12.Elevator kiss

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Ero appena entrata a scuola e mi ero fermata a guardare la folla di studenti assonnati davanti all'armadietto di Henry, era in corso una specie di cerimonia tra quest'ultimo e Bianca:
"vuoi dividere l'armadietto con me?" chiese il biondo con un sorriso splendente.
"si!" esclamò in estasi.
Bianca, in seguito alla conferma di Henry, era pronta a posare il suo pollice sul rilevatore di impronte digitali ed esso, dopo averle mostrato un riscontro positivo, aveva aperto con facilità l'armadietto, la stessa con cui tutti gli studenti si erano dileguati dalla scena con disinteresse.
La ragazza, esaltata più di prima, aveva dato un bacio sulla guancia al biondo e lo aveva preso per mano, per poi trascinarlo davanti alla porta della nostra classe, in modo da salutarlo con il suo solito affetto. Li avevo evitati velocemente e mi ero seduta accanto a Charlotte, ma essa si era resa conto che nella mia mente balenavano dubbi e pensieri sull'accaduto e non potevo far a meno di cedere alla sua empatia.
"qualcosa non va?" chiese curiosa.
"potrei spiegartelo a casa mia, davanti ad una delle pietanze di Danny" proposi maliziosa.
"mi hai conquistata" ridacchiò divertita.
"Charlotte e Katherine, volete condividere con noi la vostra conversazione?" chiese la Shapen con ironia e rabbia.
"ci scusi" dissi gentilmente.
"fa silenzio!" gridò piena di ira.
"ma vi ho chiesto scusa" obiettai innocente.
"CHIUDI QUELLA BOCCA" gridò essa.
"si calmi" la incitai preoccupata.
Mi ero beccata la nota per averle soltanto detto di calmarsi dato che si era agitata molto e, per giunta, riuscivo a percepire i miei poteri che si volevano ribellare al mio controllo vista quella brutta giornata che era cominciata con il piede sbagliato.
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Stavo tornando a casa con i miei amici e non si udiva un sibilo da parte mia, ero troppo furiosa per poter ridere con loro ed Henry lo aveva già notato da quando eravamo usciti da scuola, si era avvicinato a me con una faccia tosta e non si era fatto problemi a chiedermi cosa mi dava il tormento da ore.
"evita di parlarmi" dissi furibonda.
"perché?" domandò perplesso.
Si era creata una crepa nel cemento sotto di lui a causa dei miei poteri che tentavano in tutti i modi di liberarsi e Charlotte lo aveva impedito, separandoci il prima possibile..sapeva che non era mia intenzione fargli del male, ma lo avrei fatto se non si fosse allontanato.
"anche la terra ce l'ha con te!" esclamò Jasper con tono beffardo, per poi ridere.
"a quanto pare" disse cupo.
•~~~•

Danny ci aveva preparato degli hamburger con le patatine fritte accanto e ci aveva servito tutto a tavola, come fosse uno chef alle prime armi, ma con le cuffie alle orecchie e la musica alta.
"ti ringrazio per prima" sussurrai a Charlotte.
"non c'è di che!" esclamò sorridente.
"ehi care, io mangerò in camera mia perché ho un progetto da finire entro domani per la scuola" ci informò prendendo un piatto.
"quale materia?" domandai curiosa.
"storia" rispose sbuffando.
"sono terribile in storia" dichiarai ridendo.
"a proposito di scuola, questa sera spiegherai ai nostri il motivo della nota" disse severo.
"va bene" dissi intimorita.
In seguito, ci aveva abbandonate in cucina per rifugiarsi nella sua camera, situazione davvero ideale affinché potessi vuotare il sacco con la mia migliore amica:
"ecco..stamattina ho visto Henry e Bianca che dividevano l'armadietto e mi sono sentita un giocattolo passato di moda, come se con lui si vivesse in una telenovela" rivelai affranta.
"li ho visti anch'io e, a dire il vero, sono anche più confusa di te" dichiarò schietta.
"benvenuta nel club" ironizzai inibita.
"sai, prima che tu ti trasferissi qui Henry era cotto di lei, ma appena ti ha vista lo hai a dir poco stravolto!" confidò sincera.
"oh.." esitai pensierosa.
Ciò mi aveva suscitato altri dubbi impazienti di essere colmati, se lui era uscito fuori di senno a causa mia per quale motivo aveva deciso così velocemente di dividere l'armadietto con quella che doveva essere la sua vecchia cotta?
"ho un'idea!" esclamò brillante.
"ti ascolto" dissi sorridente.
"potremmo studiare con lui qui e, mentre tu ti assenti per poco, gli chiedo cosa succede tra lui e Bianca" escogitò intelligente.
"sei un genio!" esclamai grata.
Le avevo dato un forte abbraccio e, dopodiché, avevamo spostato la nostra attenzione su altri argomenti esilaranti e sul resto del pranzo che aspettava con ansia di essere divorato. L'idea di Henry con Bianca mi aveva abbandonata per il resto del tempo passato con Charlotte, lei era la sola a sapermi distrarre dai problemi e ciò era stupendo, persino passare il resto del giorno in sua compagnia, tra sole ragazze.
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