Jasmine Capitolo 8

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Mi stavo rilassando tranquilla nella mia bellissima cella ma lui deve venire a torturarmi anche qui. Ed è eccolo in piedi con lo sguardo di chi ha ricordato, di chi è tornato indietro con la mente, ora sa bene chi sono, ora lo sai caro Ryan.

<<Cosa c'è Ryan? Ti turba questa cosa? Allora è vero, c'eri anche tu lì ...>> dei poliziotti mi dissero che quel giorno forse era presente il figlio dell'assassino dei miei genitori ma non hanno mai avuto conferma.

<<Perché non me lo hai detto? Perché volevi nasconderlo? Ho rivisto nei tuoi occhi gli stessi di quel giorno, ho ricordato il dolore , le tue urla che mi hanno perseguitato per molti giorni , la morte dei tuoi genitori è stato l'inizio di una era per me>> trema quando parla, è molto scosso. Se non fosse stato Ryan Smith avrei provato pena per lui.

<<Cosa avrei dovuto dirti? Che tuo padre mi ha distrutto la vita ? Che mi ha portato via la cosa più bella che avevo e che sono rimasta da sola per molto tempo , abbandonata, con due genitori morti per mano di un mafioso, una morte inspiegabile per cui cerco ancora oggi risposte e morirò solo quando le avrò avute>> sputo queste sentenze perché voglio che il dolore che ho provato lo provi anche lui.

Del padre non si sa nulla, c'è chi dice che è morto, chi è lontano, lui saprà dov'è.

<<Tuo padre nascondeva qualcosa al mio, aveva qualcosa che era suo>> ora vedo la sua debolezza, si accascia sulla misera brandina accanto a me, poggia il palmo sulla mia gamba e stringe. Non so perché ma questo gesto mi fa sentire al sicuro.

<<Stai mentendo! Cosa nascondeva? La mia famiglia è sempre stata tranquilla, erano persone buone!>> grido e quando si parla di loro è impossibile non piangere.

Lui alza la testa e mi guarda con lo sguardo triste e mi asciuga le lacrime.

<<Non ti preoccupare, ora ci sono io>> cosa vuole dire con questa frase?

<<Non ho bisogno di te, devi lasciarmi andare Ryan, ora capisci perché ti odio?>>.

<<Oh dolcezza>> mi afferra il mento << ma io e tu siamo legati, ormai so chi sei, tu sei mia e se pensi che ti lascerò andare sei pazza>> ecco che è tornato lo stronzo.

<<Solo perché ora sai chi sono non puoi pretendere che sarò tua, preferisco il tuo amico a questo punto>>. Credo che questa frase non gli sia piaciuta, mi arriva uno schiaffo, mi prendi dai capelli e mi avvicina al suo viso, il suo fiato è sul mio, ora le nostre labbra sono attaccate, basta un solo movimento.

<<E io sciocco che pensavo che saresti stata più docile. Sai, devo entrare assolutamente dentro di te, è da giorni che non scopo a causa tua, sto per scoppiare>> e si allenta la camicia.

<<NOOO! Non ti azzardare Ryan! Stammi lontano!>> grido.

Lo spingo con tutta la mia forza e gli do un pugno sul naso, cerco di uscire dalla cella ma lo stronzo mi tira dai capelli.

<<Non avrò pietà di te, lo giuro, ti spezzerò ogni giorno e quando penserai che avrò finito sarà allora che ricomincerò >> tremo di paura a queste sue parole.

Sono fottuta!

Mi alza e io intanto cerco di colpirlo con pugni e calci ma non serve a nulla. Mi butta sulla brandina in malo modo.

<<Stronzo, sei un figlio di puttana!>>.

Ora sto urlando e piangendo.

Si siede sul mio addome per non farmi scappare.

<<Ora avrai il mio cazzo e lo prenderai ogni giorno in ogni parte possibile>> questo è malato.

<<Ti prego, non farlo ...>> la mia voce ormai a forza di gridare se ne sta andando.

Si toglie la cinta e mi lega i polsi, comincia a spogliarmi partendo dai jeans, scalcio più che posso e ovviamente mi arriva un pugno sul naso, sento il mio sangue in bocca.

Mi toglie le mutandine e si ferma per fissarmi, mi sento vulnerabile sotto ai suoi occhi. Ora mi toglie il maglioncino, libera i miei seni e incomincia a toccarli, mi tira i capezzoli, li morde. Urlare per il dolore non serve a niente, sto sprecando le mie energie. Chiudo gli occhi, cerco di pensare ai miei genitori, di distrarre la mente ma lui mi porta alla realtà infilando due dita dentro di me. Grido con tutta la restante voce che ho, non ero pronta, fa male questa intrusione. Inoltre è da un bel po' che non ho rapporti. Non mi ricordo quando si è spogliato. Il suo fisico è una cosa che riesce a far impazzire chiunque.

E il suo cazzo... oh mio dio è enorme, mi farà male, mi spezzerà.

<<Ryan ti prego, sei ancora in tempo, pensaci>>lo supplico anche se so che non servirà a niente.

<<Stai ZITTA!>> urla.

Sul suo petto intravedo molti tatuaggi, quello più chiaro è un corvo.

<<Devi capire una volta per tutte che qui comando io e vediamo se con una scopata oltre a darti una calmata lo capisci tesoro>> dice.

Avvicina le sue labbra alle mie, forza le mie ad aprirle, sono morbide e carnose, smetto di lottare, sono distrutta e lui se ne approfitta per introdurre la sua lingua nella mia bocca.

<<Da ora in poi farai tutto quello che vorrò>> come se non lo facessi già.

Mi morde il collo con l'intenzione di lasciare dei segni , ormai sono la sua merce.

Mi allarga le gambe sollevandomi le ginocchia. Comincio ad urlare.

<<Non farlo Ryan, ti prego...>> non riesco a finire la frase che lui entra con una stoccata spezzandomi già con un solo colpo.

Comincia a scoparmi come un animale uscendo ed entrando con forza, velocemente e brutalmente. Ormai sto singhiozzando, fa troppo male.

<<Ti prego rallenta, fermati, fa male>>lo imploro.

<<No puttanella, cosi sarà sempre. Doloroso, brutale. Abituati.>>

Vuole che mi sottometta a lui definitamente.

Ricevo sempre più colpi profondi e intanto mi tappa la bocca con la sua per non farmi gridare.

<<Ora sei completamente mia>> dice con vigore.

No, lotterò ogni giorno , ogni minuto, non mi arrenderò facilmente Ryan Smith.

Mi sta reclamando e lo farà ogni volta che vorrà scoparmi, le sue mani sono ovunque , i suoi morsi hanno lasciato segni per ricordarmi che io appartengo a lui.

La sua mano scivola sul mio clitoride e lo stuzzica. Pensa che così io riesca a provare piacere con lui, ma questo no, sto lottando all'impulso di provare piacere. Ammetto che è cosi difficile ma lui questo non lo saprà mai.

Continua a spingere sempre più forte sentendo solo dolore e bruciore. L'orgasmo di Ryan finalmente arriva, è potente, mi esplode dentro e crolla sul mio corpo.

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