RYAN CAPITOLO 9

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RYAN CAPITOLO 9

L'ho spogliata tutta e come immaginavo il suo corpo è fantastico. E' una dea scesa per punirmi.

La stronza sapeva tutto eppure aveva deciso di nascondermelo. La morte dei suoi genitori ha avuto un importanza enorme per me perché con la loro morte ho deciso di essere chi sono. Ora la sento ancora più mia, era giusta la mia attrazione, ecco perché veniva a disturbarmi nei miei sogni.

Non gliela farò passare liscia, sono stato stupido ad aspettare a lungo per scoparla.

Non la adorerò, la scoperò duramente e fortemente.

All'inizio mi aveva reso debole, avevo provato dispiacere per lei, poi ho ricordato la storia di papà, quella storia che lei non saprà mai. Non saprà mai perché sono morti i suoi genitori.

Non ho capito più nulla da quando le ho mollato un pugno sul naso, ho cominciato a scoparla con tanta forza. Era terrorizzata ma questo non mi ha fermato anzi mi ha fatto desiderare di scoparla ancora con più forza e di farle male. Quando sono entrato dentro di lei ho sentito il bisogno di raggiungere subito l'orgasmo, non le ho voluto concedere il tempo per abituarsi e ho cominciato a trapanarla senza pietà.

Ho adorato vedere come soffriva e come i suoi seni si alzavano con le mie spinte, dovevo marchiare il suo corpicino.

Era stretta, era il mio paradiso e inferno allo stesso momento.

Quando l'orgasmo è arrivato con una tale intensità ho percepito il suo sguardo sorpreso. Cosa si aspettava che la mia sborra l'avrei fatta cadere per terra? No, perché il suo posto è stare dentro di lei.

Sono accasciato su di lei con il mio cazzo ancora in tiro, non avrà mai abbastanza di lei.

La voglia di scoparla o di ucciderla ogni giorno mi sta facendo impazzire.

Mi alzo e lei si rannicchia su sé stessa sull'altro lato per non guardarmi, non posso non compatirla, l'ho stuprata.

Troverò un modo per legarla a me, ho già un' idea, metterla incinta è l'unica cosa.

Le libero i polsi e avvicinandomi a lei le spingo i fianchi per capire che voglio di nuovo scoparla.

<<Mi farai pentire di averti conosciuta>>non so perché pronuncio queste parole, scrollo le spalle.

<<Magari, voglio che stai lontana da me, sei un mostro Ryan! Sei come tuo padre , fate schifo entrambi>> no questo non lo doveva dire, che stronza di merda .

Le artiglio i capelli <<Sei una puttana lo sai?>> le ficco le mie unghie nelle sue spalle e gli traccio con le unghie dalle spalle fino al seno lasciando una scia di sangue.

<<Abituati al dolore, abituati alle tue grida , closer baby, hai chiuso. Hai finito con la tua vita>>.

La verità è che ora come ora vorrei sapere se lei sarà il mio inferno o il mio paradiso.

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