per poi mettere a tavola i nostri piatti.
Quasi non mi sembrava vero, pranzare con loro era una vecchia abitudine che mai pensavo di poter ripetere, ma grazie al mio fratellone e ad i loro genitori che gli avevano dato il consenso di venire da me, era possibile.
"io pranzo in camera" mi avvisò Danny.
"va bene" dissi sorridente.
Non appena avevamo dato inizio all'abbuffata, Alex si era ribaltato dalla sua stessa sedia, per poi trascinare con sé il suo piatto; l'abitudine di far ridere chiunque aveva davanti lo rendeva il più euforico del nostro gruppo, azzardavo pure a definirlo "l'anima del gruppo".
"allora, come vanno le cose?" domandò Judy, mentre osservava Alex che si ripuliva il volto.
"oh..bene!" esclamai sorridendole.
"e con Henry?" chiese Mathias malizioso.
"vi siete sbaciucchiati?" chiese Alex imitando il più realisticamente possibile la scena.
"no! Siamo migliori amici e devo dire che non mi dispiace lasciare le cose come stanno" dissi mentre infilzavo un pezzo di lasagna.
"però ti piace" obiettò Amanda maliziosa.
"nah, mi basta essergli amica" mentii per non aggravare la situazione con Jack.
Detestavo dover dimostrare che le cose si erano evolute con Henry da quando avevo smesso di credere in me e Jack, ero consapevole del fatto che lui stava ancora male per me e non era mia intenzione guardarlo negli occhi ed ammettere che provavo dei sentimenti per qualcuno altro.
"ammettilo" mi obbligò Mathias.
"basta mentire" intimò Jack a pugni serrati.
"avete ragione" ammisi chinando lo sguardo.
"bene" tagliò corto egli infastidito.
Il campanello aveva arrestato ogni mio cattivo pensiero ed ero corsa a scoprire chi c'era dietro la porta: Henry. Egli mi aveva avvolta tra le sue braccia e, dopo essersi reso conto dei miei cari amici, si era concentrato su loro.
"ciao, piacere di conoscervi" disse sorridente.
"il piacere è tutto nostro!" esclamò Amanda.
Il motivo della sua visita in casa sicuramente non era quello di voler conoscere i miei amici, ma di avvisarmi che qualcosa era andato storto durante la mia assenza, così mi aveva portata in disparte ed aveva detto: "c'è un'emergenza a lavoro, dobbiamo correre".
"così sei tu che stai facendo perdere la testa a Kate!" esclamò Jack con fare geloso.
"la aiuteremo noi a ritrovarla" affermò Alex in modo ironico, per alleggerire l'aria.
"oh..davvero?" chiese Henry arrossendo.
"vado a prendere lo skate" deviai in difficoltà.
"dove vai? Dobbiamo aiutarti!" esclamò Alex, facendo ridere tutti nuovamente.
"torno subito" promisi scattante.
•~~~•

Al nostro arrivo Henry aveva lasciato cadere il suo zaino al suolo ed aveva chiesto a Ray quale pericolo c'era di tanto urgente, ma forse il vero motivo di quella telefonata era qualcosa che si nascondeva nel suo covo dato che egli si era inginocchiato a cercare qualcosa con una gran pistola apparentemente minacciosa.
"il meteorite si è schiuso" annunciò allarmato.
"non puo schiudersi!" lo contraddì il biondo.
"aiutatemi a cercare la creatura piuttosto di stare lì a guardarmi" disse mentre cercava.
Avevamo ribaltato ogni singola attrezzatura per  trovare la creatura di cui Ray parlava, ma non c'era traccia di essa, così avevo optato per un ritorno a casa dato che non avevo voglia di far aspettare i miei amici inutilmente.
"sarà andata via" ipotizzò il supereroe.
"chiamaci se si fa viva" sbuffai annoiata.
"ci puoi giurare!" esclamò spaventato.
•~~~•

Durante il tragitto io ed Henry non avevamo smesso di ridere di Ray, era spaventato da una semplice bestiola dalle piccole dimensioni dato che il meteorite non era poi così spazioso per qualcosa di tanto mostruoso e, arrivati davanti casa mia, la malinconia aveva preso il comando visto che ci saremmo rivisti il giorno seguente.
"a domani" disse sorridente.
"a domani" ricambiai sorridente.
Mi aveva avvolta tra le sue braccia ed in quel momento nulla mi sembrava più bello di poter stare lì ferma a farmi scaldare da lui, ma i miei amici stavano ancora attendendo il mio ritorno ed era ora di accontentarli. Subito dopo essere entrata avevo notato gli sguardi dei miei amici bruciarmi la pelle, quasi potevo paragonarmi ad una star sorpresa dai paparazzi con la sua nuova fiamma segreta.
"che vi prende?" chiesi perplessa.
"io mi stavo ingozzando" rispose Alex, per poi fare un rutto pazzesco.
"Alex!" lo rimproverò Judy disgustata.
"è la natura" si giustificò ridacchiando.
"vi abbiamo visti" affermò Mathias.
Ci mancava solo questa, Jack doveva essere a dir poco furibondo e ciò mi urtava, non volevo fargli del male, ma gli altri sembravano più che propensi a far emergere la verità.
"d'accordo" dissi imbarazzata.
"si, giusto" ironizzò Jack furioso.
"qual'è il tuo problema?" chiesi agitata.
Prima che egli potesse emettere anche un solo sibilo il mio cellulare aveva preso a squillare e, la persona in questione, era il motivo di quella lite tra me e Jack: Henry.
"ehi" risposi un po' restia.
"puoi correre qui? C'è quello schifoso alieno di cui parlava Ray che striscia sul mio bellissimo muro!" gridò al quanto agitato.
"arrivo subito!" esclamai strabiliata.
"altre emergenze?" domandò Amanda.
"non ne posso più" confermai esasperata.
"ti aiuterà Henry" ironizzò Jack infastidito.
Odiavo la sua ironia quando si trattava del mio interesse per Henry, se ciò lo urtava non era di certo colpa mia..ero a Swellview per iniziare un nuovo percorso e, inizialmente, ero contraria.
"esatto" precisai dispettosamente.
Dopo ciò ero corsa verso casa Hart per aiutare il povero biondo a neutralizzare la creatura, era riuscita a sfuggirci una volta, ma la seconda era quella buona per noi! Henry mi aveva aperto la porta ed era corso a rifugiarsi nuovamente sul divano; ciò era esilarante, ma, mentre ridevo a crepapelle, lui mi guardava con uno sguardo un po' più intenso del solito..quasi come se quella stupida creatura che si aggirava in casa sua non era più nei suoi interessi.
"è di sotto" mi informò dopo poco.
"lo polverizzo subito" ridacchiai beffarda.
Solo a vederla mi stava risalendo la lasagna che aveva preparato Danny per la gola e, con molta cautela, avevo utilizzato i miei raggi laser per farla diventare un mucchietto di polvere che, in seguito, Henry avrebbe gettato via.
"ti ringrazio" sospirò molto sollevato.
"come mai era qui?" deviai perplessa.
"era nel mio zaino" rivelò al quanto disgustato.
"disinfettalo!" consigliai facendo una smorfia.
"ci puoi scommettere" confermò categorico.
•~~~•

Tutto quel via vai si era concluso, era stato più stressante del solito dover correre da una parte all'altra per aiutare Ray ed Henry, ma alla fine mi ero liberata dei loro problemi ed ero tornata dai miei amici per passare le ultime ore in loro compagnia. Io e Jack avevamo smesso di fare discussione ed avevamo scattato molte foto con il resto del gruppo, la cosa più bella era poter avere un ricordo della loro visita a Swellview.

Henry Danger Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora