Avevamo appena ricevuto delle medaglie per il nostro coraggio nel compiere una missione più pericolosa del solito e, dopo il noioso discorso del presidente, tutta la folla di persone presenti si era precipitata verso noi come avvoltoi pur di ricevere i nostri autografi, compreso Jasper.
Lui era stato il primo a fare la fila per ottenere la mia firma e, dopo aver corso verso il lato più lontano della stanza, si era messo ad ammirare il premio, per poi pretendere un'altra firma sul lato frontale di una scatola della bambola del supereroe principale, Capitan Man.
"lanciala pure" lo incitò quest'ultimo.
Il giovane aveva eseguito l'ordine senza opporsi ed il supereroe, non avendo afferrato in tempo la scatola, si era ferito sul mento senza rendersi conto che in molti lo stavano fissando, dato che egli era famoso proprio per l'indistruttibilità.
"ehi, dobbiamo andarcene, hai un taglio sul mento" gli sussurrai allarmata.
Lo avevo lasciato specchiarsi con uno specchio tascabile e, in modo molto rapido, aveva fatto agli altri il classico segno da codice rosso utile a farci raggiungere insieme la Man Caverna, egli era molto determinato a scoprire cosa gli stava accadendo.
•~~~•Gocch, suo caro amico che solitamente era alla cassa del negozio a sorvegliare l'entrata, aveva fatto un'analisi accurata per scoprire se l'uomo era ancora indistruttibile ed era giunto ad una conclusione: non lo era più. Charlotte, appena aveva udito la notizia, ci aveva fatto vedere uno dei tanti filmati delle telecamere che erano nel luogo ed era possibile notare Priscilla che era intenta a spruzzare su Capitan Man uno strano profumo dal contenitore ambiguo.
"Priscilla" sospirai a denti stretti.
"ma è impossibile, solo le lacrime degli allegri maggiolini possono annullare i miei poteri e nessuno lo sa" intervenne il supereroe.
"gli allegri che!?" chiese Henry perplesso.
"ognuno ha il proprio punto debole e quello di Ray sono questi insetti rari" intervenne Gooch mentre ci mostrava un'immagine.
"Priscilla dev'essere stata pagata da qualcuno per farlo" ipotizzò Charlotte.
"chi ti vorrebbe morto?" chiesi curiosamente.
"la lista è lunga!" ironizzò Henry.
Mentre stavamo riflettendo su chi poteva aver architettato quel piano, Charlotte aveva trovato su un sito losco un ordine di cinquanta casse di fiocchi di pesce fatto da un magazzino distante qualche isolato e ci aveva informati che quello era ciò di cui gli insetti si nutrivano.
"chi ha fatto l'ordine?" chiese Ray frettoloso.
"un certo dottor Minyak" lo informò la riccia.
"dovevo immaginarlo!" esclamò lui su tutte le furie, tirando poi un sospiro.
Io ed Henry eravamo già pronti a catapultarci in quel magazzino, mentre Ray ci sembrava più deciso che mai a restare nel covo con le mani in mano. Lui la vedeva come una tragedia, ma per me ed Henry non era altro che uno svantaggio che potevamo risolvere in seguito all'intrusione nel nascondiglio di Minyak.
"andate, io sono vulnerabile" si giustificò Ray mentre si raggomitolava sul divano.
"noi lo siamo ogni giorno!" mi opposi con aria contrariata.
"chiamatemi se avete bisogno" disse, tentando di rassicurarci.
Ero delusa dal suo comportamento infantile ed ero sicura che non avrebbe cambiato idea, così mi ero dileguata al fianco di Henry, senza dire nulla che potesse infierire.
•~~~•Eravamo nel presunto magazzino di Minyak, il più precisamente, dietro ad un muro malconcio che ci permetteva di spiare i suoi malvagi piani contro Ray: voleva strappare delle lacrime agli allegri maggiolini, facendogli vedere molti film drammatici. Due uomini che erano di guardia per tenere distante chiunque da quel pazzo ci avevano immobilizzati e, in seguito, ci avevano legati a delle sedie in legno con delle corde più resistenti del dovuto.
"ma ciao cari!" esclamò l'uomo divertito.
"va all'inferno" gli dissi furibonda.
"tu, piccola insolente, sono anni che cerco di ucciderti" m'informò a denti stretti.
"eccomi qui" ironizzai scrollando le spalle.
"non sottovalutarmi" ghignò malevolo.
"vorresti iniettarmi le lacrime degli allegri maggiolini?" domandai in modo ironico.
"certo, per te sono mortali" ghignò divertito.
"NON SFIORARLA NEMMENO, SENNÒ TE LE INIETTO IO!" ringhiò Henry furibondo.
"tienilo a bada" mi incitò l'uomo.
"tu starai a bada in carcere" lo minacciò Kid Danger, più furioso del solito.
Priscilla aveva fatto il suo ingresso con il solito ghigno malevolo, accompagnato da una siringa contenente un liquido incolore e frizzante, ciò mi aveva spiazzata, presto avrebbero spento la mia vita.
"ciao, Delia" mi salutò essa sorridente.
"WonderGirl" precisai infastidita.
"state zitte, lo spettacolo comincia" ghignò il dottor Minyak esaltato.
"lo spettacolo inizierà quando ti prenderò così forte a calci che non parlerai più" ringhio Kid Danger mentre si dimenava.
Minyak non gli aveva dato il minimo ascolto e mi aveva inserito l'ago nella vena di un braccio con molta forza, mentre io gridavo man mano che il liquido si faceva strada nel mio corpo.
"TI AMMAZZO!" gridò Kid Danger agitato.
Il dottor Minyak, molto felice di aver firmato la mia condanna a morte, aveva sentito dei suoni strani provenire dal suo soffitto e, dopo averlo controllato, era stato travolto da Capitan Man che lo aveva a dir poco sfondato. Kid Danger si era liberato dalle corde mentre tutti erano presi dal supereroe che combatteva gli uomini vestiti in nero di Minyak e, dopo avermi liberata, era corso in suo aiuto. Io mi ero lasciata cadere sul pavimento per la stanchezza, sapevo che sarei morta entro quaranta minuti e mi ero arresa al mio destino, chiudendo gli occhi.
"WONDERGIRL" gridò Henry terrorizzato.
"mi restano quaranta minuti" lo informai con l'ultimo filo di voce che avevo.
"NO, NO!" gridò con disperazione.
"possiamo salvarla" annunciò Ray mostrando un sacco contenente gli insetti.
"ce la faremo" promise Henry, accarezzandomi il viso dolcemente.
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Henry Danger
Fanfiction❝I TITOLI SONO QUELLI ORIGINALI❞ Agli occhi di tutti Katherine sembrava un'adolescente come tutte le altre che, a suo discapito, spesso era costretta a cambiare città per gli affari di lavoro dei suoi genitori, ma nessuno era a conoscenza del segret...