RYAN Capitolo 3

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Ryan Capitolo 3

Vederla così indifesa mi rende così potente.
Non avrei mai potuto immaginare che sarebbe stata di una bellezza pura, nei suoi occhi c’era quella luce che splendeva, pulita, onesta.
Mi piace provocarla e vedere il modo in cui si agita quando la guardo o quando le parlo.
Sono sempre stato abituato alle donne che si mettono in ginocchio al mio volere e il suo tentare di resistermi rende le cose ancora più interessanti.
Quando ho chiamato per la prima volta non immaginavo che la sua assistente decidesse di non passarmi l’avvocato.
Amo la sua tenacia, ma non amo il fatto che mi abbia fatto aspettare, che mi abbia rifiutato e soprattutto che mi abbia dato del mafioso.
Immagino che non immaginava neanche lontanamente quanto amavo vedere donne e uomini piegati al mio volere… oh, e lei lo avrebbe capito molto presto.
Non mi sarei mai aspettato di trovarla qui. L’ho vista che si dirigeva verso il bar e ho detto al mio braccio destro, Daniel , di occuparsi della sua amica che io intanto mi sarei occupato di lei.
L’ho seguita fuori mentre si stava per fumare una sigaretta, momento migliore per entrare in scena.
Quando le dico chi sono, la mia voce era roca tanto da farla inizialmente arrossire e poi trasformarla direttamente in paura. Sgrana gli occhi, non immaginava di trovarmi qui, penso che creda che la stavo seguendo.
<<Sa avvocato non vorrei che pensasse che sono uno stalker oltre che un mafioso , è stata lei a venire da me>> accompagno queste parole con il mio ghigno.
<<Ma cosa sta dicendo ? Non la capisco>> il suo guardo è abbastanza confuso.
Immagino che non sapeva che il locale fosse mio.
<<Questo locale è mio, dovrebbe saperlo, sono un uomo conosciuto>>.
Vederla cosi confusa mi rende eccitato.
<<Io non lo sapevo e mi creda non metterò più piede in questo locale. Fa schifo come il padrone.>>
Ma come cazzo si permette questa stronza.
Vuole proprio farmi diventare cattivo, è da quando l’ho chiamata che mi sta provocando. La fulmino con gli occhi prima di avvertirla.
<<L’avviso avvocato, sto cercando di comportami bene , di fare il bravo, ma se non chiude la bocca e si mostra educata saprò io come educarla… e credetemi, non vi piacerà>>.
Oh i miei pensieri corrono subito su quanto sarebbo bello scoparla. Già me la vedo zitta inginocchiata con il mio membro in bocca. Forse è meglio che mi calmo, mi si è formata una bella erezione.
Vedo il suo sguardo soffermarsi lì, dove pulsa il mio membro. Forse non le sono proprio indifferente. Questa cosa la userò a mio vantaggio.
Non vedo l’ora di affondare tra le sue cosce mentre mi chiederà perdono per la sua impertinenza, perché sì, accadrà molto presto. Mi immagino la sua bocca mentre assaggia il mio cazzo, non avrò alcuna pietà per lei, la costringerò a prenderlo tutto e a lungo. La cavalcherò per bene fino a quando non imparerà a riconoscere chi comanda.
Era destino, sarò il suo tormento, la sua paura.
Come lei sarà la mia rovina.

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